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sabato 31 gennaio 2009

Guida Vini di Napoli

Presentato alla Feltrinelli di Napoli, la Guida completa ai vini della Provincia di Napoli di Luciano Pignataro, Francesco Aiello, Giulia Cannada Bartoli, Ciro Cenatiempo.


Il vademecum, 61 aziende e 700 etichette, è la terza edizione dell'ormai storica guida ai vini della Campania del 2003 e aggiornata nel 2006. Di fronte alla crescita del numero delle aziende, per conservare lo sforzo didattico, si è deciso di dividere il testo in base alle cinque province.
Così, per la prima volta nella sua storia millenaria, i vini di Napoli hanno una loro guida specifica.

Ischia, Vesuvio, Campi Flegrei: in questi luoghi magici e famosi è nata una delle viticolture più antiche, ancora oggi ricca di peculiarità e di tratti inimitabili. Non è solo infatti il suolo vulcanico a fare la differenza, ma anche la tenacia con la quale i contadini sono rimasti fedeli nel corso dei millenni alle uve del territorio: piedirosso, aglianico, olivella, sciascinoso, falanghina, greco, coda di volpe, catalanesca, biancolella, forastera.
Viaggiare tra i vini di Napoli significa dunque entrare in un mondo ancora poco esplorato e conosciuto, capace di esprimere bicchieri di carattere, che naturalmente si sposano con la grande cucina della città da cui prende le mosse gran parte della tradizione gastronomica italiana.
Dopo l'introduzione, in cui viene esaminato il contesto produttivo in base agli ultimi dati disponibili, si procede alla schede delle aziende, tutte visitate, con l'anagrafica e l'analisi dei vini più significativi.

A seguire il disciplinare delle doc, l'elenco delle enoteche, dei wine bar e dei ristoranti segnalati dalle guide specializzate.

Folto il pubblico in sala con esperti del settore, dai presidente delle Strade del Vino, Franco Donnarumma (Penisola Sorrentina); Michele Romano (Vesuvio); Maria Carolina Lubrano Lo Bianco (Campi Flegrei); Vito Iacono (Ischia); Elena Martusciello, presidente delle Donne del Vino in Campania; Mariella Passari, dirigente Sesirca, Assessorato Regionale Agricoltura e Attività produttive. Ha coordinato gli interventi la giornalista e blogger Monica Piscitelli.

La guida, Edizioni dell'Ippogrifo, 180 pagine, dieci euro. Uno strumento indispensabile per chi opera nel settore e per gli appassionati. Per la prima volta tutto il mondo del vino partenopeo è spiegato con la passione del ricercatore e lo stile comunicativo di giornalisti e sommelier.

mario carillo napoli-news.net

IL MANCATO FUNZIONAMENTO DELLA MAGISTRATURA-PEGGIO DI ALCUNI PAESI DELL'AFRICA

COME ERA PREVEDIBILE IL "RITO" SI E' RIPETUTO, SIAMO AL 151° POSTO PER FUNZIONAMENTO DELLA MAGISTRATURA RISPETTO AI 181 PAESI PRESI IN CONSIDERAZIONE. www.notiziesindacali.com




Ecco cosa scrivevemo -il 31/12/08- nel formulare gli auguri di iniziod'anno ai lettori del giornale.


La riforma della Magistratura Sono 30 anni che ad ogni inagurazione dell'Anno giudiziario si sente parlare dei problemi della Magistratura e delle relative necessarie modifiche ma...... poi tutto rimane com'è.

La Riforma della Magistratura non deve essere pensata "contro qualcuno" ma a favore dei cittadini che hanno bisogno di processi rapidi, di una Magistratura che, con prestigiosa autorevolezza, garantisce la" certezza della pena".

Purtroppo oggi la Magistratura, a mio parere, è allo sfascio: Procure contro Procure; tempi lunghissimi per avere giustizia tant'è che parecchi, sfiduciati, ci rinunciano; intercettazioni telefoniche abnormi, rispetto agli altri Paesei Europei; Magistrati che non vengono considerati responsabili degli atti compiuti durante l'esercizio della loro funzione. Quello che è accaduto a Pescara, e precedentemente tra le Procure di Salerno e di Catanzaro, è la conseguenza di un fascio che ormai è sotto gli occhi di tutti.

I magistrati con i loro atti possono causare la caduta di giunte comunali, provinciali, regionali e Governi e non pagare per gli errori commessi; eppure la Giustizia viene amministrata in nome del popolo Italiano!!!!

Sono passati appena trenta giorni ed il "rito" si è ripetuto.


Napoli ,31/01/09

Raffaele Pirozzi direttore giornaleonline"www.notiziesindacali.com"

venerdì 30 gennaio 2009

Under-Construction.it:: newsletter 011-gennaio 2009

N E W S L E T T E R 11 - gennaio 2009 -

Questo mese abbiamo il piacere e l’onore di presentarvi un’interessante doppia uscita: il prestigioso intervento tenuto dall’arch. THOMAS HERZOG (tra i massimi esponenti mondiali nel campo della bioclimatica) presso la Facoltà di Architettura di Ferrara, e un contributo dedicato alla bella pubblicazione da cui è tratto: EDILIZIA SOCIALE IN EUROPA, che raccoglie i risultati del Premio Ugo Rivolta, vinto dall’arch. Guillermo Vàzquez Consuegra. Buona lettura

R E C E N S I O N I


-NEW- Trascrizione della lectio doctoralis tenuta da Thomas Herzog il 14 maggio 2007 alla Facoltà di Architettura Biagio Rossetti dell’Università di Ferrara in occasione del conferimento della laurea honoris causa, motivata dalla straordinaria coesione tra attività professionale e ricerca accademica, in un costante e attento rapporto con i temi dell’innovazione energetica e dei valori ambientali. VAI>>


Interessante pubblicazione che raccoglie i risultati dell’omonimo Premio. Oltre ai lavori partecipanti, tutte opere realizzate, un nutrito gruppo di interventi volti a spiegare contesto, necessità e potenzialità dell’edilizia sociale in questi nostri anni incerti. Una lettura importante che tenta di fare il punto della situazione su un settore dell’Architettura che, soprattutto in Italia, ha vissuto un lungo periodo di oblio. VAI>>

N e w s

>> COMUNI A 5 STELLE : ENERGIA

>> AMBIENTE - Un miliardo di firme per cambiare stile di vita

>> AL - Architetti Lombardi n.12 : "Energia e Ambiente"

>> Fotovoltaico: nuove forme e tecnologie [12 febbraio 2009 - Roma]

>> Gone with the wind hotel [DOMUS 921 gennaio 2009]

>> Convegno SALUBRITÀ E COSTRUZIONI SOSTENIBILI – [28 febbraio 2009 - Verona]

>> Rifugiati climatici, i profughi invisibili

>> Jeremy Rifkin al Festival dell'Urbanistica [31 gennaio 2009 - Bologna]

>> ECOCASA-ECOIMPRESA EXPO [26 febbraio / 1 marzo 2009 - Reggio Emilia]

C o n c o r s i

<< Concorso di idee per polo per lo sviluppo sostenibile e la promozione del territorio presso la polveriera di Ivrea

<< SERBARIU: dalla discarica all'ecoparco minerario

<< Scatti di rabbia

<< ECOSFERA : Selezione di professionisti

L i n k

- Diébédo Francis Kéré

- Ecoshack

- ERforS - Enough Room for Space

- LAb[au]

- Aether Architecture

- A+H Cultural Lab

r e d a z i o n e @ u n d e r – c o n s t r u c t i o n . i t

Voga, Innovazione e Tendenza verso Sabopiu' Arezzo 2009

Voga - La rivista che anticipa le tendenze Voga è la rivista ufficiale di Sabopiù, il Salone Nazionale dell'Innovazione e della Tendenza nel Regalo, il cui claim "Giovani di idee… Grandi nell'esperienza" mette in evidenza il traguardo importante che il Sabopiù taglia nel 2009, la 25° edizione. Parte da qui l'intervista a Federica Chiarioni, Coordinatrice Redazione di Voga, la cui disponibilità ci ha permesso di disegnare il profilo di una rivista oggi sinonimo di Osservatorio e Termometro di t rend per i Comparti Abitare, Decorazione della Casa, Complementi d'Arredo, Bomboniera e Oggettistica.

Dagli esordi della rivista ad oggi, quanta strada è stata percorsa?

La rivista è nata nel dicembre 2005, e da allora molta strada è stata fatta. Voga, la rivista che anticipa le tendenze, è una testata che si posiziona grazie alla sua tiratura tra le riviste B2B leader in Italia. Elegante, innovativa e aggiornata sulle ultime tendenze dei settori dell'articolo da regalo, del complemento d'arredo, lista nozze, tessile e decorazione della casa, Voga è una pubblicazione rivolta al trade, che mira direttamente a informare i potenziali acquirenti. Cinque uscite annuali con ampi spazi ad aziende prestigiose ed interviste ad agenti di commercio e la capacità di anticipare, muoveretendenza, su tutto ciò che è più "di moda". La nostra è una rivista che è anche un efficace strumento di comunicazione tra il mondo delle fiere e gli operatori di settore.

Osservatorio di trend e Termometro d'investimenti per gli Operatori di Settore...

Con una tiratura di almeno 15.000 copie, a bimestre, (75.000 annue) la rivista è distribuita in maniera capillare e mirata per posta agli operatori commerciali sia direttamente al punto vendita su tutto il territorio nazionale che ai visitatori delle fiere specializzate Sabopiù, come anche presentata nelle più importanti fiere di settore nazionali e internazionali. E proprio grazie alla presenza consolidata in Fiere ed Eventi di punta come il MACEF di Milano o la Maison et Objet di Parigi, la nostra rivista funge da osservatrice e anche da "termometro di riferimento" di trend e tendenze di settore non solo del panorama italiano. Una posizione privilegiata grazie alla quale il negoziante o chi ha il piacere di sfogliarla viene in contatto con l' "anteprima della moda casa".

Tendenza legat a alla Casa e alle sue espressioni, malgrado l'attuale periodo di crisi generale...

C'è stato un restyling d' esigenze nel rapportarsi alle necessità degli operatori come anche dei negozianti e dei buyers. Questo grazie alla posizione privilegiata che Voga ha consolidato negli anni e di cui abbiamo parlato prima. La capacità di penetrazione di Voga è tale che fin da subito siamo riusciti a posizionarci nel comparto dell'abitare, della decorazione della casa e dei complementi d'arredo come in quello della bomboniera e oggettistica, comparti in cui gli inserzionisti trovano grande soddisfazione e riscontro dagli investimenti effettuati. Voga risponde a realtà e fantasmi di crisi con una capacità comunicativa in grado di fornire agli operatori uno strumento unico e decisivo, indispensabile per le aziende che vogliono farsi conoscere sul mercato ma anche per realtà consolidate che vogliano fare il punto sui trend di settore per adeguare e/o lanciare Divisioni, Comparti e linee.

Giocando con le parole. Una o più definizione per marcare il concept della rivista.

Innovazione e tendenza. Solo le nuove tendenze trovano ampio spazio nella rivista.

Voga è la rivista ufficiale del Sabopiù, evento sviluppato da Fiera di Viterbo e da 25 anni in progressione...

Arezzo - Sabopiù FIVIT Settembre 2009

Non è da tutti poter vantare 25 anni di presenza sul mercato, sempre in prima linea, sempre interpretando il ruolo di protagonista indiscusso. Dalla prima edizione del 1984 di acqua ne è passata tanta sotto i ponti. L'esperienza acquisita in tanti anni di duro lavoro e la professionalità riconosciuta a livello nazionale sono le basi su cui ripartire di slancio verso nuovi traguardi. La manifestazione riservata agli operatori del settore, si svolgerà per la seconda edizione consecutiva presso il Centro Affari e Convegni di Arezzo dal 18 al 21 settembre.

La conferma del polo fieristico toscano a cosa è dovuta ?

Copertina Voga Novembre 2008 su Sabopiù 2008

Ai risultati convincenti in termini di qualità e di numeri dell' edizione del 2008, sopra ogni cosa. La scelta era caduta su Arezzo per la necessità di trovare una struttura adeguata alle potenzialità, non ancora pienamente espresse, del Salone Nazionale dell'Innovazione e della Tendenza nel Regalo. L'edizione del 2008 ha confermato la bontà di questa scelta offrendoci ora la possibilità, proprio in coincidenza del venticinquesimo compleanno, di dare un segnale chiaro e forte ai negozianti e ai buyers che anche quest'anno scegl ieranno di visitarlo. Sarà, dunque, ampliato lo spazio espositivo e saranno occupati tutti i 15mila metri quadri messi a disposizione dal Centro affari e convegni di Arezzo. Consolidamento e crescita. Queste sono le parole d'ordine per Sabopiù del venticinquennale.

Negozianti, Buyers, investitori... cosa rappresenta oggi il Sabopiù per gli operatori di settore?

"Niente altro che il meglio". Al Salone Nazionale dell'Innovazione e della Tendenza nel Regalo prende forma la casa ideale. A Sabopiù ogni espressione della concezione moderna dell'abitare è presente nella sua forma più alta e convincente. Dagli articoli per fioristi alla bigiotteria e accessori moda, dalle bomboniere ai complementi d'arredo, dalle liste nozze ai gadget fino al fascino inesauribile del tessile. E poi c'è l'universo infinito del regalo interpretato in ogni sua sfumatura e sfaccettatura. Quello che andrà in scena al Centro affari e convegni di Arezzo dal 18 al 21 settembre 2009 sarà un'anteprima assoluta.

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Un'intervista di Alessandro Mirri (per Moesi PR Group) a Federica Chiarioni, Coordinatrice Redazione Voga.

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Voga è la rivista ufficiale di Sabopiù, FIVIT

La rivista è distribuita in maniera capillare e mirata per posta agli operatori commerciali di settore.
Per maggiori informazioni: Voga. La rivista che anticipa le tendenze.

Fivit
s.s. Cassia Nord km 88,200
01100 Viterbo
Tel. 0761353100
Fax 0761250731
Mail info [at] vogaonline.com
Web www.vogaonline.com

ACMA: Laboratorio di Progettazione del Paesaggio

MASTER E CORSI DI FORMAZIONE CONTINUA UPC/ACMA


LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO

NUOVI USI PER ANTICHI TERRITORI

Milano, maggio-luglio 2009


I bordi della periferia di Milano e le propaggini dei comuni contermini rappresentano zone ricche di conflitti dovuti alla contestuale presenza di aree protette e antiche strutture rurali, di giardini storici e parchi urbani, di rilevanti infrastrutture, di quartieri residenziali e di recenti insediamenti terziari. Tali territori, investiti oggi da nuovi fenomeni sociali (flussi migratori, invecchiamento della popolazione, turismo rurale) che innescano problematiche, ambientali, urbanistiche e infrastrutturali, si offrono disponibili a nuove funzionalità che devono tenere conto della valorizzazione e del rispetto della cultura e del paesaggio locale.


ATTIVITA'/ PROGRAMMA

Il laboratorio comprende tre workshop che contemplano una serie di apporti teorici giornalieri (lezioni dell'autore attinenti il tema) e si sviluppano in tre fasi pratiche: conoscenza ed interpretazione del luogo (visione dei materiali e dell'area); elaborazione del progetto (singolarmente o in gruppo); dibattito e presentazione delle proposte.

ISCRIZIONI

Il laboratorio si configura come corso intensivo di perfezionamento ed aggiornamento rivolti a laureati, professionisti e tecnici delle amministrazioni pubbliche. Le iscrizioni verranno raccolte fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti previsto.

Per informazioni e iscrizioni:

ACMA Centro di Architettura

via Antonio Grossich 16, 20131 Milano

Tel. +39 02.70639293 Fax.+39 02. 70639761

acma@acmaweb.com | www.acmaweb.com

UN GIARDINO D'ARANCI FATTO IN CASA (recensione)

TEATRO MANZONI
Dal 20 gennaio al 15 febbraio 2009
Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti
in
UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA
di Neil Simon
e con Simona D'Angelo e Mario Scaletta
Adattamento Mario Scaletta
Scene Alessandro Chiti – Costumi Graziella Pera
Regia Patrick Rossi Gastaldi
William Hut è uno sceneggiatore di Hollywood in crisi creativa. Famoso una volta, oggi i suoi lavori non sono più richiesti, beve, si è lasciato andare, vive in pantofole. Ha un matrimonio fallito alle spalle, una nuova compagna affettuosa e comprensiva Hillary, un amico gay, Ted, un po' buffo e un po' invadente col quale sperpera i risparmi giocando ai cavalli ed alcuni alberi di agrumi nel giardino, pallidi simulacri di una famiglia cui ha rinunciato da tempo. Improvvisamente, nella sua vita un po' grigia e ormai monotona, riappare la figlia Jenny dimenticata da tredici anni che gli chiede di farla entrare nel magico mondo di Hollywood.
Per William Hut è il momento di rivedere la sua vita, di affrontare i suoi fallimenti di uomo e di padre e di confrontarsi con le responsabilità sfuggite fino a quel momento. Nonostante le difficoltà iniziali, la presenza di Jenny si rivela un toccasana e William recupererà la voglia di amare, di vivere, di ritrovare la creatività perduta.
Un Giardino d'Aranci fatto in Casa, di Neil Simon è una commedia piacevole, leggera, ma un po' scontata, che affronta il tema del genitore assente più con tenerezza che con reale volontà di analizzare seriamente il problema.
Il testo tradotto da Mario Scaletta presenta delle aggiunte di battute con riferimenti moderni che avrebbero l'intento di renderlo più attuale ma che, in verità lo appesantiscono un po'.
La scenografia di Alessandro Chiti è bella, funzionale e molto curata nei particolari.
Bravi ed affiatatissimi gli interpreti che fanno dimenticare i difetti di una regia un po' lenta. Gianfranco D'Angelo è credibile ed assolutamente a suo agio sul palco, Ivana Monti si dimostra, ancora una volta e con eleganza, un' interprete di classe. Mario Scaletta, nella parte di Ted è simpatico, a tratti irritante,come vuole il personaggio e Simona D'Angelo nella parte di Jenny, appare forse un po' sopra le righe nelle prime scene, ma migliora e si intensifica in quelle seguenti, soprattutto nei momenti più drammatici del confronto-scontro padre-figlia.
Il pubblico apprezza ed applaude calorosamente tributando agli interpreti un meritato riconoscimento.
(Ilda Ippoliti)
TEATRO MANZONI
Roma - Via Montezebio, 14/c Tel. 06.3223634
http://www.teatromanzoni.info

RISOTERAPIA 2009-ACCADEMIA COMICO ROMA CORSI TEATRO

Essere in armonia con gli altri e accrescere la propria autostima, conoscere i propri limiti e saperli trasformare in punti di forza,
avere un atteggiamento positivo nei confronti della vita, possono essere obiettivi raggiungibili attraverso l'esercizio delle proprie potenzialità umoristiche.
Il Corso di Risoterapia dell’ Accademia del Comico, l’unica Scuola in Italia specializzata nell’ insegnamento dei linguaggi della Comicità,
è un viaggio dentro noi stessi, la nostra creatività e la nostra capacità di “sdrammatizzare” i conflitti e i problemi quotidiani imparando a liberare il nostro Clown, a ridere, a far ridere e a vivere meglio.

Marzo-Maggio
Risoterapia
gestione e risoluzione
dei conflitti e dei problemi
corso serale
benessere
docenti
Peter Ercolano
partner di Jango Edwards
Max & Francesco Morini
Programma:
Attraverso la partecipazione ad esercizi, giochi, improvvisazioni e performance ogni allievo
impararerà a "liberare" il proprio Clown ed a utilizzare la propria creatività umoristica
come risorsa per il proprio benessere.
Occhio comico, Senso dell' Umorismo e Umorismo
Sblocco condizionamenti e “corazze” caratteriali
La dimensione del gioco
La nascita del proprio Clown
La deformazione comica della realtà
Iperboli e paradossi
La creatività “anticonformista”
Trasformazione del negativo in positivo
Distacco emotivo dalla problematicità del quotidiano
Allontanamento dello stress
Gestione dei conflitti e dei problemi
Gestione dei rapporti sociali conflittuali
Attacco e difesa
Ironia ed autoironia
Satira e parodia come sublimazione dell’aggressività
Autostima ed equilibrio
Liberare e far vivere il proprio Clown nel quotidiano

per info ed iscrizioni:
Accademia del Comico Roma
direzione Max & Francesco Morini
3471222239
www.morinibros.it

giovedì 29 gennaio 2009

SKY condannata: deve restituire le penali per il recesso dai contratti"

Movimento Consumatori

" I consumatori esultano. SKY condannata: deve restituire le penali per il recesso dai contratti"

Saranno oltre 80mila i consumatori che riceveranno la restituzione delle penali pagate per aver recesso il contratto con Sky.

Lo ha deciso il Tribunale di Roma che ha accolto in via d'urgenza le richieste del Movimento Consumatori che nel febbraio del 2008 aveva citato in giudizio Sky contestando l'illegittimità delle e penali richieste che andavano da un minimo di 30 ad un massimo di 225 euro a cliente.

In una intervista all'Agenzia radiofonica Econews l'Avvocato Paolo Fiorio, legale di MC, ha sottolineato che: "Sky dovrà anche informare i cittadini della sentenza non solo tramite la pubblicazione del provvedimento sul proprio sito e su Repubblica e Corriere della Sera, ma anche attraverso l'invio di una lettera". "Se Sky non restituirà volontariamente gli importi illegittimamente richiesti – ha aggiunto l'Avvocato Fiorio - la nostra associazione organizzerà migliaia di cause individuali o cumulative in tutti i Tribunali d'Italia affinché siano rispettati i diritti riconosciuti dal Tribunale".

Il Movimento Consumatori invita tutti coloro che abbiano pagato a Sky le penali per il recesso, a contattare l'associazione tramite mail all'indirizzo telefonia@movimentoconsumatori.it.

Ufficio Stampa

Econews Agenzia Radiofonica

067005706

uff.stampa@agenziaeconews.it


Nokia 6700 classic, Nokia 6303 classic, Nokia 2700 classic



Nokia 6700 classic, il Nokia 6303 classic e il Nokia 2700 classic:

si amplia la gamma dei dispositivi più venduti al mondo

Espoo, Finlandia – Nokia ha presentato oggi il Nokia 6700 classic, il Nokia 6303 classic e il Nokia 2700 classic, tre nuovi dispositivi sviluppati secondo la formula che ha reso Nokia leader mondiale della telefonia mobile. Questi prodotti coniugano la funzionalità e l'esperienza utente necessarie per affrontare la frenesia dei tempi moderni con un design e materiali d'eccellenza che li rendono i cellulari migliori dal punto di vista estetico e tecnico, proposti a un prezzo competitivo.

Ad aprire la nuova collezione il Nokia 6700 classic, successore di Nokia 6300, uno dei prodotti di maggiore successo dell'azienda. "Il Nokia 6300 ha elevato gli standard in termini di design e materiali, al suo arrivo sul mercato nel 2006, battendo ogni record di vendita dei telefoni cellulari di fascia media. Il Nokia 6700 innalza ancora più lo standard grazie allo stupendo design di un dispositivo sottile dalla praticità perfettamente equilibrata" dichiara Soren Petersen, Senior Vice President di Nokia, che aggiunge: "Il nuovo modello possiede lo stesso "DNA" del suo predecessore e riteniamo che sarà uno dei dispositivi Nokia più venduti nel 2009".

Il Nokia 6700 è caratterizzato da superfici lisce, uso di materiali pregiati, parti perfettamente realizzate, con un tastierino in metallo a completamento della raffinata finitura. Tutte le caratteristiche del precedente modello si ritrovano, migliorate, nel Nokia 6700 che è dotato di una fotocamera da 5 megapixel, navigazione GPS assistita con Nokia Maps e accesso ad alta velocità ai dati in modo da rendere più veloce e semplice che mai condividere immagini o video. Il Nokia 6700 è perfetto per chi già in passato aveva scelto il Nokia 6300. Il prezzo di vendita stimato sarà di 235 euro, tasse e sovvenzioni escluse.

A un prezzo stimato di 135 euro, tasse e sovvenzioni escluse, il Nokia 6303 classic è ideale per le persone che condividono la value proposition del Nokia 6300: il nuovo modello, con fotocamera da 3.2 megapixel, ampio schermo da 2.2 pollici e Nokia Maps precaricato, coniuga un'ampia gamma di funzionalità con un'ottima performance della batteria. Inoltre gli utenti possono inserire qualsiasi accessorio musicale nel jack audio standard da 3.5 mm in modo da trasformare il dispositivo in un effettivo lettore musicale portatile in grado di contenere migliaia di tracce.

A completare i nuovi modelli, il Nokia 2700 classic che, a un prezzo stimato di 65 euro, tasse e sovvenzioni escluse, è uno dei dispositivi Nokia completamente accessoriati dai prezzi più contenuti. Oltre a 2GB di memoria grazie allo slot per memory card, il telefono è dotato di un lettore musicale digitale integrato e una fotocamera da 2.0 megapixel, che lo rendono egualmente valido sia per le immagini che per la musica. "Queste caratteristiche consentono all'utente di salvare, visualizzare e condividere file in centinaia di formati tramite il servizio on-line Nokia, Share on Ovi, o molti altri siti internet. Grazie alle numerose funzionalità e alla semplice interfaccia, il Nokia 2700 classic determinerà in molti casi la prima esperienza di navigazione internet per l'utente" fa notare Soren Petersen. La distribuzione di tutti e tre i dispositivi è prevista per il secondo trimestre 2009.



Nokia
Nokia è leader mondiale nella mobilità, e guida la trasformazione e la crescita dei settori convergenti di internet e delle comunicazioni. Nokia offre un'ampia gamma di device mobili con servizi e software che permettono alle persone di provare l'esperienza in mobilità della musica, della navigazione, del video e della televisione, dell'immagine, del gioco e del lavoro, e di molto altro. Lo sviluppo e la crescita dell'offerta di servizi Internet consumer, così come delle soluzioni e dei software per l'impresa, rappresentano un'area chiave. Inoltre, Nokia offre infrastrutture, soluzioni e servizi per le reti di comunicazione attraverso Nokia Siemens Networks.



Angela Babbolin
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Via Torino 61
20123 Milano
Tel. +39 02/89011300
Cel. +39 349/2501071
Fax +39 02/89011151
e-mail: a.babbolin@imagebuilding.it

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Dalla Psicologia Sociale alla Psicanalisi Politica

DALLA PSICOLOGIA SOCIALE ALLA PSICOANALISI POLITICA

di LAURA TUSSI

La teoria psicoanalitica funziona come meccanismo ad incastro con la sua pratica: la terapia, che in Freud è molto influenzata dai suoi primi pazienti, tutti appartenenti a ceti sociali medio alti e da cui emerge una visione pessimistica della civiltà, cui fa riscontro la possibilità di superarne i condizionamenti non attraverso l'ascesa sociale, ma grazie a una consapevolezza stoica del negativo.

Per Freud, la società è mutilante, ma offre, con la cultura, un soccorso all'uomo per risanarlo dalle menomazioni pulsionali inferte dalla società. Accettare come inevitabile il disagio della civiltà, sublimarlo nella produzione culturale, delinea la figura ideale della dottrina freudiana: l'intellettuale, particolare che aggiunge al sapere e alla tecnica un patrimonio di saggezza. Freud, come intellettuale ebreo, propone alla borghesia viennese in crisi d'identità, le strategie adattative di una minoranza emarginata, ma che non aveva mai perduto l'identità culturale e la capacità di autorappresentazione, pur dando per scontato la marginalità della sua collocazione, l'impossibilità di agire nell'ambito del sociale in presa diretta, di essere un protagonista degli eventi. L'analisi è caratterizzata dalla ripetizione ritualizzante che richiede di rievocare, rivivere, interpretare, in una economia privata, retta da uno scambio duale, tipico della prestazione professionale: competenza contro denaro. Con Jung abbiamo poi visto che l'insediamento della psicanalisi nell'istituzione psichiatrica universitaria comporta una graduale trasformazione del suo congegno teorico. La figura di riferimento non è più allora l'intellettuale prestatore d'opera privato, ma il grande funzionario di un intero ideale che, sapiente, saggio, potente, è in grado di indicare come possano convivere senza antagonismi società ed individuo. Quando la psicanalisi verrà a contatto con pazienti appartenenti a ceti diversi, si assisterà a enormi mutamenti nella sua tecnica, nel suo aspetto teorico. Il protagonista della prima lacerazione del 1911, all'interno del movimento psicanalitico, fu Alfred Adler. Nato a Vienna nel 1870 da commercianti ebrei, si laurea in medicina nel 1895, si converte al protestantesimo nel 1904 e dal 1902 al 1911 fa parte del gruppo psicanalitico riunitosi intorno a Freud. Nel 1911 fonda la società per la psicanalisi individuale, basata su ideali politici e sociali, che dopo la fine della prima guerra mondiale si impegna in un vasto programma terapeutico e pedagogico di servizi sociali. Nel 1932 si trasferisce negli Stati Uniti e nel 1937 muore improvvisamente. Freud fu molto duro con lui, lo definì paranoico e la sua teoria un insieme di nomi nuovi per vecchie idee. Nel saggio "Per la storia del movimento psicanalitico", Freud lo accusa di non aver saputo ammettere, come Jung, la centralità della libido e di averle preferito l'aggressività con lo scopo di rendere più accettabile la nuova teoria. Adler, di idee socialiste, ma moderato, sostiene la necessità che la cura divenga un servizio sociale gratuito per i lavoratori, e si rivolge ad un altro tipo di utenza, il proletariato urbano che si va organizzando nei partiti socialdemocratici, nei sindacati, nelle cooperative. Nel 1934 con l'avvento del nazismo vengono spazzate via le istituzioni sociale volute da Adler. Egli identifica come interlocutore principale il proletariato che sta avendo una forma di protagonismo storico attraverso il partito socialdemocratico. La prima psicologia sociale si chiama individuale perché avverte il pericolo di trasformarsi in sociologia, perdendo di vista l'unicità dell'individuo, la modalità singola ed irripetibile con la quale ognuno vive i fatti della propria epoca.

Inferiorità e adattamento

La cultura dell'epoca è caratterizzata dal darwinismo sociale per cui l'esistenza è concepita come una lotta che si conclude con la sopravvivenza del più adatto e la sconfitta degli altri. Adler con la sua teoria dell'inferiorità, cerca di dimostrare che il più adatto non è il più forte, ma il più debole che contiene in sé la spinta al suo ribaltamento, alla superiorità, in quanto l'uomo tende a ipercompensare le proprie deficienze. Nel 1928 con il saggio "Conoscenza dell'uomo" la psicanalisi individuale tenta di esprimersi in una teoria compiuta basata su principi basilari: quello dell'unità per cui ogni essere umano è un tutto unico e indivisibile, quello del dinamismo, per cui la lotta per la superiorità è un principio vitale, e il principio dell'influenza cosmica che tempera l'appartenenza dell'individuo ad un ordine generale, principio di azioni e reazioni tra individuo e ambiente. Su tutto domina il sentimento di comunità che inserisce l'individuo nella società e nel cosmo. Il nevrotico è contraddistinto dall'individualismo sfrenato delle sue mete sempre avulse dagli scopi collettivi. Vivendo in una società basata su valori maschili, la lotta per la supremazia viene vissuta anche dalle donne, come proposta virile per la realizzazione delle componenti attive, aggressive della personalità, a scapito di quelle femminili passive. La spinta evolutiva e essenziale è il dinamismo. La vita, l'unità della personalità, nascono dal fine che ognuno pone a se stesso. Questa visione finalistica, in comune con Jung, minimizza il ruolo della causalità freudiana nella vita psichica. Ammette però che la meta è destinata ad organizzare la nostra psiche e a determinare la nostra storia che si radica nell'inevitabile inferiorità della prima infanzia. Il bambino è imputabile per l'insufficienza organica, la dipendenza funzionale, il bisogno di sicurezza, il non possedere nulla. Il futuro diventa per lui la terra promessa della compensazione, dove la povertà si trasformerà in ricchezza, la sottomissione in dominio, il dolore in gioia. Ogni fine ultimo non ha una realtà oggettiva, ma è una meta fittizia che però deforma il piano di vita dell'inconscio. La credenza che i buoni vadano in paradiso e i cattivi all'inferno, influenza la condotta dell'individuo, indipendentemente dalla sua realtà. Ogni individuo vive secondo uno stile di vita irripetibile, unico, caratteristico, determinato dal suo corpo, dalle sue predisposizioni, dalla sua storia familiare e sociale, dalla possibilità di elaborare attivamente e di reagire creativamente agli stimoli. Questo fattore è denominato da Adler il sé creativo. Una piena estrinsecazione del sé creativo dovrebbe portarci all'autorealizzazione, equilibrio ottimale tra le esigenze della comunità e quelle dell'individuo. La nevrosi si configura invece come il prevalere del polo individuale, a scapito della dimensione collettiva. La terapia è anche educazione caratterizzata da una prima fase di comprensione dell'altro per cercare di capire quale sia la meta fittizia perseguita, poi di critica, di decostruzione dell'immaginario infantile onnipotente, di risocializzazione delle energie. La guarigione consisterà nella riconquistata capacità del paziente di vivere pienamente, attivamente le sue esigenze personali nel più vasto contesto di quelle sociali. Fromm vede Adler e Jung agli antipodi, pur dissolvendo entrambi la sintesi freudiana di elementi razionali e romantici; mentre Jung privilegia la componente romantica, Adler costruisce una terapia unilaterale, razionalistica e ottimistica che credeva che le manchevolezze innate fossero le reali condizioni di forza. Il valore del pensiero di Adler, definito dinamica delle relazioni interpersonali, può essere colto solo collocandolo nella sua pratica sociale perché come sistema teorico non è né particolarmente originale nei pienamente articolato.

Influenza della psicologia adleriana

Il pensiero di Adler è una dottrina autonoma che costituirà una vera e propria scuola di pensiero senza però avere mai la struttura forte e compatta delle società di psicanalisi. Lo stesso Freud viene influenzato da Adler nel teorizzare, nel 1921, un istinto distruttivo primario e le osservazioni di Adler, secondo cui l'individuo sarebbe indotto ad interiorizzare le esigenze del mondo esterno, verranno sistematizzate da Anna Freud nel suo modello dei meccanismi di difesa dell'io, come identificazione con l'aggressore. Influenza sulla psicanalisi esistenziale riguarda il modo di intendere l'uomo come una totalità finalizzata ad uno scopo.

Reich nacque in Galizia nel 1897 da medi proprietari terrieri di lingua tedesca e si laureò in medicina a Vienna dove entrò nella società psicanalitica. Nel 1927 si iscrisse al partito comunista, nel 30 si trasferì a Berlino ove militò nel KPD e nel 31 organizzò l'associazione per una politica sessuale proletaria, Sexpol che si proponeva di affrontare l'educazione sessuale dei giovani proletari, in termini politici, anticapitalistici e rivoluzionari. La sua intransigenza lo portò alla rottura con il partito comunista tedesco nel 37 e con l'associazione internazionale di psicanalisi nel 34. Con l'ascesa del nazismo, Reich vaga isolato e braccato per il Nord Europa e nel 39 si trasferisce negli Usa dove fonda l'Organe Instituite di New York. Denunciato per i suoi esperimenti, rifiutandosi di deporre come imputato, viene condannato per disprezzo dalla corte e muore in carcere nel 1957. La sua figura, ora così viva ed inquietante, non ha ancora permesso una serena ricostruzione della sua vita e della sua opera. Il divario che separa Adler da Reich è occupato dal crollo del riformismo socialdemocratico. Il problema è la preparazione della classe operaia ai suoi nuovi compiti, alla sua educazione. Mentre la psicanalisi ufficiale si chiude in difesa delle sue istituzioni, sottolineando il carattere privato delle sue prestazioni e l'apoliticità delle sue teorie, Reich affronta da solo il problema del potere. Reich appartiene alla seconda generazione dei discepoli di Freud, fonda il seminario terapeutico, un laboratorio teorico dove si incontrano periodicamente i giovani analisti che avvertono come insufficiente il tradizionale modello di cura. Nel momento in cui dalla cura del nevrotico si passa ad un programma politico, la dimensione muta radicalmente facendosi da una parte sociologia, dall'altra fisioterapia. Freud aveva trovato il nucleo generativo delle nevrosi nella sessualità, nel conflitto che oppone le pulsioni sessuali alle richieste della civiltà. Non è sempre così. L'energia sessuale benchè liberata dalle costrizioni psicologiche, resta spesso socialmente inesprimibile. Freud però ritiene comunque un successo del trattamento psicanalitico giungere a sostituire alla rimozione inconscia la condanna cosciente. Reich sostiene che questo programma non sia proponibile, non è estendibile al proletariato. Secondo Freud il sacrificio pulsionale viene considerato necessario al conseguimento ed al mantenimento delle conquiste della civiltà. Lo sviluppo normale comporta il passaggio da un funzionamento psichico, retto dal principio del piacere, all'adozione del principio di realtà, un complesso sistema di mediazioni e di rinvii che tiene conto, oltre che delle urgenze pulsionali, anche della realtà esterna. Reich si chiede di quale realtà si tratti e ne risulta che essa corrisponde ad un concreto sistema economico, quello capitalistico. Freud contrappone alle pulsioni sessuali (eros) quelle di morte, (thanatos). Reich denuncia questo processo come idealista, funzionale ad una pratica unitaria della terapia, ad un consenso diffuso della teoria.

La miseria sessuale delle masse

Lavorando nei centri di igiene sessuale, Reich viene a contatto con i giovani, le donne, i proletari, con le loro difficoltà materiali, con la loro impossibilità di avere una soddisfacente vita sessuale, con ciò che chiamerà la miseria sessuale delle masse. Reich riconosce nella sessualità il terreno privilegiato della repressione. Secondo Freud l'aggressività è una pulsione scomoda da sistematizzare che si risolve in una estroversione del fondamentale istinto di morte. Per Adler una deviazione patologica della naturale aspirazione alla superiorità. Per Reich una potenzialità legittima che solo la repressione sessuale più capillare riesce a deviare dai suoi obiettivi.

Reich assiste a Vienna alle feroci repressioni della polizia contro le manifestazioni operaie e si chiede per quale motivo gli oppressi non reagiscano. Nel 1930 si trasferisce a Berlino, centro di intensa vita culturale, in cui i surrealisti diffondono la psicanalisi e trova un divario fra le condizioni materiali dei lavoratori e la loro ideologia. Mentre l'ideologia della classe dirigente riflette i suoi interessi e li legittima, quella del proletariato appare come una assurda adesione all'ideologia dominante, spesso contraria ai suoi bisogni reali. In questo divario Reich colloca il lavoro della psicologia collettiva. L'ideologia di una classe può estendersi alle altre solo se è stata preparata da una mentalità collettiva che Reich chiama struttura caratteriale. Nel saggio "Analisi del carattere" del 1933, egli compie una serrata critica contro quelle concezioni psicanalitiche che cercano di spiegare la cultura e la storia con le pulsioni anziché viceversa. Sono i rapporti sociali che interferiscono con i bisogni umani modificandoli e, solo dopo, i bisogni, così plasmati, interagiscono sui fattori storici. Per la psicanalisi il bambino costruisce il proprio super io secondo il modello del super io dei suoi genitori. Gli impulsi sessuali repressi impossibilitati ad esprimersi, si trasformano nel loro contrario, in energie contropulsionali. L'es è il ricettacolo degli istinti, l' io è l'agente della repressione. Il sintomo è la resistenza, in quanto manifesta l'impulso che è la sua inibizione e la resistenza, caratterizzando lo specifico modo di essere di una persona, la sua storia, finisce per costruirne il carattere. Il carattere è un precipitato delle forze istintuali e repressive dell'individuo fissata in una contrapposizione immobilizzante. In un certo senso la nevrosi è sempre nevrosi attuale. Ciò che viene impedito è l'accesso alla genitalità, il libero e completo dispiegarsi delle potenzialità istintuali, condannate alla perversione degli stadi pregenitali.

Utopia della sessualità liberata

Se la società si oppone alla natura sessuale dell'uomo, occorre, per prima cosa, denunciare il moralismo puritano ed instaurare, al suo posto, una sessuoeconomia allo scopo di liberare le energie sessuali dalla corazza caratteriale che li imprigiona. A questo scopo Reich evoca due polarità opposte: l'individuo sano, rappresentante della natura e quello nevrotico, della società. Il nevrotico è caratterizzato da un'economia libidica particolare, conseguenza della morale coercitiva. E' impossibile raggiungere la potenza orgastica, cioè il completo abbandono all'orgasmo e lo scarico completo dell'eccitazione al culmine dell'amplesso genitale, perché le resistenze pulsionali vi si oppongono, si produce così un ingorgo di energia vitale nell'organismo, identificato con il termine stasi sessuale. Non è facile sciogliere la corazza caratteriale dell'energia sessuale perché essa è sostenuta da una rete di difese inconscie che isolano dal mondo esterno per evitare il dispiacere e per salvaguardare l'equilibrio psichico raggiunto, per quanto nevrotico possa essere. Il carattere nevrotico è accettato dall'individuo, non è sentito, come qualcosa di penoso. Il carattere si forma, nei suoi tratti essenziali, nei primi anni di vita, come risposta alle prime restrizioni sessuali; la sua struttura si manifesta poi in tutto il comportamento dell'individuo che si presenta, nei casi estremi, come rigido, stereotipato, privo di scioltezza e di spontaneità, incapace di abbandonarsi al gioco e al piacere. Questa pena psichica depaupera l'attività intellettuale, all'affettività, la creatività. Come tale è funzionale alla automatica riproduzione del sistema sociale vigente e trova il suo prototipo nel burocrate, figura nel quale Reich vede spegnersi i fermenti della rivoluzione sovietica. Oggetto della cura, secondo Reich non è il sintomo, ma il carattere nevrotico e le difese che esso oppone all'analisi. L'analista prima delle interpretazioni, deve evidenziare un tratto del carattere e mostrarlo al paziente come fonte per lui di disagio e di disfunzione, suscitando nell'analizzato il desiderio di liberarsi di ciò che avverte come corpo estraneo. L'analisi delle resistenze scinde la loro composizione nei due elementi costitutivi: la pulsione rimossa, proveniente dall'es, la pulsione rimuovente, proveniente dall'io. L'analista lavora su quest'ultima, più vicina alla coscienza, e spetta poi al paziente giungere sino alla pulsione rimossa soggiacente. Scomparsi gli ostacoli inflitti dalla società, l'individuo, finalmente liberato, è in grado di lottare, da rivoluzionario, per una società non repressiva e di vivere senza costrizioni. Freud propone come ideale l'intellettuale, Adler l'operatore sociale e Reich il rivoluzionario anarchico. Secondo Freud non vi è una natura incontaminata, una guarigione totale, perché la natura è da sempre storicizzata, la pulsione intaccata dalle energie contropulsionali, la sessualità inaccettabile, la salute infettata dalla malattia, la rimozione ineliminabile dal funzionamento psichico. Secondo Reich, invece, la rimozione è solo un effetto patologico della repressione esercitata da forze sociali estranee e contrapposte ad un nucleo psichico incontaminato. La psicologia così si confronta con un programma sociale rivoluzionario secondo il quale nella famiglia i desideri sessuali dei giovani, colpevolizzati dall'educazione autoritaria e repressiva, si trasformano nel loro contrario, in sentimento mistico che si manifesta come piacere sadico alla sottomissione estrema, come stasi della cancellazione di sé di fronte ad una autorità assoluta, costituendo il terreno di cultura di tutte le ideologie irrazionali, come la religione, il nazionalismo, il razzismo o la mistica fascista. Per Reich l'Edipo non è una struttura universale e necessaria, ma una organizzazione familiare, funzionale ad un determinato assetto sociale e destinata pertanto, a sparire con questo. Con la sessuoeconomia, Reich cerca di coniugare la psicologia individuale alla scienza del sociale, la psicanalisi al marxismo, inaugurando il progetto di convergenza e di sintesi che passa sotto il nome di freudmarxismo. Poiché le pulsioni dell'uomo sono sempre contaminate da forze contropulsionali, socialmente indotte, Reich deve postulare un "al di là dell'inconscio" per salvaguardare quel nucleo di purezza originaria sul quale poggiava il suo progetto di terapia e rivoluzione. È paradossale che un rivoluzionario che aveva lottato strenuamente per liberare l'uomo dalla corazza caratteriale, sia morto in carcere per aver rinchiuso i suoi pazienti in scatole metalliche, destinate ad irradiarli di energia organica. Il nucleo biologico è dotato di energia organica, energia cosmica primordiale universalmente presente e dimostrabile visivamente. Attualmente esiste una scuola reichiana che usa sia la manipolazione del corpo del paziente, sia l'analisi delle resistenze e, nell'ambito del transfert, spesso ricorre a suggestioni emotive. È nella teoria, comunque, che il messaggio di Reich è stato ripreso con maggior vigore.

Reich e la sinistra psicanalitica

Deleuze e Guattari hanno proposto una riattualizzazione della sessuoeconomia con il saggio "Anti-Edipo" del 1969, in cui sostengono che l'interdizione stessa dell'incesto orienta il desiderio verso gli oggetti parentali proibiti e per questo desiderabili. Al posto dell'oggetto del desiderio proibito si crea un vuoto che sarà riempito di merci. La psicanalisi, solidale con la famiglia, raccoglie gli effetti della mancata edipizzazione e li riconnette alla triangolazione familiare. Essi criticano la psicanalisi freudiana per aver annullato tutte le produzioni di desiderio inconscio e per vedere l'inconscio come qualcosa di negativo, il nemico. L'inconscio viene pietrificato nella relazione edipica. In realtà l'inconscio non è ciò che era prima, ma è da produrre. La terapia analitica non fa che ridurre alla sfera del privato, dei rapporti parentali, forze di per sè rivolte al sociale, alla storia e perciò eversive. L'apparato psicanalitico propone la sua efficacia normalizzante di fronte a flussi libidici incontrollati che, nell'interpretazione, vengono edipizzati. L'individuo costruito è pronto a funzionare da passivo produttore a consumatore di merci del tutto espropriato dalle sue potenzialità rivoluzionarie. La pratica psicanalitica con i bambini dimostra che il mondo infantile non è in opposizione a quello adulto, ma è una zona in cui la socializzazione non opera solo come repressione, ma anche come dispiegamento di potenzialità. Il bambino desidera essere grande e al tempo stesso vuole fare come gli altri e a modo suo, sempre sorretto dal sentimento di onnipotenza che lo contraddistingue. A noi spetta la possibilità di poterlo educare senza distruggerlo. Troviamo infine gli elementi del pensiero di Reich in tutta la sinistra psicanalitica e soprattutto nel freudmarxismo. Anche Anna Freud nella teoria dei meccanismi di difesa dell'io riprende l'imposizione reichiana della corazza caratteriale. L'analisi delle resistenze sperimentata per la prima volta da Reich, costituisce la modalità più diffusa di tecnica psicanalitica. Reich riserva la psicanalisi alla spiegazione dell'individuale, il marxismo allo studio della dimensione collettiva. Il progetto reichiano, il suo perseguire contemporaneamente la liberazione sessuale e la rivoluzione sociale, è così legato alle intemperie di un'epoca da risultare praticabile solo nei momenti di alta tensione sociale.

Laura Tussi

GreenLight per la campagna pubblicitaria mondiale di Toyota Hybrid Synergy Drive

GreenLight

per la campagna pubblicitaria mondiale di

Toyota Hybrid Synergy Drive

Londra 29 gennaio 2009 – GreenLight (www.greenlightrights.com), tra le maggiori società di servizi di gestione della proprietà intellettuale al mondo e azienda della rete Corbis, ha annunciato la concessione della licenza per la citazione di Albert Einstein, nella campagna pubblicitaria mondiale per l'innovativo sistema Toyota Hybrid Synergy Drive.

La citazione che recita "Se in un primo momento un'idea non sembra assurda, allora non c'è nessuna speranza che si realizzi" è stata inserita nello spot televisivo dell'innovativo sistema Hybrid Synergy Drive, a sottolineare l'impegno decennale del marchio Toyota nello sviluppo di tecnologie rispettose dell'ambiente.

GreenLight, che rappresenta i diritti di immagine di Albert Einstein, ha concesso la licenza alle agenzie pubblicitarie P//MOD di Düsseldorf e Dentsu di Tokyo, responsabili della creazione della campagna Toyota. Girato in Austria nell'agosto 2008, lo spot è stato lanciato in Europa ed è attualmente in onda in vari paesi europei ed asiatici.

Luca Messaggi Sales e Service Director Corbis Italia afferma “La citazione di Einstein, utilizzata nella campagna pubblicitaria del marchio Toyota, evidenzia la filosofia dell'azienda, impegnata nella ricerca di una formula nuova per le auto del futuro. La grandezza di Einstein sta nell’aver sfidato il sapere convenzionale dando il proprio contributo ad una creazione geniale che è rimasta e rimarrà nei secoli. Il marchio Toyota è sempre stato all’avanguardia nelle nuove tecnologie per limitare le emissioni inquinanti, l’Hybrid Synergy Drive è sicuramente stata una rivoluzione e siamo molto contenti di aver lavorato con Toyota ”.

Kaz Miura, Direttore creativo di Dentsu, Tokyo, afferma. "Lavorare con GreenLight ci ha consentito di associare il marchio Toyota a un'icona di rilevanza globale, in grado di riassumere efficacemente la filosofia dell'azienda a favore dell'innovazione, e di sviluppare una campagna di risonanza mondiale per i consumatori, appartenenti alle più svariate culture".

Per visualizzare la campagna, visitare il sito Web all'indirizzo: http://www.hybridsynergydrive.com/tvad.html

Informazioni su GreenLight

GreenLight è una delle principali aziende di servizi di gestione delle Proprietà Intellettuali al mondo. Aiuta i clienti nella fase di negoziazione con i personaggi famosi, ad ottenere le liberatorie necessarie per i progetti che vedano coinvolte celebities, siano essi film e clip televisivi, musica, marchi commerciali e altro, in modo da poter creare prodotti e campagne pubblicitarie innovative. Rappresenta inoltre il nome, l'immagine e i diritti di immagine di molti dei personaggi più famosi e iconici al mondo, tra cui Albert Einstein, i fratelli Wright e Steve McQueen. Green Light è un'azienda Corbis con sede amministrativa a Los Angeles, che attraverso la rete Corbis serve clienti in oltre 50 paesi attraverso 15 uffici nel Nord America, in Europa, in Asia e in Australia. Per ulteriori informazioni, visitate il sito Web www.greenlightrights.com.


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