Milano, 8 giugno 2016 – Si terrà oggi a Roma, presso la Residenza di Ripetta in via di Ripetta 231, il convegno "Italy is Back: Investment Climate 2016"", organizzato da American Chamber of Commerce in Italy, a cui prenderanno parte il Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e l'Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia John R. Phillips.
Nel corso del convegno, che si concentra sul tema dell'attrazione degli investimenti esteri da parte dell'Italia e sui rapporti transatlantici, sarà illustrato il policy paper, sviluppato da AmCham Italy in collaborazione con EY e Legance Avvocati Associati. Il paper, presentato da Simone Crolla, Consigliere Delegato di American Chamber of Commerce in Italy, Donato Iacovone, AD di EY Italia e Marco Gubitosi, London Managing Partner di Legance Avvocati Associati e Board Member di AmCham Italy, analizza la collocazione dell'Italia nel contesto globale, esaminando gli impatti delle principali riforme promosse dall'esecutivo.
Questo documento sarà commentato dal Ministro Padoan e da un panel di CEO di multinazionali americane e imprenditori italiani composto da Sandro De Poli (General Electric), Eugenio Sidoli (Philip Morris), Giorgio Squinzi (Mapei), Paolo Scudieri (Adler Group) moderato da Laura Cavestri (Il Sole 24 Ore).
«Questo paper è un importante contributo al dibattito in atto su come poter migliorare l'ambiente di business nel nostro Paese – spiega Simone Crolla, Consigliere Delegato di American Chamber of Commerce in Italy – prendendo in considerazione il punto di vista delle imprese americane, che sono il primo investitore industriale italiano.
Dalla survey condotta all'interno del nostro Board of Directors – continua Crolla – emerge una sensazione di progressivo miglioramento. Molto rimane ancora da fare ma il cammino intrapreso da questo governo, in tema di riforme, è assolutamente positivo».
«Lo sforzo fatto da AmCham Italy nell'elaborare questo documento – spiega Stefano Venturi, Presidente AmCham Italy e AD gruppo Hewlett Packard Enterprise in Italia – dimostra la grande attenzione rivolta al tema dell'attrattività degli investimenti, vero elemento su cui lavorare per migliorare la competitività del nostro Paese. AmCham Italy – aggiunge Venturi – prosegue nel suo percorso di analisi e studio dei rapporti tra Italia e Stati Uniti, posizionandosi come il Campione degli scambi transatlantici».
«Le eccellenze e le qualità del made in Italy sono ampiamente riconosciute a livello internazionale – spiega Donato Iacovone, AD di EY in Italia e Managing Partner dell'Area Mediterranea – e si stima che la domanda di beni prodotti nel nostro Paese aumenterà globalmente nei prossimi anni. L'Italia rappresenta un punto di accesso al mercato per 500 milioni di consumatori in tutta l'UE e per 270 milioni tra Nord Africa e Medio Oriente. La facilità del commercio con l'estero del nostro Paese, sopra la media UE del 32,7 % per le negoziazioni con i mercati fuori dall'Unione, è un punto di forza su cui puntare per attirare ulteriormente gli investimenti esteri, insieme alla valorizzazione dei distretti, delle filiere e dell'artigianalità, vero fiore all'occhiello delle nostre produzioni. L'apertura verso i mercati globali, supportata anche da processi di digitalizzazione, rappresenta uno dei principali driver di crescita per le realtà imprenditoriali e l'innovazione è la chiave di volta per accompagnare il percorso di sviluppo delle nostre PMI. La creazione di un Osservatorio dedicato – aggiunge Iacovone –, che American Chamber of Commerce in Italy ed EY svilupperanno nei prossimi mesi, intende proprio analizzare le nuove modalità di accesso al mercato globale per affiancare le aziende italiane nel loro percorso di internazionalizzazione e crescita, con una particolare attenzione alla sharing economy e alla sempre maggiore adozione di logiche di open innovation».
«Il policy paper sottolinea che, considerata la delicata fase congiunturale che sta attraversando il nostro Paese, – commenta Marco Gubitosi London Managing Partner di Legance Avvocati Associati e Board Member di AmCham Italy – nei prossimi anni gli investitori esteri, strategici e finanziari, rivestiranno un ruolo sempre più significativo e di lungo termine nell'economia e nella finanza italiana.
Altrettanto importanti quindi – conclude Gubitosi – saranno le concrete attuazioni delle riforme strutturali attualmente in fase di implementazione, in particolar modo del diritto sostanziale, processuale ed ancor più del concreto funzionamento dell'ordinamento giudiziario italiano, essendo l'ordinamento giuridico infrastruttura essenziale della nostra economia».
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