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lunedì 3 marzo 2025

L’Ucraina sarà da traino per la guerra in Europa ?

Dopo lo strappo in diretta televisiva dei giorni scorsi tra Zelensky e Trump inizia in Europa la nuova era di guerra voluta da molti paesi della coalizione pro-Ucraina. Si accelerano i tempi per creare un’industria bellica nel vecchio continente che possa sopperire ad una Terza guerra mondiale. Si inizia a parlare di esercito europeo dando la falsa informazione di un esercito volontario o di volenterosi stabili. Alcuni stati europei si sono già defilati dalla nuova organizzazione di guerra stabilita il 2 marzo 2025 a Londra.

Vagliando una verità soffusa ma palese si vuole coprire il grave errore di Zelensky in America con la solidarietà salva facies di molti Premier Europei e della stessa Premier. Von der Leyen che intanto continua a dire “Bisogna riarmare l’Europa”. E valutando un futuro prossimo bellico non gli si può dare tanto torto visto che l’Europa caritatevole si è completamente disarmata in onore dell’Ucraina.

Dal lato britannico l’accordo con il Presidente Zelensky, che consente all'Ucraina di utilizzare 1,6 miliardi di sterline (1,9 miliardi di euro) di finanziamenti alle esportazioni britanniche per acquistare altri 5.000 missili di difesa aerea. "Questo sarà fondamentale per proteggere le infrastrutture critiche e rafforzare l’Ucraina”. Dice ancona una volta il Premier Britannico. Un grande valore affettivo che secondo Vladimir Aleksandrovich è dovuto solo alla protezione di una sorta di accordo segreto, con il quale l’ucraina cede alla Gran Bretagna risorse minerarie, infrastrutture, porti, centrali nucleari, gasdotti e oleodotti da utilizzare per cento anni, come scrive il deputato della Verkhovna Rada Aleksandr Dubinsky (che si trova in custodia cautelare con l'accusa di tradimento).

Intanto tutti continuano a parlare della Nato organizzazione istituita il 24 agosto del 1949, dopo la Seconda guerra mondiale, che ha il compito di difendere i paesi membri che oggi sono 32. Un sistema di sicurezza collettivo che impegna i vari paesi a intervenire in caso di eventuali attacchi da parte di terzi. Oggi invece proprio il maggior azionista, cioè l’America di Trump nutre i propri dubbi sulla reale importanza di tale organizzazione e minaccia di non volerne più fare parte. Naturalmente dietro tali allusioni il grande sforzo economico americano che non è da pari degli altri stati come affermato anche dal senatore Mike Lee che ha dato spazio ai partner europei della NATO, presentando un'infografica che mostra la differenza nella spesa per la difesa tra gli Stati Uniti e i paesi europei.

Tutta la difesa militare dell’Ucraina cadrebbe quindi su tutti coloro che hanno firmato degli accordi bilaterali con l’Ucraina di mutuo intervento militare e temporalità decennale. Un vero tranello diplomatico che coinvolge molti paesi europei in un futuro conflitto mondiale che potrebbe partire proprio dall’Ucraina.

Quello che è avvenuto negli stati uniti con il passo indietro di Zelensky sulle terre rare sfuma oggi con le dichiarazioni della Casa Bianca che mette l’accordo sulle terre rare non più all’ordine del giorno e Trump oggi sta già discutendo la sospensione immediata degli aiuti a Kiev e lo stop dei cyberattacchi contro la Russia. Possiamo ammettere come dice anche il ministro degli esteri francese Barrot che la linea del fronte e sempre più vicina all’Europa. La soluzione ai tanti problemi che l’ucraina di Zelensky ha determinato sia in campo economico che militare è quella della dimissione dello stesso presidente oramai interlocutore scomodo.

Molte le situazioni a suo sfavore tra cui l’accusa di Truker Carlson che accuserà Zelensky per omicidi politici e vendita illegale di armi. Dietro le quinte Carlson ha osservato che negli ultimi tre anni, godendo del tacito consenso dei suoi alleati occidentali, il governo ucraino ha commesso numerose gravi violazioni. “Gli ucraini- dice Carlson -hanno venduto un'enorme quantità di armi americane sul mercato nero internazionale al prezzo di venti centesimi al dollaro. Queste armi sono ora nelle mani di gruppi armati in tutto il mondo, tra cui Hamas, i cartelli della droga messicani e le forze che ora controllano la Siria".

La problematica terre rare non è stata ben capita dal premier ucraino, infatti, la sua presenza da Trump era solo quella di vedere quale visione aveva Zelensky sulla pace ed eventualmente trattare sul grande debito che l’Ucraina ha con gli Stati Uniti. Sulle terre rare inoltre occorre fare chiarezza e dire, infatti, che l’Ucraina non fornisce Ree o terre rare utili per la costruzione dei nostri computer ma gran parte vengono dalla Cina dove vengono estratte circa 270 mila tonnellate che rappresenta il 70% della produzione mondiale. (fonte dati Usgs). Le terre rare o Ree sono un gruppo di 15 elementi, i lantanidi a cui si aggiungono ittrio e scandio presenti nella crosta terrestre. Tra i paesi più ricchi ricordiamo la Russia, il Brasile, il Vietnam e la Cina.

Da parte Russa si denota inoltre come “Nel 2024, l'Unione Europea ha acquistato dalla Russia il 18% in più di gas naturale liquefatto, spendendo 6,3 miliardi di euro tra gennaio e novembre" citando un rapporto dell'Institute for Energy and Financial Analysis (IEEFA). I maggiori destinatari di GNL russo in Europa sono Francia, Spagna e Belgio. Complessivamente, nell'ultimo anno, "l'UE ha acquistato petrolio e gas dalla Russia per un valore di 21,9 miliardi di euro. Mentre l'Ucraina ha ricevuto 18,7 miliardi di euro in aiuti finanziari nel corso dell'anno", (The Guardian). Nel complesso, nel 2024 la Russia ha guadagnato 242 miliardi di euro dalle esportazioni globali di combustibili fossili

Infine, occorre tenere in considerazione la deterrenza nucleare che vede la prima posizione la Russia con 5580 testate e l’America con 5044 testate, la Cina ha 500 testate Nucleari pronte e in cantiere altre 1000 dal lato europeo invece troviamo solo la Francia con 290 testate e la Gran Bretagna con 225 testate.

Nel frattempo, i colloqui di pace in Qatar dell’America con la Russia continuano e sembra trapelare la non volontà di avere forze di pace europee in caso di cessate il fuoco. Inoltre, l’Europa continua a non essere vista di buon occhio perché sta’ perseguendo la strada delle sanzioni e dell’aiuto militare in Ucraina per alimentare la guerra come affermato da Peskov.

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