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mercoledì 30 gennaio 2008

Malavita nel Meridione


SUD e MALAVITA ORGANIZZATA

 

Il Presidente della Regione Sicilia Cuffaro, si è finalmente dimesso dopo la condanna a 5 anni di reclusione per aver favorito persone legate alla mafia.

Il Consigliere Regionale della Calabria Domenico Crea, subentrato al collega Fortugno, assassinato il 16 Ottobbre del 2005 dalla 'ndrangheta calabrese, è stato arrestato nelle indagini per la connivenza tra delinquenza e politica che determinava gli appalti nella Sanità calabrese.

Il delitto Fortugno sembra sia maturato in questo contesto, perché non veniva garantito al gruppo di delinquenti che è presente nella Locride, il potere di fare affari utilizzando lì l'ospedale e le strutture sanitarie del territorio.

Il Consigliere Regionale della Campania, Roberto Conte, ha ricevuto un avviso di garanzia per essere collegato al clan camorristico dei Giuseppe Misso, che governa nel quartiere della Sanità a Napoli.

Tra l'altro lo stesso consigliere è già indagato per una serie di appalti irregolari nel Comune di Napoli.

Come se non bastasse alla Calabria le drammatiche vicende degli ammalati deceduti per la malasanità, come se non bastasse la inchiesta Why Not e le vicende legate al Giudice De Magistris, sempre riferite alla Regione ed ai suoi appalti.

Senza parlare della Campania e del suo dramma legato alla spazzatura ed alle discariche gestite dalla Camorra,senza parlare della Sicilia e dei tanti problemi legati alla acqua ed alla gestione degli appalti, o della emergenza di Catania, rimasta al buio perché il Comune è senza soldi.

Mafia, Camorra e 'ndrangheta, sono forti e presenti nella struttura politica, economica e sociale del Mezzogiorno, ne condiziona le scelte, impedisce il corretto sviluppo della vita democratica e sociale del Sud. La relazione della DNA (Direzione nazionale Antimafia) parla di forti infiltrazioni della mafia nelle amministrazioni del Sud. La stessa relazione ci dice che la Magistratura sta indagando, sugli intrecci politici-mafiosi e voto di scambio, nei distretti giudiziari di Napoli,Messina,Salerno,Catanzaro, Reggio Calabria e Cagliari. La procura antimafia di Palermo ha assunto una posizione notevole nella repressione delle condotte di contiguità politica-mafiosa .

L'allentamento della pressione sociale e culturale sulle istituzioni democratiche sta producendo guasti che saranno difficili da risolvere.

Dietro la spazzatura in Campania, dietro la malasanità in Calabria, dietro gli appalti in Sicilia c'è la delinquenza organizzata, che dopo ogni arresto importante, si riorganizza e torna alla carica sempre più pericolosa.

Quando poi trovano politici incapaci e corrotti, per loro tutto diventa semplice, portano voti ed ottengono favori.

Occorre una rivolta morale, una lotta collettiva dei cittadini che escano dal loro isolamento e comincino una lotta senza quartiere per imporre con la mobilitazione generale lo Stato di Diritto.

Solo con la legalità, con il rispetto delle regole e delle leggi si può sconfiggere la delinquenza organizzata.

Dalla piccola infrazione, al piccolo comportamento illegale o aggressivo, niente deve essere più concesso, lo Stato dei cittadini liberi si deve riappropriare del territorio, delle città della vita.

Anche i movimenti nuovi che si vogliono affermare nella società italiana devono dimostrare di essere veramente nuovi. Ci riferiamo al Partito Democratico che deve assolutamente sospendere il Consigliere Regionale Conte in Campania e Crea in Calabria, per una questione di coerenza e di pulizia morale.

I cittadini che hanno votato nelle primarie per il PD, chiedono trasparenza, democrazia interna e moralità.

Nel Sud si corre il rischio che l'antipolitica sia soprattutto rassegnazione e disperazione, che allontana i cittadini perbene dal voto.

Amarezza e delusione, si respira in Campania di fronte al dramma spazzatura, se a questo si aggiunge la connivenza politica con la Camorra alla inefficienza si aggiunge la malafede e questo non può essere più tollerato. 

Un degrado simile dopo tanti anni di lotte civili e sociali non lo avremmo mai immaginato, aspettiamo che Sindacati, Imprenditori, uomini di cultura , società civile, formino un fronte unico per sconfiggere il degrado in cui viviamo.

Ci sentiamo di condivider il messaggio del Cardinale Sepe: " Napoli alzati", per ritornare protagonisti della nostra vita del nostro futuro.

 

Napoli, 30/01/08

Inviato da: Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco

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