Cerca nel blog

martedì 29 gennaio 2008

Salvate 2 gay iraniani dalla forca

NUOVA PETIZIONE del Gruppo per i diriTTI UMANI EveryOne

«Salvate i due gay iraniani dalla forca»

I due giovani hanno confessato sotto tortura la loro omosessualità e ora rischiano la vita

Due giovani iraniani sono stati arrestati perché gay e ora rischiano di essere impiccati. Lo denuncia il Gruppo EveryOne, organizzazione no profit per la difesa dei diritti umani, che si è già occupata in passato della vicenda della lesbica iraniana Pegah Emambakhsh, rifugiatasi a Sheffield, nel Regno Unito, dove le è stato negato l'asilo come rifugiata, e dove è ancora in attesa della decisione della magistratura inglese.

ARRESTO E TORTURE - I due ragazzi sono arrestati nell'Azerbaijan iraniano il 23 gennaio scorso. L'accusa, emessa nei loro confronti dal Tribunale islamico, è di «mohareb», ovvero nemico di Allah, e «lavat», ovvero sodomia. «Le autorità usano metodi di tortura fisica e psicologica per ottenere le confessioni delle persone che cadono nelle loro mani, e i due giovani hanno ammesso di amarsi, di avere una relazione sentimentale», riferisce EveryOne. La confessione dei due giovani, secondo il Gruppo, è bastata perché il tribunale islamico li rinviasse a giudizio con due accuse gravissime: «Mohareb», il reato di chi è «nemico di Allah» e «Lavat», sodomia. Il codice penale iraniano prevede la forca per gli omosessuali, che sono considerati «nemici di Allah».

PETIZIONE- Per salvare la vita a Hamzeh Chavi e Loghman Hamzehpour, di 18 e 19 anni, EveryOne ha lanciato una raccolta di firme. Una petizione destinata a figure istituzionali che vanno dall'Onu al presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad e al suo ministro della Giustizia, dalle ambasciate a organismi Ue quali la presidenza del Parlamento europeo e della Commissione Ue.

PRECEDENTE- Appena del 5 dicembre scorso è il «barbaro assassinio» con l'accusa di «Lavat» di un altro giovane gay iraniano, Makwan Moloudzadeh, 21 anni, avvenuto nella prigione di Kermanshah, altro caso denunciato da EveryOne nella «campagna per la vita in Iran».

fonte: http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_28/gay_iran_condannati_petizione_74dd4296-cd83-11dc-b103-0003ba99c667.shtml

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *