Cerca nel blog
martedì 22 aprile 2025
Il Conclave
lunedì 21 aprile 2025
Muore Papa Bergoglio
Secondo Cionci : Con la sua “Declaratio” in latino dell’11 febbraio 2013 Papa benedetto XVI si dimette dal mandato del Ministerium e non dal Munus”. Un soppeso di parole fondamentali nel processo di mancata legalità di tutto quello che verrà dopo. Il Papa, infatti, ha due poteri che gli sono concessi il “munus” [Qui il senso è quello specifico di una “investitura divina” e secondo la sua essenza spirituale, debba essere reso esecutivo (“exsequor” indica nel linguaggio giuridico l’attuazione, l’applicazione pratica di una legge, di un principio giuridico) non solo con l’azione e la parola, ma altresì con la sofferenza e la preghiera.
Il “ministerium”, continua Cionci è invece è l’esercizio pratico, ciò che deve essere appunto “amministrato”. Nei testi canonistici ministerium non è mai impiegato come sinonimo di munus. Dice Cionci che da queste considerazioni del codice canonico il Papa Benedetto non si è mai dimesso dal munus che rappresenta l’investitura divina e che si perde con la morte. Nonostante tale condizione dettata dal codice canonico fu subito fatto un conclave che in pratica non è stato valido, secondo le leggi della chiesa.
Inoltre, un’altra condizione d’illegittimità è data dall’ora di convocazione del conclave che illegittima lo stesso. Una serie di condizioni a violazione dello stesso codice canonico che dovevano invalidare l’elezione. A questo punto sono molti i dubbi e le considerazioni legali dettate dalla stessa chiesa nei suoi codici violati che portano alla fine del convegno a far pensare ad una lotta intestina per il potere avvenuta sotto gli occhi del mondo religioso da cui molti religiosi oggi si allontanano recriminando solo verità.
La scissione della chiesa con Papa Bergoglio è stata retta da don Alessandro Maria Minutella che nel suo libro Chiesa dove vai? rappresenta Bergoglio con il nome “Monna Lisa”. Lo stesso ha dovuto sopportare la scomunica nel 2018 per “Delitto di eresia” e “Delitto di scisma”. Ma quello che viene alla luce dell’odierna morte è l’Apocalisse 18 di Giovanni: “Dopo ciò, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere e la terra fu illuminata dal suo splendore, Gridò a gran voce: “È caduta, è caduta Babilonia la grande ed è diventata covo di demòni, carcere di ogni spirito immondo, carcere d'ogni uccello impuro e aborrito e carcere di ogni bestia immonda e aborrita”.
Papa Bergoglio nasce a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 nel quartiere di Flores da una famiglia di origini piemontesi ha rappresentato il 266° Papa della Chiesa Cattolica dal 13 marzo 2013 fino al 21 aprile 2025, di cittadinanza argentina è stato il primo papa proveniente dal continente americano. La sua appartenenza fu quella dei chierici regolari della compagnia di Gesù ed ha rappresentato il primo pontefice gesuita della Chiesa cattolica. Classificato dalla rivista Forbes il sesto uomo più potente al mondo.
Studiò chimica presso una scuola tecnica argentina e ottenne un diploma di tecnico chimico, si mantenne per un certo periodo facendo le pulizie in una fabbrica di calzini e poi facendo anche il buttafuori in un locale malfamato di Córdoba. All'età di 17 anni decise di intraprendere la vocazione sacerdotale. A 22 anni entrò nel seminario diocesano di Villa Devoto, un barrio di Buenos Aires allora retto da sacerdoti gesuiti e dopo qualche tempo decise di entrare nella Compagnia di Gesù; Nel 1960 venne inviato in Cile per completare il noviziato.
L'anno successivo tornò in Argentina per continuare gli studi umanistici. Studiò filosofia e ottenne la laurea in teologia presso il Collegio Máximo de San Miguel. Imparò anche il francese, l'italiano, il tedesco, l'inglese, il latino e il greco. Il 13 dicembre 1969 fu ordinato sacerdote dall'arcivescovo di Córdoba monsignor Castellano.
Tra il 1970 e il 1971, continuò la sua formazione in Spagna, e il 22 aprile 1973 prese l'impegno solenne e definitivo all'interno dell'Ordine dei Gesuiti. Tornato in Argentina, divenne maestro di novizi, professore di teologia, consultore della provincia dei gesuiti e rettore del Collegio. Il 31 luglio 1973 venne nominato provinciale dei gesuiti dell'Argentina. Dopo sei anni, tra il 1980 e il 1986, tornò a lavorare nel settore universitario come rettore del collegio di San Giuseppe e parroco a San Miguel.
Partecipò alla teologia della liberazione degli anni 60 in risposta alla povertà ed alle ingiustizie sociali dell’America latina. Una corrente di pensiero che aveva l’obbiettivo di ottenere una giustizia sociale con un cambiamento delle strutture politiche ed economiche. Questa frangia cattolica si associò ai movimenti politici di sinistra che operava contro la dittatura militare. La sua assunzione moderata lo portò a non abbracciare il concetto di violenza come base del cambiamento e rifiutò la politicizzazione della religione.
Nel 1992 fu nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires e titolare di Auca, nel 1997 arcivescovo coadiutore di Buenos Aires e nel 1998 successe come arcivescovo della stessa arcidiocesi (al cui incarico è tradizionalmente associato anche Il ruolo di Gran Cancelliere dell'Università Cattolica Argentina). Nel 2001 fu nominato cardinale da Papa Giovanni Paolo II.
Nel 2005 partecipò al conclave che avrebbe portato il cardinale Ratzinger a diventare Papa ma lui arrivò secondo come numero di voti. Successivamente Il pontificato di Benedetto XVI fu bruscamente interrotto quando, l’11 febbraio 2013, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto, lo stesso papa annunciò le proprie dimissioni, rese poi effettive il 28 febbraio seguente. Il Conclave iniziò il pomeriggio del 12 marzo. L’elezione avviene la sera del giorno dopo, al quinto scrutinio. Bergoglio assume il nome di Francesco in onore di san Francesco d'Assisi. È il primo gesuita a diventare papa e il primo pontefice proveniente dal continente americano (nonché il primo extraeuropeo dai tempi di Gregorio III).
La sua morte improvvisa dopo una lunga sofferenza dovuta ad una polmonite bilaterale rappresenta la fine di un percorso da alcuni criticato ma anche fonte di un possibile rinnovamento della chiesa che avrà il compito di unire le varie fazioni dissidenti creando l’univocità della Chiesa cattolica.
lunedì 14 aprile 2025
La Guerra come soluzione finale del globalismo mondiale
Le nuove politiche nel mondo hanno determinato coalizioni e forgiato gruppi economici con l’intento di trovare una sponda patriottica e nazionalista utile al controllo degli stati. Nell’ultimo periodo le guerre hanno permesso al mondo pensante di capire che il nostro futuro non sarà la pace ma una guerra ad oltranza le cui le posizioni di dominio mondiale possano determinare il controllo globale sia delle economie ma anche degli otto miliardi di persone che l’abitano.
Le grandi contraddizioni che portano dietro dichiarazioni e comportamenti ambigui che si stanno manifestando nelle parole dei vari leader mondiali. Come quella del futuro cancelliere tedesco si è dichiarato contrario all’adesione dell’Ucraina alla Nato e all’UE fino alla fine del conflitto. Whitkoff invita Dmitriev nella sua residenza personale per cena dando preoccupazioni alla Casa Bianca ed al Dipartimento di Stato. La Russia potrebbe posizionare armi nucleari nello spazio, con conseguenze che "potrebbero essere fatali". Trump ha chiesto all'Ucraina di cedere agli Stati Uniti il controllo del gasdotto di transito verso l'Europa (Reuters).
Tra le altre notiamo che l'esercito francese si prepara a combattere la Russia al confine con la Romania. (Le Figaro). I cittadini cinesi combattono al fianco della Russia ma sono volontari. (Reuters). la Spagna afferma che l'UE dovrebbe utilizzare i beni russi congelati per rafforzare la difesa. (Bloomberg). Trump esenta dai dazi telefoni, computer e chip. (Bloomberg). Un continuo flusso di informazioni utili a determinare contrasti e confusioni globali sul vero tema basato sulla volontà di attuare una guerra mondiale seria e devastante all’ultimo colpo di obice nucleare.
La pace diventa oggi una parola indegna avente poco valore sociale e non deve essere detta o manifestata. I fatti di Milano del 12 aprile hanno trovato esempio nel corteo pro-Palestina in un processo sociale di violenza manipolato dai media come azione indegna altamente voluta solo da persone esterne infiltrate nel gruppo per creare la successiva carica della Polizia. Nessuno ha in tal senso considerato i fatti costruendo sul caso solo un problema collegato alla pace.
Continuando nel percorso di anteposizione di poteri occulti nell’informazione di guerra troviamo il caso di Sumy città nel mirino dei Russi in fase di accerchiamento dove il 13 aprile giornata delle palme sono morte 32 persone tra cui dei civili. Secondo fonti Ucraine è stato lanciato un attacco con due missili Iskander, colpendo il centro della città, ma un’analisi delle immagini suggerisce che si tratti di missili lanciati da aerei, probabilmente X-32, che hanno colpito il centro congressi della Sum SU e l’Accademia Bancaria, probabilmente perché erano utilizzati per scopi militari.
La realtà e che Sumy ormai è zona di guerra e gli attacchi saranno sempre più frequenti ed è stata notata nei giorni scorsi un’intensificazione della presenza britannica in città. L’azione militare russa (Fatta passare per strage delle Palme) ha preso solo come obbiettivo un raduno di militari ucraini di cui era stata fatta ampia pubblicità collegata alla premiazione della 117 brigata ucraina dove erano presenti anche civili che sono stati usati come scudi umani.
domenica 13 aprile 2025
Catania : Corso sulla “Gestione degli accessi vascolari “
Si è svolto a Catania. In data 12 aprile 2025 presso la sala multiuso delle Suore Domenicane di Catania in via S. Nullo, 446 il corso di formazione accreditato ECM con 5.3 crediti con tema la “Gestione degli Accessi Vascolari. A presentare il corso il Dr. Calogero Coniglio Presidente dell’Accademia Nazionale di Alta Cultura di Catania, responsabile scientifica e delegata del Nucleo CNAI di Catania Giovanna Spanò attualmente Coordinatrice Team Picc presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico S. Marco di Catania. Il corso ha visto la partecipazione di 25 discenti tra cui anche alcuni studenti universitari del corso in Scienze Infermieristiche. La prima parte è stata incentrata sull’importanza della corretta procedura per gli accessi vascolari nei pazienti che devono attuare terapie di lunga durata nelle varie fasi del percorso di cura che passa dalla degenza al day hospital fino al domicilio.
Si è puntualizzato in tal senso l’uso degli accessi (PICC.CICC e FICC) che in taluni casi si sono dimostrati molto utili nelle cure domiciliari ricadenti in un processo di decentralizzazione del processo di assistenza sanitaria domiciliare previsto anche dal PNRR. Il mantenimento, infatti, di tutti gli standard di sicurezza relativi ai processi d’infezione del sito permettono di utilizzare il presidio PICC anche per periodi prolungati determinando una maggiore compliance di cura nel paziente e la riduzione dei continui viaggi decentri logisticamente attuando un programma di cure a domicilio con un grande risparmio in termini di spesa sanitaria.
Le altre relazioni sono state incentrate sulla tipologia dei presidi da utilizzare e sulla corretta importanza del lavaggio delle mani e dell’uso dei disinfettanti. Tra le righe anche la visione responsabile dal punto di vista penale dell’uso dei protocolli e delle procedure infermieristiche relative ai comportamenti dei sanitari collegati ad Imperizia, negligenza ed imprudenza ed all’art. Lo 43 del C.P. Una parte importante del corso è stata la prova pratica finale dove i discenti si sono confrontati con gli specialisti sulle procedure relative agli accessi vascolari. Giovanna Spanò responsabile scientifica ha infine dichiarato “E’ stata un’esperienza importante che ha visto la partecipazione attiva dei colleghi nella prova pratica, spero che il corso sia propedeutico per attirare l’attenzione sul CNAI attraverso nuove adesioni”
lunedì 7 aprile 2025
L’ Oro di Trump e i Dazi Mondiali
Era il 1876 quando McKinley fu eletto dal congresso come membro del partito repubblicano con la missione di salvare l’America dalla concorrenza straniera in termini commerciali. Nel 1897 attuò il suo piano patriottico centrato sulle politiche lavorative americane e nel 1900 favorì l’approvazione della Gold Standard Act che paragonava il dollaro al suo peso in oro richiedendo al tesoro degli stati uniti di rimborsare in oro la moneta cartacea.
Quello che oggi sta accadendo è proprio derivato da questa politica che pone l’oro come bene rifugio primario dando un maggior valore alle riserve auree presenti negli USA. Le riserve d'oro negli Stati Uniti sono rimaste invariate a 8133,46 tonnellate nel quarto trimestre del 2024 rispetto a 8133,46 tonnellate nel terzo trimestre del 2024. Le riserve d'oro hanno mediato 8134,81 tonnellate dal 2000 al 2024, raggiungendo un massimo storico di 8149,05 tonnellate nel terzo trimestre del 2001 e un minimo record di 8133,46 tonnellate nel terzo trimestre del 2005.
Nella speciale classifica mondiale di riserve auree gli Stati uniti sono al 1° posto, la Germania al 2° posto, Italia al 3° posto, Francia al 4° Posto, Russia al 5° posto, Cina al 6° posto seguono Svizzera, Giappone e Paesi Bassi. L’aumento del valore dell’oro oggi a 90 euro al grammo favorisce proprio l’America ed il dollaro ed è quello che sta succedendo con i dazi di Tramp si rifà alla Gold Standard Act.
L’Italia ha scelto di delocalizzare il suo oro per il 5,76 % nel Regno Unito, pe il 6,09 % in Svizzera, per il 43,29% negli Stati Uniti e solo il 44,86 % si trova in Italia. Una scelta quella di dislocare il nostro oro presso le altre banche mondiali utile a minimizzare i rischi secondo la Banca d’Italia. Naturalmente non solo l’Italia ha fatto questa scelta ma anche la Germania che oggi ha il 37% del suo oro proprio negli Stati Uniti e che ha minacciato di ritirare il suo oro dal caveau statunitense di New York dopo l’imposizione dei dazi.
Ed eccoli i dazi nati dal patriottismo ma principalmente da un’idea di potere economico mondiale che oggi hanno crato una bolla di 816 miliardi di euro nelle borse e una guerra commerciale di livello planetario. Cina - 34%; UE - 20%; India - 26% ; Giappone - 24% ; Regno Unito - 10%; Svizzera - 31%; Sudafrica - 30% ; Taiwan - 32% ; Brasile - 10% ; Corea del Sud - 25% ; Israele - 7% - dazi del 25% sulle importazioni di autovetture, autocarri leggeri e ricambi auto, dazi del 10% su tutte le altre importazioni.
Obbiettivo dei dazi è aumentare il prezzo dei prodotti esteri rendendo più competitivi quelli statunitensi e generano più entrate fiscali per lo stato. A pagare sono i consumatori finali che vedranno un netto aumento su molti prodotti. La vera penalizzazione è per le imprese e per il sistema dei commerci che non riuscirà ad assorbire i costi. Si ritorna al sistema prebellico secondo la Tax Foundation americana.
Una delle conseguenze dei dazi è la riduzione delle importazioni per un valore di circa 800 miliardi di dollari con un positivo di 260 miliardi di nuove entrate per gli stati Uniti. Le conseguenze per l’economia sono incerte con una possibile riduzione del PIL e la perdita di migliaia di posti di lavoro. Trump però acquista un potere negoziale notevole nei confronti del mondo che dovrà contattarlo e decidere cosa fare in relazione alle nazionali attività commerciali. Questo l’obbiettivo della nuova amministrazione americana.
I dazi hanno colpito tutti escluso la Russia e un piccolo stato Italiano San marino che diventerà una meta strategica per il commercio internazionale visti i dazi al 10%. Tra le note di colore i dazi hanno colpito le isole Heard e Mc Donald isole vicino all’Antartide dove non ci sono persone e la popolazione e costituita solo da pinguini.
Obbiettivo da parte di Washington in relazione ai dazi doganali è il giorno dell'indipendenza economica degli Stati Uniti. “Gli Stati Uniti avranno trilioni e trilioni di dollari per ridurre le tasse e saldare il debito nazionale", come da affermazione del Presidente degli Stati Uniti. Ma in realtà non si sono viste ancora le conseguenze che certamente non andranno solo a favore dell’America.
Iniziano infatti le ritorsioni commerciali con la Cina che ha imposto il 34% di dazi su tutti i prodotti Americani ma quello che potrebbe essere il cardine delle nuove strategie anti Trump è la ricerca di nuovi mercati che inizia con i piccoli paesi come il Vietnam che sarà visitato la prossima settimana dal vice di XI Jinping e dai leader dell’UE per allacciare nuovi accordi diplomatici collegati ai dazi statunitensi.
L’Italia da parte sua sceglie con la Premier Meloni di recarsi negli Stati Uniti con l'intento di negoziare con Donald Trump la riduzione dei dazi tra Europa e USA, puntando a un accordo per dimezzarli al 10%. Sui dazi americani ha annunciato un approccio determinato ma anche pragmatico: "Non condividiamo la scelta degli USA, ma difenderemo le nostre imprese con ogni strumento necessario, negoziale ed economico", ha detto la premier.
Un settore importante italiano che vedrà palesemente le conseguenze di tali politiche e l’agroalimentare che denota le sue preoccupazioni. Rosario Di Maria, presidente di Cantine Ermes, la più grande cantina sociale d'Italia, riferisce che gli effetti dei dazi sono già evidenti, con un rallentamento e blocco degli ordini da un mese. La cooperativa, con un fatturato di 130 milioni di euro e una presenza anche in diversi mercati esteri, sta monitorando la situazione, consapevole che un dazio non superiore al 20% potrebbe essere assorbito dalla filiera, ma sottolinea che tutti gli attori coinvolti, dai produttori agli importatori, dovranno lavorare insieme per affrontare una sfida difficile.
L’imposizione dei dazi da parte degli Usa è "contraria" alla richiesta di salire al 5% del Pil per quanto riguarda le spese nella difesa, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della ministeriale Nato. Infine, possiamo definire il sistema dei dazi un’arma a doppio taglio che paradossalmente impoverirà il sistema commerciale americano e favorirà anche la Russia di Putin che ha già superato la bufera dei dazi europei e si appresta al lancio internazionale. La delocalizzazione delle aziende in America sarà impossibile e la bilancia commerciale con il mondo sarà un vero ostacolo per le stesse aziende Americane che dovranno puntare solo sui 360 milioni di cittadini americani perché gli altri stati che rappresentano circa 8 miliardi di abitanti troveranno altre soluzioni con la Cina in prima linea.
I dazi di Trump potranno essere l’inizio degli accordi bilaterali tra stati e la fine delle congregazioni di stati vedi l’Europa che non rappresentano più una soluzione commerciale per l’America. Le azioni che ne deriveranno creeranno disgregazione e frammentazione a livello mondiale della geopolitica commerciale. Una visione prospettica che porta l’oro in prima linea come forza deterrente sul sistema monetario internazionale.
SAN MARCO DI CASTELLABATE - IL 26 APRILE GIUSY FERRERI IN CONCERTO
SAN MARCO DI CASTELLABATE - L’edizione 2025 per i festeggiamenti in onore del patrono , il venerato San Marco Evangelista , il comitato festa , presieduto dal parroco Don Pasquale Gargione ha scelto un nome di primo piano della scena musicale italiana, Giusy Ferreri .
La scelta dunque quest’anno è andata sulla cantautrice palermitana che ha fatto ballare e continua a far ballare con tormentoni come “Roma Bangkok “ o con hit quali “ Non ti scordar mai di me “ e “ Novembre “ .
Giusy Ferreri è l'unica artista italiana, insieme a Baby K, ad avere ottenuto un disco di diamante per un singolo digitale, grazie al brano dance “ Roma-Bangkok “ .
Il concerto gratuito si terrà il giorno 26 Aprile su Piazza Passaro .
Marco Nicoletti
@castellabatelive24/ Pagina Facebook copyright ©️ 2025
sabato 5 aprile 2025
CANAPA: COLDIRETTI/FILIERA ITALIA, PREOCCUPAZIONE PER CONTENUTI DECRETO SICUREZZA, A RISCHIO SETTORE DA 3MILA IMPRESE

|
--
www.CorrieredelWeb.it
venerdì 4 aprile 2025
Open Roaming e Wi-Fi 7.
Milano, 3 Aprile 2025 - L'access point Wi-Fi 7 per interni X7-35X di Cambium Networks ha ottenuto con successo la certificazione OpenRoaming dalla Wireless Broadband Alliance (WBA) in occasione dell'evento Wireless Global Conference APAC 2025 tenutosi dal 21 al 23 gennaio a Bangkok, in Thailandia. Questa pietra miliare premia l'impegno di Cambium nel fornire soluzioni di connettività wireless affidabile, sicura e scalabile per le imprese, i service provider e le iniziative di smart city.
Il WBA PlugFest, tenutosi nell'ambito della conferenza APAC, ha sottoposto i fornitori a rigorosi test di interoperabilità e conformità agli standard OpenRoaming. L'AP X7-35X Wi-Fi 7 di Cambium ha superato il processo di certificazione, garantendo ai clienti un roaming fluido e sicuro sulle reti abilitate all'OpenRoaming.
Cos'è l'OpenRoaming?
OpenRoaming, guidato dalla Wireless Broadband Alliance, è un framework innovativo che consente agli utenti di connettersi facilmente alle reti Wi-Fi , senza dover selezionare manualmente gli SSID o inserire le credenziali. Automatizzando l'autenticazione attraverso gli identity provider (IDP), come gli operatori di telefonia mobile, le piattaforme cloud e le aziende, OpenRoaming offre un'esperienza Wi-Fi simile a quella di un cellulare, garantendo una connettività senza soluzione di continuità in più luoghi e mantenendo al contempo una sicurezza e una privacy di livello aziendale.
I vantaggi dell'OpenRoaming
Con la certificazione OpenRoaming dell'AP Wi-Fi 7 X7-35X, Cambium Networks consente esperienze Wi-Fi di nuova generazione nei settori dell'hospitality, dell'istruzione, della sanità, delle smart city, per le unità abitative multiple (MDU), per i locali pubblici e per le aziende.
I vantaggi principali:
- Connettività senza soluzione di continuità - Gli utenti sperimentano un onboarding automatico e senza problemi in tutti i luoghi abilitati a OpenRoaming.
- Maggiore sicurezza - La crittografia e l'autenticazione integrate garantiscono una solida protezione contro gli accessi non autorizzati.
- Maggiore coinvolgimento dei clienti - Le aziende possono sfruttare OpenRoaming per migliorare l'esperienza degli utenti, aumentandone la fedeltà e la soddisfazione.
- Accesso Wi-Fi globale - I clienti possono accedere a un ecosistema mondiale di reti OpenRoaming.
- Risparmio sui costi - Riduce la dipendenza da complessi sistemi di login e da reti di dati mobili, con conseguenti efficienze operative.
Acccess Point X7-35X Wi-Fi 7: funzionalità avanzate per reti ad alte prestazioni
L'access point X7-35X Wi-Fi 7 offre un rapporto prezzo/prestazioni di riferimento:
- Supporto tri-band (2,4 GHz, 5 GHz e 6 GHz) per una connettività ottimale.
- Multi-Link Operation (MLO) per un'aggregazione multibanda senza soluzione di continuità e un throughput migliorato.
- Sicurezza avanzata allineata agli standard OpenRoaming.
- Analisi AI per l'ottimizzazione della rete in tempo reale.
Bruno Tomas, CTO di Wireless Broadband Alliance, ha dichiarato: "Congratulazioni a Cambium Networks per aver ottenuto la seconda certificazione OpenRoaming. Questo risultato sottolinea la loro dedizione all'espansione dell'ecosistema OpenRoaming e alla garanzia di un'esperienza di roaming Wi-Fi senza soluzione di continuità, sicura e interoperabile. Ci auguriamo che la loro leadership continui a guidare l'adozione e l'evoluzione dell'OpenRoaming in tutto il mondo".
martedì 1 aprile 2025
CNAI nucleo di Catania: “Gestione degli accessi vascolari “corso di formazione
Guerra tra Russia e Ucraina una pace fatta di piccoli accordi
Al 25 marzo 2025 le operazioni offensive delle truppe Russe hanno inflitto perdite alle formazioni di una brigata meccanizzata, tre brigate d'assalto aviotrasportate, una brigata di marina, una brigata presidenziale e una brigata di difesa territoriale delle Forze armate ucraine nelle aree degli insediamenti di Gogolevka, Gornal, Guevo e Oleshnya e sono sotto attacco le zone popolate di Basovka, Belovody, Varachino, Velikaya Rybitsa, Veselovka, Vodolaghi, Zhuravka, Zapselye, Loknya, Miropolye, Mogritsa, Obody, Pisarevka, Sadki, Yunakovka e Yablonovka nella regione di Sumy.
Una realtà che viene vista negli Stati Uniti come un rischio strategico di un'escalation involontaria verso una guerra su larga scala e l'uso di armi nucleari, che aumenterà l'instabilità geopolitica tra gli alleati della NATO, soprattutto nell'Europa centrale, orientale e settentrionale, senza considerare le mire della Cina e della Corea del Nord.
L’Ucraina sul campo ha bisogno di soldati ed il suo esercito di circa 300.000 persone viene surclassato dalla potenza Russa che ha ancora a disposizione 1.320.000 soldati e con l’ultimo decreto di Putin è stato avviato l’arruolamento per altre forze pari a 1.500.000 di nuove leve. Il mantenimento del vantaggio in termini di potenza di fuoco e di uomini in campo è palese. La storia ha dato ragione ai numeri e Napoleone e Hitler ne hanno patito le conseguenze.
Il sostenimento di una guerra prolungata non interessa ad ambedue i contendenti e proprio Zelensky capisce che la sua posizione si sta indebolendo. Il giornale TIME gli dedica la copertina con la parola chiave “END GAME”. Il futuro della parte occidentale dei volenterosi è incerto. Un cessate il fuoco diventa forse una condizione necessaria che molti in Europa dovrebbero prendere sul serio.
Le due parti comunque restano convinte che "i rischi di una guerra più lunga siano minori dei rischi di una soluzione insoddisfacente". "Per l'Ucraina, cedere territorio alla Russia senza significative garanzie di sicurezza da parte dell'Occidente potrebbe innescare una reazione interna e una incertezza futura".
La Russia invece potrebbe usare armi nucleari contro l'Ucraina a causa dell'incapacità della Russia di ottenere rapide vittorie sul campo di battaglia e degli attacchi ucraini all'interno della Federazione Russa, afferma il rapporto dell'intelligence americana.
Una visione razionale che contrasta con il piano di riarmo da 800 miliardi di euro voluto dalla commissione europea capeggiata dalla Von Der Leyne. Un piano che nella sua visione prospettica vede molti dubbi da parte di alcuni stati facenti parte del gruppo dei 27. Ma quello che preoccupa è la paura collettiva collegata ad una guerra imminente che ha già coinvolto la società civile.
Bruxelles sulla scia del concetto di una guerra imminente o di una catastrofe climatica sta esortando le famiglie europee a fare scorta di cibo per 72 ore. Tutti i residenti debbono fare scorta di acqua, cibo, medicine e batterie per tre giorni in caso di caldo, pandemia o attacco da parte della Russia. Quello che ritiene l’UE e che visto il crescente numero di disastri naturali ed il rischio di rimanere senza l'ombrello di sicurezza degli Stati Uniti, considerando anche una situazione geopolitica instabile, dovuta alla corsa agli armamenti e alla minaccia russa, i popoli dei Paesi europei devono essere preparati a potenziali guerre, attacchi informatici, nuove pandemie e alle conseguenze della crisi climatica.
Una chiave d’innesco mentale collettivo collegata alla paura che certamente colpisce i più fragili e la parte irrazionale del mondo politico e civile che soffrirà ampiamente la mancata capacità di resilienza con conseguenti problematiche di salute e l’aumento di patologie psichiatriche quali ansia e depressione che produrranno l’addormentamento collettivo della società.
Un terzo contendente nella dialettica di guerra è la NATO che difende la sua volontà di guerra contro la Russia, come afferma l'ex funzionario del Dipartimento di Stato e commentatore politico Mike Benz. Pur di vincere la guerra contro la Russia la NATO vuole costruire nel vecchio continente la più grande base militare e già ora a ridosso dei confini russi proprio in Romania vengono spostati jet da combattimento e droni. Questa base in costruzione è più grande del 100% rispetto alla più grande base aerea NATO attualmente in Europa. Ma per fare questo occorre un controllo politico che in Romania è già in atto. L’ucraina si prepara a disperdere le manifestazioni di massa dando alla guardia nazionale più poteri con diritto di usare armi da fuoco, gas lacrimogeni e droni durante le “rivolte di massa”
Il malcontento in Ucraina è sottile ma sta emergendo con forza, molti soldati ammettono sulla regione di Kursk “non avremmo dovuto andare lì”. Un vero fallimento che ha dato certezze all’opinione pubblica Ucraina (Reuters). "Non ne è valsa la pena", affermano civili e soldati. I fatti di Odessa dei giorni scorsi, che hanno visto la morte di Ganul ucciso per strada e lasciato a terra dalla stessa popolazione che gli passava vicino a lui con indifferenza la dice tutta sulla visione della popolazione dell’attuale guerra.
Una delle conseguenze del cessate il fuoco sarà il mercato incontrollato delle armi; infatti, l’Ucraina è uno dei paesi dove non ci sono controlli di legge. In tal senso il quotidiano The Times ha lanciato l’allarme dando una visione che potrebbe avere un effetto domino, il calo della domanda sul mercato interno libererebbe armi per l'esportazione. I veterani di ritorno si uniranno alla criminalità organizzata, che diventerà una seria sfida per la legge e l'ordine in Europa. I contrabbandieri hanno già preparato un numero enorme di nascondigli segreti di armi, che dopo la fine del conflitto confluiranno non solo nell'UE, ma anche in Africa e in Medio Oriente.
Infine, tornando agli accordi di Riad con cui abbiamo iniziato l’articolo , elenchiamo le decisioni prese ed attualmente in campo che speriamo vengano mantenute dalle controparti: 1) "Gli Stati Uniti e la Russia in una riunione a Riad hanno concordato di garantire la navigazione sicura ed escludere l'uso della forza nel Mar Nero", 2) "Washington e Kiev hanno concordato di sviluppare un meccanismo per vietare gli attacchi contro le infrastrutture energetiche russe e ucraine", 3) "Gli Stati Uniti intendono promuovere l'accesso della Russia ai porti e ai sistemi di pagamento internazionali per l'esportazione di fertilizzanti e alimenti".
Tutto quello che stiamo osservando dal punto di vista geopolitico è sociale e certamente basato su una volontà di parte, quella USA di volere una pace in Europa. Ma l’altra faccia della medaglia è rappresentata dall’Europa e dall’Inghilterra sostenitori del decadente Zelensky che machiavellicamente fanno tutt’altro.
L’uomo che arrestò Mussolini. La prima presentazione nazionale del libro sul carabiniere Giovanni Frignani al Museo Storico dell'Arma
La storia intrepida del tenente colonnello dei carabinieri Giovanni Frignani, dalle trincee del Piave all'arresto di Mussolini, dalla Resistenza clandestina a Roma alle Fosse Ardeatine, forse a causa del tradimento di una bionda spia tedesca
Il 3 aprile a Roma (ore 17.30, Museo storico dell'Arma dei Carabinieri, piazza del Risorgimento 46) si terrà la presentazione dell'ultimo libro di Mario Avagliano "L'uomo che arrestò Mussolini. Storia dell'ufficiale dell'Arma Giovanni Frignani dalla Grande guerra alle Fosse Ardeatine" (Marlin editore). Con l'autore ci saranno la storica Anna Foa, il colonnello dei carabinieri Marco Riscaldati e Giovanni Frignani, nipote dell'ufficiale dell'Arma. Modera Roberto Olla, giornalista del Tg5 Storia. Una biografia appassionante di un eroe italiano ma anche un libro che ricostruisce la Resistenza dei militari e in particolare dei carabinieri nella Capitale e nel Lazio, dal sacrificio di Salvo D'Acquisto alla battaglia per la difesa di Roma, dalla deportazione del 7 ottobre 1943 al Fronte clandestino dei carabinieri del generale Filippo Caruso, rivelando storie, episodi, personaggi e dettagli inediti.
Trama
Tra i militari attivi nella Resistenza ci furono anche molti carabinieri e dodici di essi furono trucidati alle Fosse Ardeatine. Uno di questi fu il tenente colonnello Giovanni Frignani, di Ravenna, volontario nella Grande Guerra, decorato al Piave, membro dei servizi segreti militari e protagonista di casi clamorosi di controspionaggio, come quello francese ai danni della Regia Marina. Nonostante il fratello Giuseppe fosse stato deputato fascista, sottosegretario alle Finanze e uomo di fiducia del duce nel mondo delle banche, il 25 luglio 1943 il comando generale dell'Arma affidò proprio a lui il compito dell'arresto di Benito Mussolini all'uscita di Villa Savoia a seguito del colloquio con il re e il sequestro dei diari di Claretta Petacci e delle lettere del duce alla sua amante. Il mese successivo, sempre Frignani fu protagonista di un altro episodio che fece rumore: la morte del gerarca fascista Ettore Muti. Dopo l'8 settembre 1943, fascisti e nazisti misero una taglia su Frignani, che fu tra i principali promotori del Fronte militare clandestino dei carabinieri, inquadrato nella più ampia organizzazione guidata dal colonnello Montezemolo. Arrestato dalle SS, forse su delazione di una bionda spia tedesca, finì nel carcere di via Tasso e il 24 marzo 1944 fu assassinato alle Fosse Ardeatine. Nel dopoguerra gli venne assegnata la medaglia d'oro. Mario Avagliano, facendo ricorso a lettere, memoriali, documenti d'archivio, testimonianze di parenti, ricostruisce la sua vita avventurosa e intrepida. Un viaggio appassionante attraverso il fascismo di un carabiniere eroe della Resistenza.
Dalla recensione di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera
"Una biografia preziosa che si legge come un romanzo a metà tra il noir e la spy story".
Dichiarazione dell'autore
"La storia del tenente colonnello dei carabinieri Giovanni Frignani merita di essere conosciuta dagli italiani. Frignani è infatti protagonista di alcuni dei momenti clou del Novecento: partecipa alla battaglia del Piave che decide la vittoria dell'Italia nella Grande Guerra, organizza e coordina l'arresto di Mussolini il 25 luglio 1943, sovrintende al sequestro dei diari di Claretta Petacci e delle lettere del duce all'amante, è uno dei capi della Resistenza dei carabinieri a Roma, finisce vittima del terribile eccidio delle Fosse Ardeatine. La sua biografia di uomo, di carabiniere, di resistente è appassionante e commovente, è un vero e proprio romanzo storico e ci conduce alla scoperta di un Italiano che ebbe il coraggio di sacrificarsi per la libertà."
Dall'introduzione. Tra i militari attivi nella Resistenza a Roma ci furono anche migliaia di carabinieri e dodici di essi furono trucidati alle Fosse Ardeatine: sei ufficiali, tre sottufficiali e tre carabinieri semplici, tutti decorati con medaglia d'oro al valor militare alla memoria1. La loro storia personale s'intreccia con quella più generale dell'Arma nel biennio 1943-1945, malvista dai nazisti e dai fascisti per il tradizionale distacco che aveva sempre mantenuto nei confronti del regime di Mussolini e per il legame con la monarchia, nella quale molti carabinieri, al pari di tanti altri militari, videro il simbolo della continuità statale italiana dopo l'armistizio.
Uno di questi carabinieri era il tenente colonnello Giovanni Frignani, originario di Ravenna. Volontario durante la Grande Guerra, aveva combattuto sulle trincee del Piave ed era stato membro dei servizi segreti militari, risolvendo casi importanti di controspionaggio internazionale e catturando due pericolose spie al soldo della Francia. Una carriera brillante, impreziosita da medaglie, encomi e riconoscimenti, sempre tenendosi a debita distanza dal regime fascista, nonostante che il fratello Giuseppe fosse stato il ras di Ravenna ai tempi delle violenze squadriste di Italo Balbo e Dino Grandi, e poi deputato del Listone del 1924, sottosegretario alle Finanze e uomo di fiducia del duce nel mondo delle banche. Negli anni di guerra, Frignani registrò senza censure il crescente malcontento e l'insoddisfazione della popolazione verso Mussolini e il fascismo, e segnalò le azioni poco edificanti di alcuni gerarchi e anche le manovre e le misure adottate dall'alleato tedesco per una possibile futura occupazione dell'Italia. Ma le sue informative, se erano apprezzate dal Comando Generale dell'Arma, procuravano invece fastidio al duce e ai suoi diretti collaboratori, tanto che nel giugno 1943 il dittatore ne chiese l'allontanamento da Roma e l'invio in zona di fronte.
Biografia autore. Giornalista e storico, è membro di prestigiosi istituti storici (Irsifar e Sissco), si occupa di storia del Novecento e ha ricevuto molti premi per la sua attività di saggista. Tra i libri pubblicati ricordiamo: Generazione ribelle (Einaudi 2009), Il partigiano Montezemolo (Baldini & Castoldi 2014, Premio Fiuggi Storia) e, con Marco Palmieri, Gli internati militari italiani (Einaudi 2010, Premio Nazionale Anpi), Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia (Einaudi 2011), Voci dal lager. Diari e lettere di deportati politici italiani (Einaudi 2012), Di pura razza italiana (Baldini & Castoldi 2013), 1948. Gli italiani nell'anno della svolta (Il Mulino 2018, Premio Fiuggi Storia), I militari italiani nei lager nazisti (Il Mulino 2020), Paisà, sciuscià e segnorine (Il Mulino 2022), Il dissenso al fascismo (Il Mulino 2023, Premio Emilio Lussu e Premio Minturnae), Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine (Einaudi 2024), Italiani d'America. La grande emigrazione negli Stati Uniti (Il Mulino 2024).
--
www.CorrieredelWeb.it
IL GHIACCIO CHE SALVA DAL GHIACCIO - L'EFFETTO IGLOO PROTEGGE LE GEMME DAL GELO - IN TOSCANA SALVATI I FRUTTETI DELLA VALDICHIANA Com.St. ANBI 1-4-25
Mentre ci si prepara ad una stagione irrigua a chiaroscuri, l'arrivo di una primavera meteorologicamente ritardata fa attivare l'effetto igloo sui frutteti: per fronteggiare il drastico calo delle temperature che, nella notte, fa ancora precipitare la colonnina di mercurio, i Consorzi di bonifica ed irrigazione attivano, laddove possibile, il servizio anti brina; le aziende agricole, grazie alla fornitura d'acqua in pressione, possono così procedere alla micro-irrigazione, che salva produzioni e raccolti dal gelo-killer.
L'effetto igloo, generato dall'acqua ghiacciata, non solo affascina con l'immagine dei frutteti cristallizzati al mattino, ma si conferma un metodo sostenibile e fondamentale per la tutela delle produzioni agricole.
"La nebulizzazione è una pratica agronomica preziosa: crea un guscio protettivo attorno a fiori e gemme, stabilizzando la temperatura interna e conseguentemente riducendo i danni causati dalle gelate improvvise" precisa Massimo Gargano, Direttore Generale dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
"Per attivare tale servizio servono, però, due condizioni – sottolinea Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – Occorrono moderni impianti irrigui di precisione e disponibilità d'acqua: obbiettivi per i quali insistiamo nel chiedere investimenti in infrastrutture multifunzionali. Questo è un esempio: l'acqua non è solo una risorsa per contrastare la siccità, ma anche un'arma per contrastare il pericolo delle gelate notturne primaverili, causa di gravi conseguenze sui cicli colturali."
Un recente esempio arriva dal comprensorio toscano del Consorzio di bonifica Alto Valdarno dove, a causa di un guasto alla rete di distribuzione idrica, è stato necessario l'intervento rapido della squadra irrigazione dell'ente consortile per ripristinare la funzionalità del servizio in tempo record, salvando così le colture dal gelo.
"Ormai siamo consapevoli della necessità di anticipare il servizio irriguo - spiega il Direttore Generale dell'ente consorziale, Francesco Lisi – Tale apertura garantisce infatti un'efficace protezione contro le gelate primaverili, che in anni recenti stanno mettendo a dura prova anche i frutteti della Valdichiana."
--
www.CorrieredelWeb.it
venerdì 28 marzo 2025
CASTELLABATE - ECCO CHI SONO I CAPITANI DEL “ PALIO VIVI SAN MARCO 2025 “
Sventolino le bandiere 🚩Si innalzino i vessilli e che le trombe suonino a festa !
L’appuntamento è per Domenica 27 Aprile , ritorna il Palio Vivi San Marco giunto alla sua VII edizione. Quest’anno due nuove contrade in gara, nuovo regolamento, nuovo format di gara e tante novità.
Ecco i capitani che rappresenteranno le contrade del VII Palio Vivi San Marco
🟢 Giovina Ferri (San Marco)
⚪️ Angelo Malzone (Santa Maria)
🔴 Annamaria Baccaro (Castellabate)
🔵 Rosa Crisanti (Ogliastro & Licosa)
🟡 Paolo Pascale (Lago)
⚫️ Maria Carmela Guariglia (Alano)
🟠 Mariassunta Mazzeo (San Pietro)
🟤 Gerardo Maurano (Annunziata)
Quest’anno la manifestazione sarà dedicata alla memoria del caro Enzo Di Biasi.
giovedì 27 marzo 2025
TRUFFA TELEFONICA CURRICULUM, ASSOLAVORO: FARE ATTENZIONE E AFFIDARSI ESCLUSIVAMENTE ALLE AGENZIE PER IL LAVORO AUTORIZZATE.
27 marzo 2025. Assolavoro, l'Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro che aggrega e rappresenta oltre l'85% del settore, mette in guardia cittadini e lavoratori sulle truffe di reclutamento via telefono che, negli ultimi giorni, stanno circolando attraverso telefonate anonime e messaggi WhatsApp fraudolenti.
Si tratta di un fenomeno noto come "Online Recruitment Scam", in cui una voce registrata, fingendo di essere un'Agenzia per il Lavoro o un'azienda, contatta anonimamente utenti ignari per comunicare falsi esiti positivi di colloqui di lavoro. Il passo successivo consiste nella richiesta all'utente di un ricontatto via WhatsApp, con l'obiettivo di estorcere dati personali e, in alcuni casi, somme di denaro.
È fondamentale sapere che queste offerte sono ingannevoli, non esiste alcuna reale opportunità di impiego dietro queste chiamate. Assolavoro invita tutti a prestare la massima attenzione e a seguire poche semplici ma efficaci regole per proteggersi dalle truffe:
- Diffidare da chi contatta anonimamente per offerte di lavoro non richieste;
- Non fornire mai dati personali o documenti di identità;
- Non effettuare mai pagamenti (i servizi offerti dalle Agenzie per il Lavoro sono sempre gratuiti per i candidati);
- Bloccare e segnalare eventuali contatti sospetti alla Polizia Postale.
Per chi è alla ricerca di un'opportunità lavorativa la garanzia di sicurezza e affidabilità è rappresentata dalle Agenzie per il Lavoro regolarmente accreditate presso l'apposito Albo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Per candidarsi ad un'offerta di lavoro è possibile consultare l'elenco delle filiali delle principali Agenzie per il Lavoro disponibile sul sito di Assolavoro.
Assolavoro invita i cittadini a condividere queste informazioni per contrastare la diffusione delle truffe e proteggere chi è alla ricerca di un'occupazione.***
ASSOLAVORO
Assolavoro è l'Associazione Nazionale di Categoria delle Agenzie per il Lavoro (ApL). Riunisce le Agenzie per il Lavoro che producono l'85% del fatturato complessivo legato alla somministrazione di lavoro e contano in tutta Italia oltre 2.500 filiali.
L'Associazione opera in prima linea per garantire alle ApL standard più elevati di tutela e rappresentanza, nonché un'offerta integrata di assistenza e informazione.
È riconosciuta quale Parte Sociale e interviene stabilmente alle audizioni convocate dal Governo e dagli Organismi Parlamentari, per contribuire alla fase di elaborazione sia di nuove normative, sia di indagini conoscitive sul mercato del lavoro. Assolavoro aderisce a Confindustria e rappresenta l'espressione italiana della World Employment Confederation - Europe, la Confederazione Europea delle Agenzie per il Lavoro.
--
www.CorrieredelWeb.it
lunedì 24 marzo 2025
VIVI SAN MARCO - IL 26 AGOSTO 2025 ARRIVANO PAOLA E CHIARA
Gaza la scintilla , il Medio Oriente la Soluzione finale
L’idea di trasferire 500.000 Gaziani in territorio Egiziano è parte del progetto di espansione Geopolitico Israeliana che vede nella fragilità dei territori confinanti una grande opportunità. La dimostrazione di tutto questo la vediamo in maniera palese in Siria dove Israele con la scusa di creare una zona cuscinetto ai confini del nuovo stato ha già annesso dei territori che non vuole cedere allargando così gli stessi confini dello stato d’Israele.
Tra le debolezze del territorio in medio oriente troviamo il Libano , la Cis Giordania dove Israele ha già fatto il suo approccio militare uccidendo migliaia di persone civili con la scusa di eliminare uno dei responsabili di Hamas e delle cellule di Hezbollah . La rottura della tregua del 19 marzo 2025 ha con forza brutale fatto ripiombare Gaza nella paura di un genocidio reale che tende ad eliminare tutta la popolazione dalla striscia di Gaza creando la condizione sociale degli “indesiderati”.
La fine della tregua è stata volutamente perpetrata da Israele che pur di non entrare nella fase 2 degli accordi mediati da Egitto,Qatar e Stati Uniti che avrebbero richiesto di ritirare le sue forze militari da Gaza , ha chiesto la modifica dell’accordo originale dando la colpa ad Hamas. Questa volta Israele si è posta l’obbiettivo di fare piazza pulita ,il 19 marzo data dell’ultima strage a Gaza non hanno dato nessun avvertimento alla popolazione che si + trovata sotto una incessante ondata di bombardamenti che hanno infranto il cessate il fuoco, sono state uccise più di 590 persone di cui 200 bambini ,fonte ministero della salute di Gaza.
Secondo le autorità sanitarie il numero di palestinesi uccisi dall’ottobre del 2023 ha superato la quota delle 50.000 persone. Di cui 50.021 palestinesi uccisi e 113.274 feriti . Il Gruppo di Hamas ha perso circa 1.139 persone e 250 sono state fatte prigioniere. Dati che ci fanno rendere conto della reale volontà d’Israele è quella di colpire la popolazione che rappresenta il principale bersaglio con l’obbiettivo di farla scappare dalla striscia e come colpire nel mucchio per uccidere una mosca.
Domenica 23 marzo l’esercito Israeliano ha invitato tutti gli abitanti della città di Rafah ,nella striscia di Gaza meridionale di evacuare forzatamente facendo entrare le sue truppe nella zona. L’attuazione della strategia militare secondo il primo Ministro Benjamin Netanyahu mira a fare pressione su Hamas per rilasciare gli ostaggi rimasti. Hamas ribadisce di essere pronta a liberare gli ostaggi se Israele accetterà di entrare nella fase 2 del precedente accordo di tregua.
L’offensiva militare Israeliana oggi arriva a Gaza mentre la popolazione si sta ancora riprendendo dal blocco totale dal marzo dell’anno scorso della carenza di acqua ,cibo ,medicine e carburante. Una azione crudele e illegale secondo Amnesty International che si è completata col levare anche la fornitura elettrica e gli impianti di desalinizzazione alla popolazione.
Mentre Gaza ed il Libano vengono attaccati da Israele gli Stati Uniti bombardano lo Yemen con un’azione di violenza integrata in Medio Oriente. Nelle ultime 36 ore una divisione Israeliana è stata schierata nel Comando Sud dopo mesi di operazioni nel nord, inclusa l'offensiva terrestre contro Hezbollah nel Libano meridionale. Israele quindi nella sua fase di conquista ha geopoliticamente preso possesso dei territori in Siria e non vuole cederli al nuovo governo di Salam. Con gli insediamenti dei coloni Israeliani sta cercando di insediarsi nella Cis Giordania che in alcuni territori è già abitata da cittadini israeliani.
Al quinto giorno di attacchi il Ministro della difesa Israel Katz palesa le sue intenzioni intensificando l’azione militare di terra con nuovi eccidi e dichiarando che :”tutte le pressioni militari e civili, inclusa l’evacuazione della popolazione di Gaza a sud e l’attuazione del piano di migrazione volontaria del presidente degli Stati Uniti Trump per i residenti di Gaza”.
La questione medio orientale si sta trasformando in una polveriera di guerra che vede Iran , Yemen e Qatar unici attori pro Gaza con azioni dirette e finanziamenti. Il popolo mussulmano sciita o sunnita in essere sta subendo un processo di trasformazione dei suoi territori con la complicità di tutti i paesi dell’area che stanno guardando da lontano una occidentalizzazione massiccia che si consoliderà proprio attraverso la striscia di Gaza ed il controllo dell’area mediterranea.
Disclaimer
Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.
Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.
Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.
Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).
Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.
L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.
Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.
Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.
Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.
Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.