Arezzo, 23 agosto - La Caffè Corsini Spa, nella persona del presidente, del consiglio di amministrazione e di tutti i dipendenti, esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa di Silvano Corsini, avvenuta lo scorso 13 agosto a Siena per complicazioni di salute.
Silvano era nato ad Arezzo il 7 febbraio 1922, figlio di Corsino Corsini, che ha fondato la torrefazione nel 1950. Si è laureato in Economia e Commercio all'Università di Firenze, dedicandosi poi al mondo dell'imprenditoria, soprattutto nel settore del beverage, guidando l'azienda e avviandola verso il suo presente di portavoce dell'eccellenza del Made in Italy nel mondo.
Ha svolto per un lungo arco di tempo un importante ruolo nel mondo associativo, impegnandosi per la tutela e lo sviluppo del comparto caffè, ricoprendo per più mandati la carica di Presidente del Gruppo Caffè' AIIPA - Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari, di Presidente del Comitato Italiano Caffè e del Consorzio Promozione Caffè, di Presidente dell'ANT - Associazione Nazionale Torrefattori.
E' stato un uomo "di grande cultura, dal carisma irresistibile, di gusto raffinato e con il culto per le belle cose", come definito nel 1994 in occasione del conferimento del premio "The coffee man of the world award", quello che può essere considerato l'Oscar nel mondo del caffè, promosso dalla rivista americana Tea & Coffee Trade Journal. Solo tre gli italiani che l'avevano preceduto: Ernesto Illy, Emilio Lavazza e Alberto Hesse. Nella motivazione "il contributo che, in qualità di produttore e torrefattore ha saputo dare all'industria internazionale del caffè, grazie alle sue grandi capacità intuitive e alle mosse strategiche vincenti".
Tra queste, Silvano, nel 1987, aveva lanciato sul mercato italiano "Estrella del Caribe", primo puro arabica mono origine. Suo anche il lancio, in Italia, del caffè americano. Negli anni '90, ha poi ideato la linea Compagnia dell'Arabica, dedicata al caffè di alta qualità 100% arabica. Con essa, la Caffè Corsini è stata la prima azienda in Italia a indicare sull'etichetta la provenienza del caffè.
Ha detto il presidente dell'azienda, Patrick Hoffer: "Siamo commossi per la scomparsa di Silvano. Il suo esempio di uomo e imprenditore ci indica quotidianamente la strada da percorrere. E' stato lui che da una piccola realtà che produceva una sola miscela di caffè, ha creato un brand che si è distinto per qualità e per essere sempre al passo con i tempi, inventando sempre nuovi prodotti, adatti anche ai consumatori più esigenti. Come Compagnia dell'Arabica, tuttora best seller dell'azienda, che esportiamo in 65 paesi del mondo. Continueremo sulla sua strada, in cui tradizione e innovazione sono sempre andate di pari passo".
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