In questo anno del Giubileo 2025 voluto da papa Francesco I è suggestivo apprendere che Quirino Cipolla dedichi la sua mostra agli angeli, anzi alle loro ombre addirittura.
Il 20 marzo 2025 dalle ore 18,00 nelle suggestive stanze del Museo Garum in Via dei Cerchi 87, al Circo Massimo, è l’esposizione/installazione Le ombre degli angeli che rappresenta un incontro con gli angeli di oggi, percepiti in questo specifico momento storico toccato da calamità ambientali, sopraffazioni politiche, invasioni territoriali, sterminio di innocenti, aggressività inaudite e tutto ciò destabilizza l’essere vivente assalito da dubbi ed incertezze dove, unica energia per continuare il percorso umano è l’eco delle parole di san Giovanni Paolo II: Non abbiate paura!
Le figure angeliche delegate da sempre a tramite con gli umani ne assorbono in qualche misura il percorso, dando vita a una sorta di mutazione, a volte dolorosa ma inevitabile pur di proseguire la missione di accompagnamento e protezione dell’umano, condividendone cadute e disvalori.
Le icone classiche della letteratura angelica sono qui impregnate del valoriale ibridato contenente le sfaccettature del bene e del male.
Quirino Cipolla nel suo allestimento artistico, realizzato prevalentemente con sculture in rete di metallo che tendono ad accentuare la trasparenza in funzione delle diverse condizioni di luce fino a scomparire quasi del tutto, gioca genialmente sui rapporti tra le presenze assenze rappresentate, in un contesto gravido di fascino e storia. È nell’opinione di chi osserva le opere, le installazioni affermare che nulla di simile dell’arte di Quirino Cipolla può trovarsi al mondo, riguardo al suo merito artistico, capriccio, eccellenza e singolarità del suo genio.
Le sue opere danno l’idea della vita sulla terra e la sua produzione spazia dalla scultura alla pittura, dal disegno alla progettazione di arredi.
I suoi personaggi, le sue opere, sono trasfigurati e mutati dalle presenze angeliche mentre in altre sono faccia a faccia con le realtà osservanti.
La prestigiosa e suggestiva esposizione delle opere del Maestro Quirino Cipolla, avviene negli spazi di s. Maria de Manu del XVII secolo, dove quel simbolo indica appunto che tutto ciò che si mostra qui sulla terra dipende solo e unicamente da Lui, il dispensiere delle bontà terrene.
Giuseppe Lorin
fonte: PaeseRoma
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