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martedì 15 ottobre 2024

I social media hanno ucciso la TV?


venerdì 11 ottobre 2024

Israele contro tutti, una storia che si ripete, sotto il tiro anche Unifil

La guerra in Medio Oriente lanciata da Israele conto il Libano, La Siria, l’Iran e la Cis Giordania ci fa capire il vero volto degli ashkenaziti a cui appartiene Netanyahu. Una risposta quella del 7 ottobre del 2023 che ha trascinato Israele in una guerra senza quartiere con la popolazione che ancora si lamenta per la mancata liberazione dei 100 ostaggi ancora in mano ad Hamas e dopo il Genocidio attuato a Gaza.

Nel frattempo, sono morti più di 40.000 persone nella striscia di Gaza ed ora tocca al Libano meridionale sotto attacco delle bombe Israeliane che falciano morti ogni giorno. Secondo fonti d Al Jazeera un attacco al centro di Beirut ha provocato la morte di 22 persone tra cui una famiglia che scappava dal primo assalto nel libano meridionale. Una situazione che vede l’ONU passivo di fronte alla conquista territoriale di un altro paese ed alla lesione geografica dei confini sanciti dalla stessa organizzazione.

In pratica facendo un parallelismo con l’Ucraina l’organizzazione internazionale mantiene un doppio standard di visione geopolitica con quello che sta avvenendo in Medio Oriente. A farne le spese la stessa forza ONU presente in Libano che ha dovuto subire l’attacco israeliano mirato ai Peace Keeper su tre posizioni. Gli stessi Israeliani forti della loro forza militare hanno intimato alla forza ONU di andarsene ed abbandonare tutte le basi vicino al confine.

Il comportamento israeliano ha una storia e fin dalla sua nascita ha voluta da Harry S Truman avvenuta nel maggio del 1948 ha creato problemi con i rifugiati. Alcuni paracadutisti, sotto il comando del colonnello Ariel Sharon, futuro primo ministro israeliano, “sparò a ogni uomo, donna e bambino che riuscirono a trovare”, nel villaggio di Qibya, in Cisgiordania, controllato dalla Giordania, secondo la rivista Time, lasciando 69 morti. Il primo ministro Ben-Gurion gridò “antisemitismo” ma in realtà l’antisemitismo era un importante ricordo stampato nella mente degli Ebrei dopo l’Olocausto Nazista che come una mappa familiare loro riversavano agli altri.

Una sedicente “unità terroristica” di Israele attuò nel 1955 un attacco alla striscia di Gaza controllata dagli egiziani uccidendo 38 persone, e nel marzo 1956 per una cosiddetta "ritorsione" contro la Siria ne uccise altri 56 tra soldati e civili. Molte le censure in merito come quella di Eisenhover 34° presidente degli Stati Uniti molti i morti che seguirono circa 5000 infiltrati Arabi furono uccisi lungo in confini di Israele tra il 1949 al 1956 tutti pastori, contadini, beduini e rifugiati, A confermare questo negli anni avanti fu Reagan che con una telefonata fermò il massacro israeliano che definì “olocausto”. La storia è seguita con continue guerre per i territori che Israele ha attuato da sempre.

Importante è capire il doppio filo che l’America nella storia ha usato con Israele sua figlia nascitura, permettendo nel tempo di non fermare il plausibile genocidio che è sotto gli occhi di tutti. Una storia quella degli attacchi del 7 ottobre scaturiti dal terrore israeliano attuato nella storia nei territori di conquista tra cui Gaza e Cis Giordania. Ma occorre ribadire che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha semplicemente raddoppiato i massacri ricorrenti di Israele, ora sostenuti da fame e malattie e dall’odio generazionale delle nuove generazioni.

Guardando i fatti storici l’unico che può fermare la guerra è proprio Biden che deve solo seguire l’esempio dei suoi precedenti presidenti degli Stati Uniti che hanno da sempre cercato di frenare il comportamento israeliano, lo stesso statista Abba Eban, durante il precedente bombardamento di Beirut da parte di Israele, ha detto "infliggere sconsideratamente ogni possibile misura di morte e angoscia alla popolazione civile non fa parte di una azione legittima". È giunto il momento che i decisori di Washington seguano l'esempio di quei presidenti che hanno fatto la storia dell’America e revochino la protezione diplomatica e le esportazioni di armi per Israele.

Questo momento storico difficile per il Medio Oriente ha determinato inoltre la creazione di nuove alleanze strategiche come quella dell’Iran che con un disegno di legge sta creando una alleanza militare per l’Asse della resistenza, una formalizzazione di un’alleanza militare pubblica tra Iran, Siria, Yemen, Hezbollah, Hamas e tutte le fazioni della resistenza islamica in Iraq. Un patto di mutua azione militare in caso di attacco degli Stati Uniti o Israele.

La preoccupazione è alta anche per i caschi blu di Unifil in Libano e secondo Al Jazeera le immagini satellitari non mentono, infatti, i mezzi dell’esercito israeliano sono in posizione strategica vicino alla base di Maroun Al ras costringendo i militari Onu a ripararsi nei Bunker a causa della minaccia crescente nel quadro degli scontri tra Israele e Hezbollah. Gli Italiani nel merito partecipano al contingente ONU assieme a Irlanda, Polonia, Armenia e Corea del Sud. Un attacco intenzionale, verso le forze Onu che pagano con 2 feriti sebbene gli stessi abbiano dichiarato di voler rimanere nelle loro posizioni finché l'ONU non deciderà diversamente. Intanto Israele continua ad attaccare altre sedi ONU nel Libano Meridionale sotto il silenzio Internazionale.

venerdì 4 ottobre 2024

Guerra in Ucraina, la nuova economia di guerra

                                                      foto reuters 
La guerra Russia - Ucraina ha dimostrato dopo due anni di essere un grande sacrificio economico per tutta l’Europa che ha dovuto dare spunto a dei cambiamenti caratterizzanti una vera economia di guerra riorganizzando le proprie industrie per garantire la capacità produttiva in maniera tale da sopperire allo sforzo bellico con una accensione di tutta una serie di tasse mascherate da un processo di sacrificio collettivo sui cittadini.

La spesa collegata al supporto della guerra che i paesi occidentali hanno dovuto sostenere oggi si aggira sui 242 miliardi di dollari di 94 miliardi sono stati elargiti dall’Europa. Un vero piano Marshall che il vecchio continente ha dovuto sostenere per supportare la guerra. L’ultima trance da 50 miliardi di dollari è stata data al governo ucraino dalla commissione europea per sopperire ai danni relativi alla produzione di energia elettrica del paese e ai debiti di bilancio dell’Ucraina.

La risoluzione del parlamento europeo in merito al sostegno a Kiev, al punto 5 “invita tutti gli Stati membri ad aumentare i loro finanziamenti per l’Ucraina e ad astenersi dal diminuire i loro contributi”, ribadendo “la ferma convinzione che la Russia debba fornire un risarcimento finanziario per i danni causati in Ucraina”. Naturalmente tutto basato su ipotesi visti i ricorsi in essere sui beni congelati russi.

Bloomberg in merito alle spese folli attualmente in essere ha dichiarato, infatti, che gli aiuti a Kiev sono a rischio perché il G7 non vuole pagare. Tra i motivi il rifiuto di alcuni alleati di aumentare i finanziamenti a Kiev, il governo di Kiev, infatti, prevede un buco di bilancio del 19% del Pil con 35 miliardi di dollari di debiti. Molte le incognite anche sulla parte dell’aumento di bilancio per la spesa militare dei paesi UE.

Ma a mettere in guardia tutti e dare senso ai conti reali è Mario Draghi che ha difeso l'idea del debito comune europeo come mezzo per finanziare le transizioni verde e digitale oltre che la guerra, sostenendo che l'opposizione a tale concetto nega gli obiettivi comuni dell'Europa. E durante il suo discorso al Parlamento Europeo, ha snocciolato alcune cifre preoccupanti che si aggirano sugli 800 miliardi di euro di capitali privati che occorrono per mantenere a galla la barca europea senza farla affondare o porla sotto scacco della finanza di oltre oceano come ammette Black rock.

In casa nostra, intanto, secondo ultime notizie la presidenza del consiglio è a caccia di 5 miliardi di euro in riferimento alla risoluzione europea sul sostegno a Kiev che deve essere dello 0,25 % del Pil nostrano. Una vera illuminazione per la nuova finanziaria che sottobanco aumenta le accise sulla benzina e sul diesel oltre ad altri balzelli legati alla patente di guida e naturalmente bolli e imposte indirette.

Altro settore che il governo ha specificamente puntato è la vendita dei beni italiani di sempre come una quota di poste italiane, monte dei paschi di Siena e l’apertura al più grande fondo finanziario Black Rock per investimenti strategici e di controllo in Italia, i settori di interesse includono l'intelligenza artificiale, le infrastrutture energetiche e i trasporti, con particolare attenzione allo sviluppo di data center e alle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. In pratica una svendita totale di parte della nostra sovranità.

Ma l’economia di Guerra Italiana fatta di tasse dei cittadini impone anche un processo di riarmo con l’acquisto di 25 caccia F-35 che saranno impegnati sul fronte est della UE nell'ambito della NATO contro la Russia. Con quest'ultimo ordine siamo il secondo Paese al mondo dopo gli USA per numero di F-35. In pratica gli americani ci delegano la sicurezza sulla loro prima linea e ci vendono anche gli aerei per andare in guerra al posto loro.

Sempre in tema di guerra e di soldi dei contribuenti. In queste ore l'Italia sta consegnando una nuova batteria missilistica SAMP-T a Zelensky. Costo dell'operazione circa 1 miliardo di euro. Le batterie si sono rese necessarie perché la prima batteria è stata distrutta. Inoltre, dobbiamo aggiungere gli 8 miliardi e 246 milioni di euro che spenderemo per acquistare 132 carri armati Leopard tedeschi.

Tra le note di una economia di guerra collegata ad un programma ben preciso si nota la modifica della legge 185 del 1990 in relazione all’export di armi che dà la delega al governo per ogni eventuale revoca senza informare il parlamento con abrogazione di riferire in parlamento sulle attività delle banche e degli istituti di credito che operano in Italia sull’export di armi.

Infine possiamo dire che sono molte le similitudini che portarono all’inizio della seconda guerra mondiale in termini di riarmo e di economia di guerra, ci chiediamo in merito se nelle alte sfere atlantiste già hanno deciso per l’inizio di una terza guerra mondiale?

giovedì 3 ottobre 2024

I pini di Roma ispirano gli artisti della decima Ragunanza di poesia, narrativa e pittura


I pini di Roma sono sempre stati un simbolo per la Capitale. Lo ricorda anche il poema sinfonico composto nel 1924 da Ottorino Respighi “I pini di Roma”. Proteggere la loro esistenza è fondamentale ed è la missione di Jacopa Stinchelli, attivista che ha fondato il gruppo “Difendiamo i Pini di Roma”, per promuovere iniziative, indagini e sopralluoghi a salvaguardia del patrimonio arboreo della città di Roma.

mercoledì 2 ottobre 2024

Intelligenza artificiale e reti: Cambium lancia la sua custom GPT

Cambium Networks lancia la sua custom GPT, trasformando la comprensione e il processo decisionale della tecnologia di rete.

Milano, 2 Ottobre 2024 - Cambium Networks ha annunciato il lancio di una custom GPT (Generative Pre-Trained Transformer) personalizzata, progettata per assistere partner, distributori e decisori tecnologici nell'interazione e nella comprensione della tecnologia di Cambium Networks. Questo strumento avanzato è stato addestrato su oltre 7.000 pagine di contenuti di Cambium Networks e utilizza le più recenti tecniche di prompt engineering per fornire risposte strettamente allineate alle richieste degli utenti.

La GPT è un portale interattivo che consente agli utenti di "parlare" con la tecnologia di Cambium Networks e di esplorare vari aspetti dei prodotti e delle soluzioni dell'azienda. Pur non essendo destinato alla gestione dei problemi di assistenza sulle reti in funzione, la custom GPT offre spunti e indicazioni che possono migliorare il processo decisionale, semplificare la formazione sui prodotti e supportare le discussioni strategiche.

"Crediamo che questa GPT colmerà il divario tra la nostra tecnologia all'avanguardia e le persone che si affidano ad essa", ha dichiarato Scott Imhoff, SVP Product Management di Cambium Networks. "Fornisce agli utenti un modo intuitivo e interattivo per conoscere i nostri prodotti e le nostre soluzioni, mettendoli in grado di prendere decisioni informate che contribuiscano al loro business".

La custom GPT ha dimostrato una forte comprensione delle soluzioni Cambium Networks, ottenendo un punteggio del 92% nel Cambium Networks Enterprise Sales Certification Exam. Tuttavia, è importante sottoineare che se da un lato questo indica il suo potenziale come valido strumento di vendita in vari scenari aziendali, dall'altro il GPT potrebbe non fornire la guida precisa necessaria per gli scenari tecnici particolari o le certificazioni.

Per rendere questa tecnologia ancora più accessibile, Cambium Networks ha reso disponibile la custom GPT  nel GPT Store. Questo ampliamento consente a tutti gli utenti di ChatGPT di accedere allo strumento, offrendo una maggiore visibilità e utilità a chiunque voglia esplorare in profondità la tecnologia di Cambium Networks.

Cambium Networks rimane impegnata nell'innovazione, con l'obiettivo di fornire soluzioni di connettività affidabili, convenienti e facili da usare che consentano a individui, comunità e aziende di prosperare.


Cambium Networks
Cambium Networks consente ai service provider, alle imprese, alle organizzazioni industriali e alle amministrazioni pubbliche di offrire esperienze digitali eccezionali e connettività ai dispositivi, con la migliore economicità d'uso. La nostra piattaforma ONE Network semplifica la gestione della banda larga cablata e wireless e delle tecnologie edge di rete di Cambium Networks. I nostri clienti possono concentrare le loro risorse sulla gestione del business piuttosto che sulla rete. Offriamo una connettività che, semplicemente, funziona.

Da fuoco nel fuoco a Italodisco: le canzoni italiane più amate dal 2000

'Da fuoco nel fuoco' a 'Italodisco': le canzoni italiane più amate dal 2000

 

Una canzone ha il potere di accompagnare le nostre vite come una colonna sonora che si intreccia a ricordi, persone e momenti significativi. Dal 2000 ad oggi, le preferenze musicali in Italia si sono evolute, riflettendo cambiamenti culturali e sociali. Preply ha deciso di esplorare questo legame profondo, analizzando le canzoni italiane più amate anno per anno dal 2000 fino ad oggi. Lo studio si è spinto oltre, confrontando la popolarità delle canzoni su due delle piattaforme più utilizzate: Spotify e YouTube. Chi ci sarà in testa?

Eros, Giorgia e i The Kolors: il viaggio della musica italiana negli ultimi vent'anni

Nel 2000 il brano più popolare è stata la ballad 'Fuoco nel fuoco' di Eros Ramazzotti , seguita l'anno successivo dall'indimenticabile brano d'esordio di Valeria Rossi, 'Tre parole'. 'Gocce di memoria' di Giorgia ha invece lasciato il segno nel 2003, con uno dei suoi pezzi più iconici. E come non ricordare "I bambini fanno ooh" di Povia, diventata virale durante il Festival di Sanremo del 2005 o la poetica 'A te' del 2008 di Jovanotti.

 

Negli ultimi anni, invece, sembrano riscuotere particolare successo i tormentoni estivi e i featuring. La canzone più amata del 2023 è stata "Italodisco" dei The Kolors, che ha fatto ballare tutta Italia, mentre due anni prima, il featuring tra Blanco e Sfera Ebbasta con 'Mi fai impazzire', certificato sette volte Disco di Platino, ha dominato le classifiche.

Nel 2019 e nel 2020 altre due collaborazioni, entrambe con la spagnola Ana Mena, hanno segnato l'estate: 'Una volta ancora' con Fred De Palma e 'A un passo dalla luna' con Rocco Hunt, brani che hanno dominato le radio con le loro melodie ritmate.

 

Se quindi all'inizio degli anni 2000 le ballad e il pop dominavano le classifiche, negli ultimi anni sembra invece che gli ascoltatori preferiscano sonorità più dinamiche e ritmate come trap, reggaeton, hip hop, pop rap e rock.

Differenze tra streaming e visualizzazioni: chi ha vinto la battaglia musicale su Spotify e YouTube?

Lo studio ha confrontato le canzoni italiane più ascoltate anno per anno su Spotify e YouTube, evidenziando alcune differenze tra le due piattaforme, sebbene molti degli artisti presenti siano gli stessi.

 

Nella classifica di Spotify la canzone con il maggior numero di stream è 'Torna a casa' dei Maneskin con 218 milioni di stream, seguita da 'Mi fai impazzire' di Blanco e Sfera Ebbasta (185 milioni) e da 'Una volta ancora' di Fred De Palma e Ana Mena. Nella classifica di YouTube, invece, si nota un'inversione tra il primo e il terzo posto: 'Una volta ancora' occupa la vetta con 296 milioni di visualizzazioni, mentre Torna a casa' scende in terza posizione con 180 milioni. 

 

Su Spotify il brano meno recente presente nella classifica è "A te" di Jovanotti con 71 mila stream, mentre sul più 'vecchio' YouTube, la classifica include alcune canzoni più datate. Tra queste troviamo due brani di Marco Mengoni, 'Guerriero' (2015) e 'L'essenziale' (2013), 'La notte' (2012) di Arisa e 'La differenza tra me e te' (2011) di Tiziano Ferro.

 

Nonostante qualche eccezione, è evidente che le classifiche relative a Spotify e YouTube sono pressoché dominate da canzoni recenti, sottolineando come queste due piattaforme siano influenzate dai gusti dei più giovani.

 

Se vuoi conoscere la classifica completa delle canzoni italiane più popolari dal 2000 ad oggi e il resto degli artisti della classifica di Spotify e Youtube clicca qui per saperne di più!

 

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Metodologia:

Per realizzare questo studio, è stata esaminata anno per anno la canzone italiana con la posizione più alta nella classifica di Hit Parade Italia, che valuta la posizione massima raggiunta e la durata in classifica. L'anno 2024 è stato solo menzionato ma non inserito nella classifica in quanto ancora in corso. Successivamente, sono state stilate due classifiche basate sui dati di Spotify e YouTube, selezionando le dieci canzoni con il maggior numero di stream e visualizzazioni su ciascuna piattaforma.

 

Riguardo a Preply:

Preply è una piattaforma per l'apprendimento delle lingue online che mette in contatto insegnanti e centinaia di migliaia di studenti in 180 paesi nel mondo. Il suo database contiene più di 40.000 insegnanti che insegnano oltre 50 lingue, supportati da un algoritmo di apprendimento automatico che consiglia i migliori per ciascuno studente. Nata negli Stati Uniti nel 2012 da tre fondatori ucraini, Kirill Bigai, Serge Lukyanov e Dmytro Voloshyn, Preply è cresciuta passando dall'essere un team di 3 persone a una società di oltre 600 dipendenti di 62 nazionalità diverse, con uffici a Barcellona, New York e Kiev.




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venerdì 27 settembre 2024

Guerra in Libano, una nuova Gaza

Il nuovo fronte di guerra è stato aperto da Israele, quello con il Libano. Nuovi sacrifici per le popolazioni che dovranno confrontarsi con il drago israeliano che dopo la strage di Gaza hanno preso una posizione di forza iniziando una nuova guerra di espansione territoriale e di controllo dell’area del Medio Oriente attorno ad Israele ed attraverso i confini del Libano.

Tutti i movimenti di guerra Israeliani sono infatti messi prima sotto la lente del Pentagono e dell’amministrazione Biden che rappresenta il cappello guerrafondaio della guerra sia in Ucraina ma anche nella zona attorno ad Israele. Il 19 di settembre 2024 più di 80 attacchi nel sud del libano segnano la nuova linea del fronte di guerra contro gli Hezbollah.

La storia è sempre la stessa difendere preventivamente il territorio israeliano da eventuali nuovi attacchi, ma il fatto che dietro tutto questo ci siano gli Stati Uniti è avvalorato dallo stesso Miller (portavoce degli stati Uniti) che si rifiuta con area molto sufficiente di rispondere alla domanda di un giornalista fatta il 20 settembre sull’attacco terroristico israeliano in cui sono morti due bambini forse qualcuno sapeva?

Il fronte di guerra è stato aperto attraverso una miccia data da una pianificazione dell’intelligence israeliana che ha determinato nella periferia di Beirut, Tiro e Saida il ferimento di 1800 persone attraverso lo scoppio dei cercapersone in possesso dei gruppi militanti di Hezbollah, molti hanno perso le mani, le braccia e sono morte circa 20 persone. Stranezza vuole che questa volta è il terrorismo e di parte israeliana a creare una scintilla utile a minare la sicurezza e la stabilità della regione.

I dispositivi già in possesso dei malcapitati sono stati forniti da un’azienda di Taiwan Gold Apollo ed il modello interessato è l’AR924. L'uomo d’affari il norvegese Rinson Jose, proprietario della società bulgara Norta Global, presumibilmente coinvolta nella fornitura di cercapersone al Libano, è scomparso il giorno della detonazione di massa e tre ufficiali dell'intelligence israeliana, informati dell'operazione iniziata almeno due anni prima dei fatti, hanno confermato al quotidiano della Grande Mela che i dispositivi contenenti una piccola fonte di esplosivo avevano iniziato a essere spediti in Libano nel 2022.

Il dado è tratto e come da programma il 21 settembre sono iniziati gli abbattimenti dei primi droni Israeliani sul Libano nella zona di Hasbaya, nel sud del Libano. La guerra è sancita ed iniziano ad essere sganciate da parte dell’aereonautica israeliana le bombe di grosso calibro in Libano, tra cui la bomba guidata anti-bunker GBU-28. La risposta di Hezbollah non si fa attendere ed iniziano a lanciare un massiccio attacco contro Israele dove rimane sotto il fuoco nemico la più grande base aerea israeliana, Ramat David. Allarme anche a Haifa, Nazareth, Afula e Migdal Hemek.

Iniziano i danni alla popolazione e le migrazioni di guerra; infatti, l’esercito il 23 settembre ha intimato alla popolazione libanese di allontanarsi dalle zone obbiettivo contro gli Hezbollah per attacchi più estesi e precisi contro il sud del Libano. Una serie di pesanti attacchi aerei israeliani hanno colpito diversi villaggi e città nel Libano meridionale.

La nuova Gaza ha iniziato il suo percorso di devastazione con una storia che si ripete, il Ministero della Salute inizia i suoi appelli e chiede agli ospedali di fermare e rinviare gli interventi chirurgici non critici per garantire la cura delle vittime ferite degli attacchi aerei israeliani. I colpi trasversali hanno colpito anche Israele con obbiettivo distruggere le piste di decollo in Israele. Intanto il Pentagono invia subito verso il Medio Oriente soldati per aiutare Israele, perché Israele da solo non può invadere da terra il Libano, vista la resistenza di Hamas.

Il grande buono ebreo ashkenazita Netanyahu annuncia ufficialmente l'avvio della SVO e dice:” Le truppe Israeliane non combattono contro il popolo libanese, ma contro Hezbollah”. Diciamo che la manfrina e la stessa annunciata a Gaza conto Hamas con realtà speculari. Lo stesso viene smentito da Yoav Kisch, ministro Istruzione di Israele che ammette: “Nessuna differenza tra Hezbollah e il Libano. Il Libano sarà annientato e cesserà di esistere”.

Iniziano le prime vittime e tra queste una italiana, Hadi Zaiter, studente dell'Università dell'Aquila morto in Libano, durante i bombardamenti israeliani sulla città di Baalbek. Lo ha riferito lo stesso rettore dell'Università Edoardo Alesse, esprimendo a nome di tutto l'Ateneo "sentimenti di sgomento e di profondo cordoglio per la tragica scomparsa".

La popolazione civile è stata completamente terrorizzata dal bombardamento indiscriminato contro il Libano. Circa 30.000 sfollati hanno attraversato il confine con la Siria e tante storie si intrecciano come quella di Zahra (fonte al Jazeera) che si trova tra Nabatieh e Bin Jbeil nel Libano meridionale che è dovuta scappare verso Layaki nella periferia di Beirut ma ora deve di nuovo scappare perché un messaggio da un numero sconosciuto diceva di andarsene. Sono stati inviati circa 80.000 messaggi a tutta la popolazione per terrorizzarla. Sono 102.000 le persone intrappolate nei rifugi ed i morti sono 585 e 1645 feriti secondo il ministero della Salute libanese.

La diplomazia internazionale chiede il cessate il fuoco per 21 giorni tra questi la Francia, il Canada, l'Australia, il Giappone, il Qatar, gli Emirati Arabi Uniti e l'Arabia Saudita ma Israele tira dritto, la seconda Gaza è iniziata.

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