LA LOGICA DI BLAIR
- Due mesi fa a Londra, al Northwick Park Hospital:
Un nuovo farmaco risultato innocuo nei test sulle SCIMMIE ( venti
cynomolgus monkeys, secondo le dichiarazioni della TeGenero, ditta
produttrice) oltre che su conigli, ratti e topi, in dosi fino a 500
volte maggiori di quelle che si sarebbero poi sperimentate nell'uomo,
viene testato su sei "volontari" sani e li riduce in fin di vita nel
giro di pochi minuti (due di essi sono ancora gravi).
- Oggi a a Londra, a Downing Street, Tony Blair:
anziché mettere in guardia chi usa le prove su animali quale tutela di
chi si dovrà sottoporre alle prime prove cliniche (prove sull'uomo)
anziché dare ascolto alla mozione, firmata nel suo Parlamento e
sottoscritta da 240 Parlamentari, che chiede - seguendo una posizione
condivisa dall'80% dei medici di base del paese - che venga infine
valutata la validità scientifica della sperimentazione animale come
metodo di ricerca
anziché informarsi presso gli ambienti scientifici internazionali, che
sempre più apertamente (vedi Nature, 10/11/06) contestano il "modello
animale" in laboratorio - in quanto nessuna specie animale può
anticipare, neppure orientativamente, la risposta di un'altra specie -
su quali siano i metodi da adottare per la commercializzazione di
nuove sostanze (metodi scientifici che oggi offrono risposte
infinitamente più attendibili, come ad esempio la tossicogenomica,
studio delle reazioni del genoma delle cellule umane)
Tony Blair, dunque, decide di:
dare sostegno alle aziende farmaceutiche, messe in crisi da molteplici
eventi, anche precedenti a questo
dare sostegno al Consiglio per la Ricerca Medica, messo in crisi anche
maggiore dalla vicenda del Northwick Park Hospital
e propone di reintrodurre la vivisezione anche per le GRANDI SCIMMIE
(sospesa dal 1977, grazie ad una moratoria del Ministro dell'Interno
Jack Straw).
Ancora una volta Tony Blair (la cui iniziativa va in senso opposto a
quella di Zapatero, che in Spagna decide di volere riconoscere dei
diritti alle Grandi Scimmie) mostra di voler anteporre, in una visione
anche molto miope ed errata, gli interessi commerciali a quelli della
salute dei cittadini.
Il Comitato Scientifico EQUIVITA denuncia chi, sperimentando su
"modelli animali", vuole ancora nel XXI° secolo difendere una errata
procedura di valutazione della tossicità (per l'uomo) delle sostanze,
e così facendo rifugge da qualsiasi logica, disattende ogni nuova
conoscenza scientifica e porta grave danno alla salute umana.
EQUIVITA Comitato Scientifico Antivivisezionista
Via P. A. Micheli, 62 - 00197 Roma
Tel. +39.06.3220720 - Fax +39.06.3225370
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c/c postale: 88922000
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