Dal 18 al 21 maggio 2023 si è svolto a Lisbona presso il Pestana Palace il tradizionale incontro annuale del gruppo Bilderberg giunto alla 69 tornata. Un nome quello del gruppo Bilderberg che prende spunto dal primo incontro svoltosi presso l’Hotel De Bilderberg di Oosterbeek nei paesi bassi. Quest’anno sono stati invitati ben 130 ospiti di 23 diverse nazioni, tra cui il Ceo di Pfizer, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, il presidente olandese, Marke Rutte, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, lo statista quasi centenario, Henry Kissinger e, tra gli italiani, Paolo Gentiloni, commissario per gli Affari economici Ue, Roberta Metsola, Presidente del Parlamento europeo e l’immancabile giornalista Lilli Gruber. Ogni anno vengono scelti dei temi che sono posti all’attenzione del gruppo con il metodo della Chatham House Rule che consiste nel mettere a disposizione di tutti informazioni riservate senza rivelarne le fonti e nemmeno chi li fornisce, dando una certa immunità all’identità dei partecipanti, in pratica vengono messe sul tavolo di discussione importanti informazioni riservate relative agli stati che sono poi oggetto di valutazione e di scelte globali. Oggetto ufficiale della riunione di quest’anno: l’intelligenza artificiale, il sistema bancario internazionale, Cina, Russia e India, la transizione energetica, la Nato, la guerra in Ucraina e la leadership statunitense. Naturalmente tutto quello che risulta dai giornali è solo una facciata perché nella realtà dobbiamo dire la verità su quello che succede in questi incontri e che ricordiamo a tutti si basano sul concetto fondante del gruppo e cioè influenzare la politica mondiale attraverso valide pressioni fatte attraverso una fitta rete giornalistica di facciata ben pagata ed in parte politiche lobbistiche basate sul Dio Denaro con l’obbiettivo finale quello dei “Think Tank”. Gli stessi infatti hanno creato dopo la guerra una vera e propria Nato economica che svolge la sua missione attraverso i Cda delle oligarchie industriali mondiali con una idea neoliberistica di potere che tende alla governance mondiale o anche detta anche governance 4.0 che vede dietro le quinte alcune dichiarazioni di una famiglia americana uscita nelle più importanti testate USA “Siamo internazionalisti che cospirano con tutto il mondo per costruire una struttura economica globale, se mi volete criticare mi dichiaro colpevole e ne vado fiero”. Cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi mesi? Certamente non lo sappiamo ma sembra che l’idea abbia una grande similitudine con l’idea degli “Illuminati” e del Nazismo mascherato sotto forma di democrazie che opera in ogni sua decisione, vedi tra le altre la scelta delle macchie elettriche che colpisce solo il 5% della popolazione mondiale. Ci dobbiamo aspettare sicuramente un’altra Pandemia molto più incisiva della prima e mortale perché non è stato raggiunto ancora l’obbiettivo della decimazione dell’essere umano oggi di 8 miliardi e più sulla terra e la presenza del Ceo di Pfizer la dice tutta sul concetto dell’io la creo ma anche la curo naturalmente attraverso miliardi di dollari provenienti dal globo, in collaterale vediamo il fantasma di una guerra atomica fatta di decisioni difficili, a dir loro, ma che in realtà rappresenterebbe dietro le quinte proprio in Europa un volano di un processo di ricostruzione del grande debito militare che molti stati si sono accollati attraverso una cooperazione di facciata immersa nel business della ricostruzione dell’Ucraina che in realtà è già stata affidata per il 70% all’America, tutti gli altri sono in coda per il 30%. Una delle preoccupazioni pressanti del gruppo è invece rappresentata dal nascente Bric. Questo termine è apparso per la prima volta nel 2001 in una relazione della banca d’investimento
Goldman Sachs, a cura di Jim O'Neill, la quale spiegava che i quattro Paesi più popolosi al mondo domineranno l'economia mondiale nel prossimo mezzo secolo. La relazione suggeriva che le economie dei paesi BRIC sarebbero cresciute rapidamente, rendendo il loro PIL nel 2050 paragonabile a quello dei paesi del G6 ora G7. Infatti, il problema per il gruppo è proprio il dominante potere della moneta che non sarà più il dollaro americano in quanto investirà gran parte della popolazione mondiale nei processi di scambio internazionali con a capo la Cina e la Russia, senza dimenticare l’India. Un vero Boomerang creato proprio dalla guerra in Ucraina che sembra stia destabilizzando il sistema (AI) che proprio il gruppo aveva creato. La guerra in tal senso è un importante ago della bilancia. Infine, valutando il futuro dell’essere umano dobbiamo stare attenti a non farci sopraffare dalle notizie fuorvianti e stare con i piedi per terra valutando il meglio per l’umanità.
Di Maurizio Cirignotta
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