Milano, 24 giugno 2016 - "Chi fa trading di professione oggi si è ritrovato molto più ricco", è il commento a caldo di Alfio Bardolla, Financial Coach, imprenditore e fondatore della prima scuola indipendente di finanza personale, la Alfio Bardolla Training Group, che dal 2006 a oggi ha formato circa 25.000 persone.
"La Brexit è un'opportunità unica per i trader: chi fa Forex ha visto una cosa che può accadere una volta ogni 5 anni, come fu per il cambio del franco svizzero – prosegue, e aggiunge - Se è una grande notizia per tutti i trader sul Forex, lo è sicuramente un po' meno per i cassettisti che hanno visto i mercati aprire pesantemente al ribasso".
Che cosa cambierà? Nella sostanza poco, sostiene Bardolla, che dal 2015 opera anche sul mercato inglese con una filiale di ABTG proprio a Londra.
"Per quanto se ne dica, l'Inghilterra non è mai realmente entrata nell'UE: non ha aderito a Schengen, nessuna libera circolazione delle persone, non ha mai cambiato il sistema metrico decimale, ma soprattutto continua ad avere il Pound e la Banca di Inghilterra. Questo però apre la strada a tutta una serie di scenari: di instabilità interne perché chiaramente molti investitori sospenderanno gli investimenti per un po'. I prezzi degli immobili cominceranno a diventare più interessanti anche per gli italiani perché con questo crollo del Pound chi è in area euro potrà comprare un po' meglio in Inghilterra, soprattutto a Londra, dove le cifre sono molto pesanti".
Bardolla prosegue poi analizzando eventuali conseguenze per l'Italia: "Grandi conseguenze per l'Italia non ce ne saranno, per gli inglesi sicuramente saranno maggiori. Per quanto riguarda il commercio, gli inglesi si dovranno adeguare alle normative europee per arrivare in Europa. Londra in particolare avrà scarsi problemi, tranne un po' di shock immobiliare che durerà qualche mese e che inciderà molto sulle performance di questo semestre poiché parte delle operazioni immobiliari vengono fatte con i bonus che i manager ricevono ogni 6 mesi, quindi presumo che questo crollo pesante taglierà un sacco di bonus a parecchi manager. L'immobiliare inglese avrà ripercussioni almeno fino al prossimo bonus. Per gli italiani costerà meno mandare i figli in vacanza là, mentre chi partirà per andare a lavorare, guadagnerà un po' meno".
Il rischio concreto, sottolinea Bardolla, è quello di un movimento pro uscita: "Cambierà il principio che l'Unione Europea non è inviolabile, e questo metterà più pressione sui governanti. Gli irlandesi vorranno la secessione e la Francia probabilmente comincerà a spingere per uscire dall'UE" .
E in Borsa? "Per le economie degli altri Paesi, una volta sistemata la volatilità sui mercati che durerà ancora qualche giorno, nella sostanza non cambierà niente. Sicuramente i Bond cominceranno a crollare di prezzo e i tassi di interesse a salire, soprattutto per quei bond delle aree periferiche d'Europa che hanno più problemi come Spagna e Grecia. Anche l'Italia si apprezzerà rispetto al Bund. Costi in più per i Paesi che sono già in difficoltà per sostenere il debito nazionale", conclude Bardolla.
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