Lunedì 2 luglio alle 21,30 al Teatro Romano di Fiesole
"L'UOMO PLANETARIO"
UN'EMOZIONE TEATRALE DEI CHILLE DE LA BALANZA
NEL SEGNO DI PADRE BALDUCCI
Evento in collaborazione con la Fondazione Ernesto Balducci
all'interno della programmazione dell'Estate Fiesolana
Sono trascorsi venti anni dalla morte di Ernesto Balducci, letterato, sacerdote, padre scolopio, grande scrittore, ma il suo pensiero è ancora oggi di stretta attualità.
Alle sue opere e vita è liberamente riferito l'evento di lunedì 2 luglio alle ore 21.30 al Teatro Romano di Fiesole, all'interno dell'Estate fiesolana 2012: un debutto in prima nazionale per un'emozione teatrale dei Chille de la balanza.
"L'uomo planetario" è uno spettacolo, scritto ed interpretato da Claudio Ascoli e prodotto in collaborazione con la Fondazione Ernesto Balducci all'interno delle iniziative nel ventennale della sua morte, è un momento di teatro civile e di narrazione, uno spettacolo–conversazione sulla figura e sulle opere dello scrittore, teologo, profeta, annunciatore della Parola, militante della pace, educatore delle coscienze. Non è un caso che segua l'omaggio a don Lorenzo Milani, che ha visto lo scorso anno i Chille impegnati in una messinscena da Lettera a una professoressa.
Molti i materiali visivi, che si alterneranno a "parole" balducciane: reperti storici, interviste dei nostri giorni, immagini del paese natìo (Santa Fiora) e dei viaggi da e per la Badia fiesolana; e ancora una magica creazione con disegni-fumetti da "L'uomo planetario".
"L'Europa del mercato morirà nel mercato se (…) Ma ormai dove sono le patrie? La minaccia di morte, che investe tutti i popoli della terra, ci sta venendo incontro in vari modi, ciascuno dei quali di dimensione planetaria. (…) Se noi lasciamo che il futuro venga da sé, come sempre è venuto, e non ci riconosciamo altri doveri che quelli che avevano i nostri padri, nessun futuro ci sarà concesso: io non sono che un uomo".
Ecco solo alcuni tra i tanti spunti, materie prime tratte dal profetico L'uomo planetario, che Padre Balducci scrisse nell'oggi lontanissimo 1985. Il fondatore di Testimonianze vide nel deperimento degli Stati e nella crescita del diritto cosmopolitico un elemento connaturato alle leggi evolutive della specie umana. La fede nell'uomo, la considerazione che la specie ha sempre superato creativamente le sfide estreme, la possibilità dell'uomo planetario: tutto questo ha significato per Balducci se il senso di appartenenza a una comunità sopranazionale produce un progetto politico planetario. Un progetto che coincida con la «comunità mondiale», un'entità che sta nascendo "in forza delle leggi evolutive della specie, quelle stesse leggi che hanno portato dalla tribù alla città, dalla città allo Stato-nazione".
Parole, immagini del tempo, un'intervista impossibile con lo stesso Balducci, liberi collegamenti con i problemi dell'oggi e la proposta al dibattito di situazioni antiche solo
adesso evidenti, ma che egli già leggeva con profetica lucidità negli anni ottanta. Tutto ciò sarà linfa vitale di questa "cosa", concepita come coinvolgente evento itinerante nei magici spazi del Teatro Romano di Fiesole.
Uno spettacolo-emozione per svelare l'attualità (inattuale) di Balducci, la sua umanità, il suo disincantato amore per i bambini, l'attenzione per gli ultimi a partire dai carcerati: tutto un mondo che proprio in questi giorni di crisi economica e soprattutto di valori, ha ritrovato una indifferibile centralità.
"L'uomo planetario" di e con Claudio Ascoli, ha lo spazio scenico di Sissi Abbondanza, i video di Francesco Ritondale, le musiche di Alessio Rinaldi, i disegni di Monica Fabbri; foto e grafica sono a cura di Paolo Lauri.
L'ingresso costa 15 euro, ridotto 12 euro.
Informazioni e prevendite alla biglietteria del teatro tel. 055 5961293, o presso il circuito regionale box office www.boxol.it, www.ticketone.it.
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