“Se la suocera ti offre un caffè – racconta un giovane italiano sposato ad un’etiope – potresti dover aspettare anche più di un’ora prima di poter assaporare le tre tazzine d’obbligo, per poi vedere salire per la seconda volta i fumi degli aromi e dell’incenso a conclusione di una vera e propria cerimonia”.
Una faccenda impegnativa, insomma, ben diversa dalla nostra “pausa caffè” che può “tirare” i 15 minuti o dalla tazzina trangugiata al bar scorrendo i titoli del giornale. Ricca di simboli e segni codificati è realmente un momento nel quale sensi e attenzione sono richiamati a ospitare aromi, profumi, gesti ed emozioni antiche.
Erba verde sparsa a terra, di buon auspicio, simbolo di pace e prosperità; cibo semplice come del granoturco scoppiato (pop corn) in una ciotola, da offrire nell’attesa al momento giusto; un piccolo braciere su cui tostare in un pentolino i chicchi di caffè verde per poi far salire, assieme al loro profumo, i fumi di resine, erbe, incensi a riempire l’atmosfera. La giovane che prepara passa fra gli ospiti. I tempi sono rilassati, viene offerto l’aroma e il cibo e si pregusta il caffè in preparazione. Quindi, posta a bollire dell’acqua in un recipiente di terracotta dal collo stretto e dal lungo beccuccio, si versano i cucchiai di caffè ai quali si alterna altra acqua fino a formare la miscela giusta, più volte versata in un pentolino per soppesarla e poi riversata nel bricco di terracotta.
Attorno qualcuno balla danze su musiche tradizionali, movimenti ritmici sempre più veloci, corpi fluidi che la nostra cultura ha cancellato. Quando la miscela bolle si può offrire la prima delle tre tazzine, offerte con grazia, da grandi occhi dolci da cerbiatto e luminosi sorrisi. La prima tazza ha un gusto intenso, la terza è più “leggera”: dicono sia una sorta di benedizione che accompagnerà l’ospite a cerimonia finita. A conclusione il fumo dell’incenso sale nuovamente a riempire un’atmosfera che si è fatta magica.
Restano tazzine colorate, erba verde, un piacevole gusto sulle labbra e un cuore sazio.
Grazie Tina e ancora tanti auguri per i tuoi splendidi 24 anni che ci hanno permesso di gustare un caffè dal sapore d’Etiopia.
Un ringraziamento anche al Caffè Verdi di Muggia (TS) che ha ospitato lo svolgimento della cerimonia.
Amici del caffè [Link]
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