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mercoledì 2 marzo 2005

Biglietti autobus via sms a Roma, mentre in Giappone col cellulare si sperimenta il telepay

Telefonia Biglietti autobus via sms a Roma, mentre in Giappone col cellulare si sperimenta il telepay

L’azienda dei trasporti pubblici romana, ATAC, ha confermato che tra poco più di un mese, dal 10 aprile per l’esattezza, i cittadini della Capitale potranno acquistare i biglietti del trasporto pubblico via sms, sfruttando un sistema collaudato ormai per lungo tempo. In Giappone, invece, si sta sperimentando un nuovo sistema wireless che consentirà ai passeggeri della Metro dfi Tokyo di pagare il biglietto semplicemente passando nei tornelli con il cellulare.

I clienti di TIM, Vodafone e Wind potranno acquistare una carta prepagata che verrà associata al proprio numero di telefonino.
Da quel momento sarà possibile acquistare il biglietto che continuerà a valere 75 minuti come gli attuali e che sarà costituito da un sms con tutti i dati, spedito direttamente dall’ATAC.
Nel caso in cui il titolo di viaggio (BIT - biglietto integrato a tempo) debba essere presentato ad un controllore ATAC, questi leggerà il “messaggino” sul telefonino dell’utente e attraverso un sistema automatico di verifica potrà controllare l'integrità del codice di sicurezza del biglietto virtuale.

Il servizio “Telepay”, che fa parte del numero sempre crescente di piattaforme pensate per dare al cellulare anche funzionalità di pagamento, ricorda da vicino quello già attivato formalmente ad Helsinki negli anni scorsi.
Oggi come oggi sono diverse le capitali europee ed anche le città italiane impegnate nella sperimentazione di sistemi del tutto analoghi.
Fino ad ora la sperimentazione, durata più di un anno, ha coinvolto 200 utilizzatori del trasporto pubblico romano.

L’80% dei “collaudatori” si è dichiarato soddisfatto del sistema che ritiene adeguato alle proprie esigenze e secondo il 60% questo meccanismo rappresenta un incentivo all’uso del mezzo pubblico che, come noto, oggi sono in molti a snobbare, preferendo spesso il mezzo privato.
In Giappone, invece, si entrerà in Metro senza biglietto o tessera: basterà avvicinare il telefonino ai box d’ingresso.

È quanto si propone di fare il gigante della telefonia mobile giapponese NTT DoCoMo, che conta di essere fra i primi operatori, il prossimo anno, a lanciare un servizio mobile che potrebbe progressivamente sostituire i classici sistemi di pagamento adottati nelle stazioni ferroviarie e metropolitane.

Da gennaio 2006 i pendolari di Tokyo potranno pagare il prezzo del biglietto di treni e metropolitane semplicemente cellulare accostando il proprio telefonino ad un apposito lettore, cioè s come fosse un normale bage aziendale o una carta magnetica che deve essere strisciata sul lettore ottico.

Il servizio, permetterà ai possessori di telefoni cellulari i-mode con smart-card FeliCa di Sony di pagare non solo il prezzo della corsa ma anche per fare gli acquisti nei negozi convenzionati, acquistare i biglietti del treno o transitare attraverso sbarre o check-in.
La grossa novità tecnica è che rispetto alle tradizionali smart-card, simili a carte di credito, i chip adottati da DoCoMo potranno essere letti dal card reader a breve distanza, senza quindi necessità della strisciata di contatto.

Questo sistema sviluppato congiuntamente da Sony e Philips è basato sulla trasmissione di radiofrequenze a cortissimo raggio e le implicazioni tecniche sono che il cellulare potrebbe presto diventare una sorta di telecomando personale che sostituisce gli attuali tele-pass, apre il portone del garage o la porta di casa, così come avvisa gli altri elettrodomestici intelligenti di azionarsi quando e come vogliamo: basterà ricordarsi “il numero di telefono” di lavatrice, forno a micro-onde o dello scaldabagno!

andrea pietrarota

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