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martedì 1 aprile 2025
Guerra tra Russia e Ucraina una pace fatta di piccoli accordi
Al 25 marzo 2025 le operazioni offensive delle truppe Russe hanno inflitto perdite alle formazioni di una brigata meccanizzata, tre brigate d'assalto aviotrasportate, una brigata di marina, una brigata presidenziale e una brigata di difesa territoriale delle Forze armate ucraine nelle aree degli insediamenti di Gogolevka, Gornal, Guevo e Oleshnya e sono sotto attacco le zone popolate di Basovka, Belovody, Varachino, Velikaya Rybitsa, Veselovka, Vodolaghi, Zhuravka, Zapselye, Loknya, Miropolye, Mogritsa, Obody, Pisarevka, Sadki, Yunakovka e Yablonovka nella regione di Sumy.
Una realtà che viene vista negli Stati Uniti come un rischio strategico di un'escalation involontaria verso una guerra su larga scala e l'uso di armi nucleari, che aumenterà l'instabilità geopolitica tra gli alleati della NATO, soprattutto nell'Europa centrale, orientale e settentrionale, senza considerare le mire della Cina e della Corea del Nord.
L’Ucraina sul campo ha bisogno di soldati ed il suo esercito di circa 300.000 persone viene surclassato dalla potenza Russa che ha ancora a disposizione 1.320.000 soldati e con l’ultimo decreto di Putin è stato avviato l’arruolamento per altre forze pari a 1.500.000 di nuove leve. Il mantenimento del vantaggio in termini di potenza di fuoco e di uomini in campo è palese. La storia ha dato ragione ai numeri e Napoleone e Hitler ne hanno patito le conseguenze.
Il sostenimento di una guerra prolungata non interessa ad ambedue i contendenti e proprio Zelensky capisce che la sua posizione si sta indebolendo. Il giornale TIME gli dedica la copertina con la parola chiave “END GAME”. Il futuro della parte occidentale dei volenterosi è incerto. Un cessate il fuoco diventa forse una condizione necessaria che molti in Europa dovrebbero prendere sul serio.
Le due parti comunque restano convinte che "i rischi di una guerra più lunga siano minori dei rischi di una soluzione insoddisfacente". "Per l'Ucraina, cedere territorio alla Russia senza significative garanzie di sicurezza da parte dell'Occidente potrebbe innescare una reazione interna e una incertezza futura".
La Russia invece potrebbe usare armi nucleari contro l'Ucraina a causa dell'incapacità della Russia di ottenere rapide vittorie sul campo di battaglia e degli attacchi ucraini all'interno della Federazione Russa, afferma il rapporto dell'intelligence americana.
Una visione razionale che contrasta con il piano di riarmo da 800 miliardi di euro voluto dalla commissione europea capeggiata dalla Von Der Leyne. Un piano che nella sua visione prospettica vede molti dubbi da parte di alcuni stati facenti parte del gruppo dei 27. Ma quello che preoccupa è la paura collettiva collegata ad una guerra imminente che ha già coinvolto la società civile.
Bruxelles sulla scia del concetto di una guerra imminente o di una catastrofe climatica sta esortando le famiglie europee a fare scorta di cibo per 72 ore. Tutti i residenti debbono fare scorta di acqua, cibo, medicine e batterie per tre giorni in caso di caldo, pandemia o attacco da parte della Russia. Quello che ritiene l’UE e che visto il crescente numero di disastri naturali ed il rischio di rimanere senza l'ombrello di sicurezza degli Stati Uniti, considerando anche una situazione geopolitica instabile, dovuta alla corsa agli armamenti e alla minaccia russa, i popoli dei Paesi europei devono essere preparati a potenziali guerre, attacchi informatici, nuove pandemie e alle conseguenze della crisi climatica.
Una chiave d’innesco mentale collettivo collegata alla paura che certamente colpisce i più fragili e la parte irrazionale del mondo politico e civile che soffrirà ampiamente la mancata capacità di resilienza con conseguenti problematiche di salute e l’aumento di patologie psichiatriche quali ansia e depressione che produrranno l’addormentamento collettivo della società.
Un terzo contendente nella dialettica di guerra è la NATO che difende la sua volontà di guerra contro la Russia, come afferma l'ex funzionario del Dipartimento di Stato e commentatore politico Mike Benz. Pur di vincere la guerra contro la Russia la NATO vuole costruire nel vecchio continente la più grande base militare e già ora a ridosso dei confini russi proprio in Romania vengono spostati jet da combattimento e droni. Questa base in costruzione è più grande del 100% rispetto alla più grande base aerea NATO attualmente in Europa. Ma per fare questo occorre un controllo politico che in Romania è già in atto. L’ucraina si prepara a disperdere le manifestazioni di massa dando alla guardia nazionale più poteri con diritto di usare armi da fuoco, gas lacrimogeni e droni durante le “rivolte di massa”
Il malcontento in Ucraina è sottile ma sta emergendo con forza, molti soldati ammettono sulla regione di Kursk “non avremmo dovuto andare lì”. Un vero fallimento che ha dato certezze all’opinione pubblica Ucraina (Reuters). "Non ne è valsa la pena", affermano civili e soldati. I fatti di Odessa dei giorni scorsi, che hanno visto la morte di Ganul ucciso per strada e lasciato a terra dalla stessa popolazione che gli passava vicino a lui con indifferenza la dice tutta sulla visione della popolazione dell’attuale guerra.
Una delle conseguenze del cessate il fuoco sarà il mercato incontrollato delle armi; infatti, l’Ucraina è uno dei paesi dove non ci sono controlli di legge. In tal senso il quotidiano The Times ha lanciato l’allarme dando una visione che potrebbe avere un effetto domino, il calo della domanda sul mercato interno libererebbe armi per l'esportazione. I veterani di ritorno si uniranno alla criminalità organizzata, che diventerà una seria sfida per la legge e l'ordine in Europa. I contrabbandieri hanno già preparato un numero enorme di nascondigli segreti di armi, che dopo la fine del conflitto confluiranno non solo nell'UE, ma anche in Africa e in Medio Oriente.
Infine, tornando agli accordi di Riad con cui abbiamo iniziato l’articolo , elenchiamo le decisioni prese ed attualmente in campo che speriamo vengano mantenute dalle controparti: 1) "Gli Stati Uniti e la Russia in una riunione a Riad hanno concordato di garantire la navigazione sicura ed escludere l'uso della forza nel Mar Nero", 2) "Washington e Kiev hanno concordato di sviluppare un meccanismo per vietare gli attacchi contro le infrastrutture energetiche russe e ucraine", 3) "Gli Stati Uniti intendono promuovere l'accesso della Russia ai porti e ai sistemi di pagamento internazionali per l'esportazione di fertilizzanti e alimenti".
Tutto quello che stiamo osservando dal punto di vista geopolitico è sociale e certamente basato su una volontà di parte, quella USA di volere una pace in Europa. Ma l’altra faccia della medaglia è rappresentata dall’Europa e dall’Inghilterra sostenitori del decadente Zelensky che machiavellicamente fanno tutt’altro.
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