La prima macchina ad abbandonare il marchio Fiat per sposare quello Abarth è la Grande Punto, poi toccherà a sua maestà 500 e quindi alla Panda
di VINCENZO BORGOMEO
BLOG
FOTO
IMMAGINI STORICHE
La storia dell'Abarth
masterworld.org/news. Così come ha fatto Bmw con Mini e Chevrolet con Corvette, anche Fiat trasforma un proprio brand in un marchio indipendente: questa la novità dell'Abarth, un ritorno in grande stile anticipato oggi e poi festeggiato al prossimo salone di Ginevra. L'idea? Puntare sul pubblico giovane, aumentare la possibilità di personalizzazione dei modelli di serie e, soprattutto, allargare l'offerta di prodotto. Senza dimenticare il ritorno d'immagine dall'impegno agonistico.
La prima macchina ad abbandonare il marchio Fiat per sposare quello Abarth è la Grande Punto, poi toccherà a sua maestà 500 e quindi alla Panda. Non è ancora stata decisa invece la sorte della Bravo: per essere in linea con l'immagine dello Scorpione dovrebbe avere almeno 300 cavalli...
Per l'occasione anche il nuovo logo Abarth è stato ristilizzato, ma non è stato trascurato il mondo delle corse: tutte le Fiat che correranno nei rally o nei campionati monomarca avranno il marchio dello Scorpione.
Ma non è tutto: rivive anche il concetto di “Kit Abarth” che ha reso famoso l'elaboratore di Fiat 500 e 600. Su Grande punto c'è una varietà di combinazioni quasi infinita, che Fiat metterà a disposizione dei clienti mediante le cassette di trasformazione, in legno massello, intarsiate con finiture in alluminio satinato, proprio come ai vecchi tempi.
Ma veniamo alle auto: la Grande Punto Abarth, che sarà in vendita a settembre, ha un 1.400 turbo da 150 Cv che diventano 155 Cv con utilizzo di benzina a 98 RON. In più, proprio come avveniva ai vecchi tempi (la 500 aveva 13 Cv e Abarth la portò a 26), grazie ad un kit di potenziamento i cavalli diventano il doppio della versione base: 180.
Abarth però vuol dire anche gare. E accanto al campionato monomarca svolto con le Panda e con le Punto 1900 diesel da 170 Cv c'è anche la Punto S2000, auto da competizione destinata alle Scuderie private e alla squadra ufficiale Abarth (ci sono già 113 persone) per correre nel Campionato Italiano di Rally con i piloti Giandomenico Basso, con il suo navigatore Mitia Dotta, e Davide Gatti, vincitore del Trofeo Fiat Abarth Internazionale 2006, che disputerà invece la stagione al volante di una Fiat Grande Punto R3D ufficiale, spinta da un motore diesel.
"Inoltre, a livello internazionale - spiegano alla Fiat - la Grande Punto Abarth S2000 affronterà l'IRC (Intercontinental Rally Challenge) con i piloti Andrea Navarra, con il suo navigatore Guido D'Amore, i giovani Umberto Scandola e Anton Alen. Il responsabile del reparto corse della Abarth & C. Spa sarà Claudio Berro".
La S2000 arriva a 270 Cv ha la trazione integrale e deriva strettamente dalla versione vincitrice del Campionato Italiano Rally 2006 con Paolo Andreucci e Anna Andreussi.
Origine: Repubblica
FOTO
IMMAGINI STORICHE
La storia dell'Abarth
masterworld.org/news. Così come ha fatto Bmw con Mini e Chevrolet con Corvette, anche Fiat trasforma un proprio brand in un marchio indipendente: questa la novità dell'Abarth, un ritorno in grande stile anticipato oggi e poi festeggiato al prossimo salone di Ginevra. L'idea? Puntare sul pubblico giovane, aumentare la possibilità di personalizzazione dei modelli di serie e, soprattutto, allargare l'offerta di prodotto. Senza dimenticare il ritorno d'immagine dall'impegno agonistico.
La prima macchina ad abbandonare il marchio Fiat per sposare quello Abarth è la Grande Punto, poi toccherà a sua maestà 500 e quindi alla Panda. Non è ancora stata decisa invece la sorte della Bravo: per essere in linea con l'immagine dello Scorpione dovrebbe avere almeno 300 cavalli...
Per l'occasione anche il nuovo logo Abarth è stato ristilizzato, ma non è stato trascurato il mondo delle corse: tutte le Fiat che correranno nei rally o nei campionati monomarca avranno il marchio dello Scorpione.
Ma non è tutto: rivive anche il concetto di “Kit Abarth” che ha reso famoso l'elaboratore di Fiat 500 e 600. Su Grande punto c'è una varietà di combinazioni quasi infinita, che Fiat metterà a disposizione dei clienti mediante le cassette di trasformazione, in legno massello, intarsiate con finiture in alluminio satinato, proprio come ai vecchi tempi.
Ma veniamo alle auto: la Grande Punto Abarth, che sarà in vendita a settembre, ha un 1.400 turbo da 150 Cv che diventano 155 Cv con utilizzo di benzina a 98 RON. In più, proprio come avveniva ai vecchi tempi (la 500 aveva 13 Cv e Abarth la portò a 26), grazie ad un kit di potenziamento i cavalli diventano il doppio della versione base: 180.
Abarth però vuol dire anche gare. E accanto al campionato monomarca svolto con le Panda e con le Punto 1900 diesel da 170 Cv c'è anche la Punto S2000, auto da competizione destinata alle Scuderie private e alla squadra ufficiale Abarth (ci sono già 113 persone) per correre nel Campionato Italiano di Rally con i piloti Giandomenico Basso, con il suo navigatore Mitia Dotta, e Davide Gatti, vincitore del Trofeo Fiat Abarth Internazionale 2006, che disputerà invece la stagione al volante di una Fiat Grande Punto R3D ufficiale, spinta da un motore diesel.
"Inoltre, a livello internazionale - spiegano alla Fiat - la Grande Punto Abarth S2000 affronterà l'IRC (Intercontinental Rally Challenge) con i piloti Andrea Navarra, con il suo navigatore Guido D'Amore, i giovani Umberto Scandola e Anton Alen. Il responsabile del reparto corse della Abarth & C. Spa sarà Claudio Berro".
La S2000 arriva a 270 Cv ha la trazione integrale e deriva strettamente dalla versione vincitrice del Campionato Italiano Rally 2006 con Paolo Andreucci e Anna Andreussi.
Origine: Repubblica
Nessun commento:
Posta un commento