Conti d'oro/ Terna, Cattaneo mette le ali ai ricavi e conferma la cedola da 19 centesimi
Il colosso della rete elettrica alza il velo sul consolidato del 2012, bilancio con numeri record, come anticipato da Affaritaliani.
Il gruppo guidato dall'amministratore delegato Flavio Cattaneo (nella foto) ha visto infatti i ricavi crescere di due cifre a oltre 1,8 miliardi di euro (+10%) e il margine operativo lordo salire del 12% a 1,38 miliardi.
Nell'ultima gestione, l'Ebitda margin supera per la prima volta il 76%, in crescita rispetto al 75,2% del 2011. Nel 2012 le attività non tradizionali hanno generato un Ebitda pari a oltre 60 milioni di euro, in linea con le previsioni.
In aumento, secondo quanto fissato dal precedente piano industriale, anche gli investimenti, al livello record di 1,24 miliardi. Voce che, secondo quanto ha fatto sapere la società, ha spinto l'Indebitamento finanziario a 5.9 miliardi di euro (5,123 nel 2011). Nel comunicare al mercato le nuove strategie della società, con l'aggiornamento del piano industriale (al 2017), Cattaneo ha confermato la politica dei dividendi, con una cedola base derivante dalle attività tradizionali, pari a 19 centesimi di euro per azione, a cui si aggiungerà il contributo delle attività non tradizionali (pay out del 60% sui risultati). In crescita anche gli investimenti complessivi che al termine del piano industriale raggiungeranno un livello complessivo di 4,1 miliardi per la manutenzione e lo sviluppo della rete, di cui circa 300 milioni in sistemi di accumulo.
"Il nuovo piano continua ad avere obiettivi ambiziosi", ha spiegato Cattaneo presentando le strategie del gruppo dal 2013 al 2017. La società punta a "completare il rinnovo e potenziamento della Rete di Trasmissione Nazionale, ed esplorare nuove opportunità di business in attività non tradizionali, in Italia e all'estero, che stanno già dando un loro importante contributo". Secondo il manager "su questo doppio binario strategico continueremo a perseguire efficienza, sicurezza e minor costo del sistema elettrico, a beneficio di tutti, imprese e cittadini, e la creazione di valore per i nostri azionisti ai quali, ne siamo convinti, daremo ancora molte soddisfazioni".
"Le infrastrutture elettriche", ha proseguito Cattaneo, "sono una priorità del Paese anche in chiave europea e mediterranea e costituiscono un volano fondamentale per la crescita, lo sviluppo e il lavoro: dal 2005 6,5 miliardi già investiti in opere concrete da Terna sono la tangibile testimonianza che si può fare bene alla collettività e contemporaneamente alla propria azienda e ai propri azionisti. Abbiamo ancora una volta superato un anno molto difficile con risultati in crescita che premiano l'eccellente lavoro svolto dalla squadra di Terna".
Positiva la reazione del mercato ai numeri di Terna. Secondo gli analisti del broker americano Berenberg, il titolo ha mostrato una tendenza storica di medio termine molto rialzista. Gli esperti hanno in conseguenza fissato per il gruppo di Cattaneo un giudizio hold (azione da tenere) ed un target price (prezzo obiettivo) a 3,15 euro. A Piazza Affari, il titolo si è apprezzato dello 0,15% a 3,05 euro.
FONTE: Affari Italiani
Terna: Cattaneo, su investimenti fatti no promesse, sempre rispetto tempi
I numeri di Terna sugli investimenti "sono investimenti fatti, non promesse. La società ha fatto il suo dovere".
L'amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, durante la conferenza stampa dopo la presentazione del piano strategico 2013-2017 replica ai rilievi di Antitrust e Autorità per l'energia sugli investimenti nella rete di trasmissione, snocciolando i numeri: 6,5 miliardi di investimenti complessivi realizzati negli ultimi anni e investimenti annui nel triennio 2010-2012 quasi 5 volte superiori a quelli del 2005, anno di separazione dall'ex monopolista.
A chi gli chiedeva se ci sia un qualche impatto negativo dal sistema di incentivi/penalità previsto dall'Autorità, Cattaneo ha precisato: "Il sistema può essere incentivante o penalizzate e per noi è stato incentivante. Abbiamo sempre rispettato i tempi di consegna e di realizzazione, non ci spaventa più di tanto". Cattaneo ha indicato che "non ci sono impatti negativi dal sistema dell'Autorità, precisando che "il sistema incentivi/penalità esiste dal 2010, lo hanno solo pitturato a nuovo".
FONTE: Il Sole 24 Ore
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