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mercoledì 14 febbraio 2007

15 febbraio-Roma- Casa delle Letterature- Una giornata sulle morti bianche- e milano 2-3-4marzo

  15 febbraio – Casa delle Letterature

p. zza dell´Orologio, 3 - ore 17.00

Maratona di letture contro le morti da lavoro
15 scrittori leggono pagine di letteratura del lavoro.
Letture di Antonella Anedda, Giosuè Calaciura, Mauro Covacich, Mario
Desiati, Marco Lodoli, Valerio Magrelli, Aldo Nove, Antonio Pascale,
Elisabetta Rasy, Lidia Ravera, Igiaba Scego, Elena Stancanelli, Domenico
Starnone, Carola Susani, Stefano Tassinari.

 Introduce Maria Ida Gaeta, direttrice di Casa delle Letterature
Con il saluto del presidente della Camera, on.le Fausto Bertinotti.

Alessandro Langiu reciterà un brano dal suo testo teatrale "Otto mesi in
residence"
, la storia vera di 79 dipendenti dell'ILVA di Taranto che, in
protesta contro alcune condizioni imposte dall'azienda, furono confinati
nel laminatoio, la famigerata Palazzina LAF.

La rivista "il maleppeggio - storie di lavori" organizza la "maratona di letture" contro le morti bianche, un modo, una petizione rivolta alle istituzioni, al Parlamento perché mettano presto in agenda i temi della sicurezza sul lavoro. Una forma di impegno civile della cultura. Gli scrittori invitati leggeranno poche pagine di un libro da loro scelto, in cui i temi del lavoro emergono con forza, e motiveranno questa scelta.

 

 

 

Dal 2 al 4 Marzo 2007

Via S. Elembardo 2 –

20126 Milano –

tel. 02.2553200 - fax 02.27000858 - e-mail: info@teatroofficina.it - teatroofficina@tiscali

orario spettacoli feriali ore 21.00 festivi ore 16.00- ingresso 10 euro-

 

VENTICINQUEMILA GRANELLI DI SABBIA

Di e con Alessandro Langiu

Venticinquemila Granelli di Sabbia

Di e con Alessandro Langiu

Durata 55 minuti

 

Il monologo di Alessandro Langiu, autore e interprete dello spettacolo, tratta il complesso e conflittuale rapporto della modernità con il territorio e i suoi protagonisti, come i ragazzi di "Venticinquemila Granelli di Sabbia": Panz, Nunzio e Mustazz.

E' una storia che scorre anche oggi.

Siamo negli anni settanta a Taranto, durante i quali sono stati costruiti i quartieri accanto all'impianto siderurgico dell'Italsider, oggi Ilva. I tre ragazzi  crescono nelle palazzine, le Palazzine Italia,  giocano e sfuggono alla polvere rossa che, tutt'ora, fuoriesce dalle ciminiere dell'industria, si sparge nell'aria e ricopre le case, le strade.

La polvere , il buio nelle palazzine, la cappa rossa, le partite a pallone,  le galline, il cimitero, i giri in barca con il Nonno, vivono nelle parole di Panz.  l tempo scorre lento  nelle palazzine Italia. Mentre la polvere rossa avanza, c'è chi parte per andarsi a curare, chi riesce a trovare un altro luogo dove vivere, più lontano dalle ciminiere.Il cielo è rosso.

Un avamposto di confine dove la terra del campetto di calcio si mischia alle polveri. Ogni giorno.

 

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Il testo "Venticinquemila Granelli di Sabbia" si è aggiudicato il "Premio Annalisa Scafi 2004" per la drammaturgia rivolta al teatro d'impegno Civile, in ex equo con il "Crepuscolo della ragione".

La giuria composta da: Piera Degli Esposti, Rodolfo Di Giammarco , Luigi Di Majo, Mariella Gramaglia, Dacia Maraini ha così motivato il premio ad Alessandro Langiu:

Venticinquemila granelli di sabbia di A. Langiu viene premiato per lo slancio lirico che caratterizza il testo, per la modernità e la profondità dell'impianto narrativo che diventa teatrale attraverso un sotterraneo lavoro sul ritmo non sempre visibile alla prima lettura, secondo tecniche che appartengono al teatro dei nostri giorni, nello stile di un Bernhard per esempio o al modo dei nuovi raccontatori di storie alla Baliani o Celestini.

Le sue palazzine Italia, i suoi quartieri Italia, stanno li a raccontarci lo spinoso e struggente rapporto tra il cittadino e la città in un paese poco attento ai diritti degli esclusi. Su questo tema si tesse la tela apparentemente semplice nelle sue cantilene infantili, di questo lungo monologo dai ritmi scanditi, in cui si fa uso sapiente e molto teatrale della ripetizione e dello sguardo.

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