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Un Paese "animalist-friedly".
Che chi denuncia un presunto reato poi possa essere riconosciuto parte lesa nel processo e' cosa normale: se ha denunciato e' perche' si riteneva leso. Il fatto pero', che lo stesso denunciante possa diventare anche affidatario dei beni sequestrati al denunciato, nonche' destinatario delle eventuali sanzioni eventualmente inflitte a quest'ultimo, qualche perplessita' la crea. Che dire se poi lo stesso puo' essere anche ausiliario di Polizia, nonche' deputato alla vigilanza su soggetti e attivita' verso i quali manifesta a priori un odio ideologico? Eppure e' cio' che succede in tema di animali, perche' la Legge 189/04 lo consente. Dopo che il 12 maggio scorso in Liguria, la contrapposizione tra due guardie di associazioni animaliste ed un cacciatore che deteneva alcuni cani sfocio' in tragedia (persero la vita tutti e tre), sia gli Onorevoli Giacomo Stucchi e Nunziante Consiglio (Lega Nord) che l'Onorevole Enzo Raisi (FLI), depositarono interrogazioni ed interpellanze per chiedere, in sostanza, al Presidente del Consiglio e a diversi Ministri, se intendessero assumere iniziative al fine di modificare norme che secondo molti fanno piu' gli interessi degli animalisti che non degli animali. Sembra proprio di no!: ad oggi, sul sito della Camera dei Deputati non risulta ancora nessuna risposta, e quella ottenuta da Stucchi e Consiglio, pubblicata da altri siti, non da certo grandi speranze. A rispondere ai due Parlamentari leghisti, su delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Sottosegretario Francesca Martini, leghista pure lei e animalista dichiarata. Dal documento di 4 pagine firmato dalla Martini, due passaggi su tutti: "ad oggi le somme derivanti dall'applicazione di eventuali sanzioni sono irrisorie" e: "appare difficilmente perseguibile l'esclusione, a vario titolo, di associazioni o enti segnalanti o intervenuti nei procedimenti relativi a reati accertati dalla PG o dalla AG, considerato che in determinate realta' territoriali e' limitatissima la presenza di associazioni che possano fornire il necessario ausilio per la custodia e la cura degli animali sequestrati." Pertanto, i dubbi sul fatto che le associazioni animaliste possano avere interessi diversi da quello puramente affettivo per gli animali o che l'attuale legge sui maltrattamenti, tali interessi possa favorirli anziche' scoraggiarli, non sembrano attanagliare non solo la Martini, ma nemmeno i Ministri o il Presidente del Consiglio. Questo e' un Paese "animalist-friedly"!...
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FederFauna
Confederazione Europea delle Associazioni di Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali
European Confederation of Associations of Animals Farmers, Traders and Holders
Via Goito, 8 - 40126 Bologna
Tel. 895.510.0030 (servizio a pagamento) - Fax 051/2759026
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