Sul fronte investigativo, e' apparsa significativa un'affermazione di Pompeo Rosario Padovano, durante un colloquio in carcere con i familiari, sul fatto che occorreva ''fidarsi'' di Giuseppe Barba (che per il suo carisma criminale era in grado di tutelare la famiglia ed i suoi interessi).
Da quelle parole veniva delineato di fatto la volonta' di assicurare la permanenza e la continuita' dell'associazione in un momento di estrema difficolta', vista la detenzione di Padovano e di Pianoforte, oltre al profondo dissidio con i familiari del defunto Salvatore Padovano che godono, secondo gli inquirenti, del sostegno di altri gruppi, in primis di quello dei Tornese di Monteroni. ; (10.11.10)
(Adnkronos)
Nessun commento:
Posta un commento