Anche i gruppi di protezione civile presenti a Castellabate si sono detti “all’occorrenza siamo come sempre pronti “ .
Allo stato attuale la situazione viene definita “nella norma del processo bradisismico in atto , che sicuramente è paragonabile a quello degli anni 70/80 dunque molto forte “
Ma cosa sta succedendo? Questo di seguito è ciò che le autorità preposte hanno dichiarato .
“ Non si registra allo stato attuale un aumento della velocità di sollevamento che attualmente è di 2 cm/mese. Sempre allo stato attuale, non si registrano variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all'andamento precedente". E' questo uno dei passaggi contenuti in una nota che l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha diffuso nella notte in relazione allo sciame sismico che dalle 19:51 di ieri, 20 maggio, è in corso nell'area dei Campi Flegrei e che, fino alle ore 00:31 del 21 maggio, "ha fatto registrare in via preliminare circa 150 terremoti con Magnitudo durata (Md) = 0.0 (95 localizzati) e una Magnitudo massima (Md) di 4.4 (±0.3). L'evento di Md 4.4 è stato il più energetico tra quelli registrati dall'inizio dell'attuale crisi bradisismica iniziata nel 2005. L'epicentro è collocato all'interno della Solfatara ad una profondità di 2.6 km".
L'Ingv ricorda che durante la crisi bradisismica del 1982-84 il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm al mese, e si superarono anche 1.300 eventi sismici al mese. "Attualmente, invece, nell'ultimo mese sono stati registrati circa 450 eventi con Md=0.0". I parametri geochimici misurati con le stazioni in continuo (Temperatura e flussi di anidride carbonica) non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale. La sismicità, si sottolinea nella nota, non è un fenomeno prevedibile, pertanto "non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso".
L'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv continua le attività di monitoraggio ordinarie e straordinarie per individuare anche le più piccole variazioni nei parametri di monitoraggio utili per definire al meglio l'attuale fenomeno in corso. Le strutture dell'Ingv dedicate al monitoraggio dell'area della caldera dei Campi Flegrei "sono sempre operative h24 e nella giornata del 21 maggio saranno effettuate misure e campionamenti in alcuni siti della caldera"
L'Ingv, con la sua Sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano, è "costantemente in collegamento con la Protezione Civile nazionale, regionale e con i Comuni interessati, oltre che con tutte le Autorità competenti alla tutela del territorio".
Marco Nicoletti
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