Nato a Cerignola (Foggia), 49 anni, imprenditore nel settore delle costruzioni con Sedir srl, Gerardo Biancofiore si occupa sia nel settore pubblico che in quello privato di costruzioni, infrastrutture, opere complesse e ristrutturazioni di beni ad alto valore artistico e architettonico. Impegnato anche nel settore delle energie rinnovabili e delle utilities, ha operato in paesi europei ed extraeuropei, soprattutto Albania e Tunisia, continuando a promuovere iniziative in diverse parti del mondo.
«La sicurezza - dichiara il neopresidente Biancofiore – deve essere una priorità assoluta per orientare le nostre azioni; dobbiamo farla diventare una risorsa collettiva, che ci preservi da nuove tragedie. Serve un cambiamento repentino per rispondere più celermente ai bisogni di sicurezza, senza farci bollire a fuoco lento dalla burocrazia; c'è bisogno di regole semplici e rigorose».
Per Biancofiore «le città vanno ripensate a partire dalla qualità della vita, dalla digitalizzazione dei processi produttivi, dall'integrazione delle funzioni di ambienti pubblici e privati resa possibile dall'edilizia 4.0. Troppo tempo è stato perduto, dunque serve una scossa a favore della competitività del sistema Puglia, mancata crescita significa mancanza di opportunità ed è inaccettabile essere legati allo 0 virgola. Bisogna dare una speranza alla Puglia e all'intero Sud. La vera sfida è affrontare questi nodi».
«Far ripartire l'edilizia è fondamentale coniugando innovazione del territorio, tradizione e coraggio di cambiare. La semplificazione e la riduzione di procedure e tempi burocratici, il rilancio di appalti pubblici per opere fondamentali individuate nell'ambito di una pianificazione concertata delle risorse comunitarie e nazionali disponibili, la crescita dei livelli di internazionalizzazione delle pmi del settore costruzioni» sono altri cavalli di battaglia delle linee programmatiche indicate da Biancofiore che, subito dopo l'elezione, ha rivolto un ringraziamento al suo predecessore Delle Donne per l'impegno profuso a sostegno del settore e dell'intero territorio pugliese.
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