Il Raggio Verde compie dieci anni.
Festa grande con un grande "giovane" artista: Vittorio Balsebre
personale di pittura di V. Balsebre
8/28 febbraio 2006 – Raggio Verde – via Fed. D'Aragona,4 Lecce
Questo polemico - profetico -profondo aforisma del "Balsebre pensiero" è anche il titolo di una mostra dello stesso Vittorio Balsebre che si inaugura il prossimo 8 febbraio 2006 nella sede del Raggio Verde, a Lecce in via Federico D'Aragona.
Un doveroso omaggio ad un grande artista contemporaneo, di origine piemontese ma ormai "figlio del Salento", ospite d'onore della festa per il decimo anniversario dalla costituzione dell'associazione leccese.
Dieci anni sono passati, infatti, da quando un manipolo di folli(?) idealisti decise di dar vita, proprio nel cuore della città del barocco, ad una nuova realtà.
Una realtà associativa che, secondo l'intuizione del presidente e ideatore Giusy Petracca, prendeva il nome di Raggio Verde.
Come il fenomeno scientifico? come il titolo del celebre film di Eric Rommer?
Ma, soprattutto, il Raggio Verde, sin dalla sua nascita, si pone come uno spazio aperto all'incontro e al confronto nel segno dell'arte e della cultura concepita non come prerogativa èlitaria ma come vivo scambio di sinergie, tra artisti, operatori, intellettuali, semplici fruitori e curiosi. Perché l'arte è di tutti e non ha confini.
Né può avere limiti, preconcetti o colori politici. Sulla scorta di questi pensieri sono nate tutte le iniziative, che da "Kontemporanea", la rassegna d'arte che dall'edizione 2005 è diventata una biennale, a "Scripturae" il concorso di narrativa che unisce la parola e il segno grafico e dal 2006 anche la poesia in un unico concorso nazionale, a "Comunicazione visiva: l'arte di generare visioni" che ha portato a Lecce il maestro Giancarlo Montelli.
E a lui si deve il nuovo marchio dell'associazione che il designer e illustratore leccese ha disegnato in esclusiva per questo particolare compleanno.
Senza contare le numerose mostre, personali e collettive, estemporanee di pittura, le partecipazioni ad "Itinerario rosa" e le manifestazioni che, sotto il nome di Raggio Verde extra-moenia ha portato fuori dai confini regionali gli artisti del Raggio Verde; ultima in ordine cronologico "Da Leucasia all'Appia" mostra itinerante di arte, cultura, suoni e sapori del Salento approdata a Roma e prossimamente in giro per l'Italia.
Impossibile ricordare tutti gli artisti che sono passati dall'associazione che per alcuni è stato un vero trampolino di lancio e sono gli stessi artisti a ricordarlo e a rafforzare nel Direttivo l'entusiasmo a continuare e a superare le non poche difficoltà con le quali bisogna misurarsi ogni giorno per tenere in vita un'associazione no-profit, che conta esclusivamente sulle proprie energie. Ma nonostante gli ostacoli, si è giunti ad un significativo traguardo e ancora tante sono le iniziative in cantiere e in programma per questo nuovo anno di attività, che come è nello spirito dell'associazione, continueranno ad avere a cuore il territorio, coinvolgendo come sempre tutte le realtà associative che hanno e che vorranno seguire il Raggio Verde.
All'inaugurazione fissata per le ore 19 di mercoledì 8 febbraio 2006 sarà presente Vittorio Balsebre con la gentile consorte, il maestro Giancarlo Montelli e tutti gli amici del Raggio Verde.
Tra gli ospiti sono attesi il sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone, il presidente della Provincia di Lecce Giovanni Pellegrino il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il direttore dell'Accademia di Belle Arti di Lecce Giacinto Leone, il direttore della Biblioteca provinciale Alessandro Laporta, il direttore del Museo provinciale Antonio Cassiano.
Vittorio Balsebre - cenni biografici
Nato a Candelo, un piccolo centro a 4 km da Biella, Vittorio Balsebre sin dalla sua infanzia gira in lungo e in largo per l'Italia da Venezia, a Napoli, da Palermo a Pesaro, Bologna, Roma, Matera e a Lecce, dove da anni risiede e lavora.
Città grandi e piccole che hanno profondamente influito sulla sua formazione: da Chiaromonte piccolo centro della Lucania ,dove lui stesso racconta scopre la passione per il disegno: la maestra delle elementari lo chiamava "il pittore" per la sua abilità.
Abilità che si affina anche con gli studi di disegno industriale - all'epoca per poter diventare architetto l'unica strada era proprio la scuola industriale.
Ma determinante è la visita alla Galleria d'arte moderna di Roma dove la scultura del Medardo Rosso lo affascina letteralmente: ha solo quindici anni ma comprende in quel momento che l'arte è e sarà tutta la sua vita.
Sul finire degli anni Quaranta, nel 1947, è a Roma dove segue le lezioni di Lionello Venturi. Nella capitale incontra molti dei nomi di spicco dell'arte contemporanea italiana tra i quali De Chirico, Balla, Trombadori, Guttuso, Del Guercio e in particolar modo si lega agli artisti di Forma Uno tra i quali Dorazio, Perilli, Accardi, Consagra con i quali condivide gli anni duri della Roma postbellica, anni difficili ma intensi nella storica via Margutta.
Dal 1957 al 1965 vive a Matera. In quel periodo proprio mentre nella città lucana giunge Henri Cartier Bresson a fotografare i Sassi, Vittorio Balsebre comincia a scattare anche lui foto ma in modo diverso: alla spasmodica ricerca di una sua poetica, al di fuori di qualsiasi "moda" e "accademia" Balsebre è attratto dalle forme che scavano taluni muri di tufo corrosi dal tempo, da un microcosmo non facilmente percebile.
Fonda allora il gruppo “Sintesis” e la fotografia diventa un mezzo per indagare non le forme del reale ma quelle figurazioni astratte che solo "pochi" sanno vedere e dimostrare che l'arte nella Natura è astratta e l'arte fotografica diventa un meccanismo che si impossessa di un fenomeno. Infine a Lecce entra in contatto con il mondo culturale e artistico salentino dando luogo a diverse esperienze artistiche tra cui anche il Gruppo Gramma con Leo e Corallo. Con Francesco Saverio Dòdaro ideatore del Gruppo d'Arte Genetica, condivide la poetica dell'arte intesa come processo genetico e collabora con il gruppo , in questo periodo produce una serie di lavori i “Diari intimi” con i quali mette in relazione arte e scienza.
Da grande e infaticabile sperimentatore – come lo ha definito Lucio Galante - accanto all'intensa attività artistica, che lo ha visto concepire sperimentazioni come il cavismo e i fotograffiti e occuparsi di poesia visiva e di mail-art, ha svolto anche una intensa attività critica la cui sintesi, "Materiali per una storia dell'avanguardia nel Salento (anni '60 -'80) è stata pubblicata su "Sallentum" e nel volume "Rassegna dell'arte in Puglia, 1943-1993", Taranto ed.
Ass. Artistico socio-culturale Raggio Verde
via Fed. D'Aragona, 4
73100 Lecce
info: Pina Petracca 339 4038939
Ambra Biscuso 339 5607242
http://www.artmajeur.com/raggioverde/
http://digilander.libero.it/ilraggioverde/

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