21 novembre 2008
VII CONVEGNO NAZIONALE
SULLA COMUNICAZIONE DELLA SCIENZA
Dal 27 al 29 novembre all'Hotel della Città di Forlì
Settimo appuntamento a Forlì con il Convegno Nazionale sulla Comunicazione della Scienza, organizzato dal gruppo di ricerca ICS (Innovations in Communication of Science) della Sissa di Trieste e dall'Associazione Nuova Civiltà delle Macchine di Forlì, in collaborazione con il Comune, la Provincia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì.
Da giovedì 27 a sabato 29 novembre 2008 l'Hotel della Città ospita gli incontri e i dibattiti che danno spazio e voce ai risultati di ricerche originali riguardanti la comunicazione della scienza. Dalla percezione pubblica alla comunicazione istituzionale, dalla didattica al giornalismo: la tregiorni è scandita da oltre cinquanta interventi che offrono spunti diversi di riflessione sulle molteplici modalità attraverso cui comunicare la scienza in una società che cambia.
Big Science, Big Communication è il titolo della sessione di apertura, giovedì alle 14.30, moderata da Sveva Avveduto, con la partecipazione di Enrico Pedrazzi, Vincenzo Lipardi e Romeo Bassoli. La scienza sempre più spesso esce dai laboratori e dagli istituti di ricerca per confrontarsi con la società, con le sue istanze, i suoi bisogni, le sue paure. È inevitabile quindi che il mondo della ricerca debba fare i conti con la comunicazione e con i suoi meccanismi, sottostando a dinamiche spesso molto diverse da quelle dell'accademia, a volte anche controverse. Un esempio, recente, è l'eco mediatica guadagnata dall'avvio del grande acceleratore di particelle, il Large Hadron Collider (Lhc), al Cern di Ginevra: le notizie apparse sulla stampa hanno tenuto il mondo con il fiato sospeso enfatizzando gli scenari apocalittici piuttosto che il primato dell'impresa scientifica. Insomma, la scienza da un lato non può non tener conto delle insidie e dei rischi nascosti nella pratica della comunicazione pubblica, ma di comunicare non ne può fare a meno. Oggi, dunque, per fare una grande scienza, serve anche una comunicazione altrettanto grande? È questo l'interrogativo a cui la sessione di apertura del convegno cerca di dare risposta. Nel pomeriggio seguirà l'incontro con Fiorella Operto della Scuola di Robotica di Genova per una rassegna su robot e fantascienza.
La giornata di venerdì si apre alle 9.30 con le sessioni parallele dedicate alla sperimentazione di nuovi percorsi formativi e all'interazione tra arte, letteratura e scienza. A seguire interventi sulla governance e la cittadinaza scientifica, sulle immagini pubbliche della scienza e il ruolo della comunicazione istituzionale. Alle 17.30 chiude i lavori la presentazione del libro "Vietato non toccare" di Alessandra Drioli e Donato Ramani, appena pubblicato da Springer, che esplora la storia e le esperienze legate all'utilizzo dell'arte nei musei della scienza. Numerose ormai sono infatti le incursioni dell'arte nelle faccende scientifiche. L'arte è uno specchio interprete di curiosità, aspettative, rischi e inquietitudini che la scienza e le sue applicazioni portano con sè.
Sabato si discute di musei e science centre e di scienza e mezzi di comunicazione di massa. Non solo quelli tradizionali, quali giornali, radio e televisione. Molti degli interventi, infatti, sono dedicati alla comunicazione della scienza nella rete, tra Second Life, podcast, web tv e social network.
È on line il programma completo del convegno all'indirizzo http://ics.sissa.it/index.php?pg=7
-- Simona Regina Ufficio Comunicazione SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati Via Beirut 2/4 34014 Trieste Phone: +39 040 3787 557 Mobile: +39 320 4314756 Email: regina@sissa.it Skype: simonaioa
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