CONGIUNTURA ECONOMICA INDUSTRIA MANIFATTURIERA: 3° TRIMESTRE 2008

CONGIUNTURA ECONOMICA INDUSTRIA MANIFATTURIERA

III TRIMESTRE 2008

Sostanziale stabilità per la produzione nel terzo trimestre 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007. Positivo è l'andamento del comparto metalmeccanico. Negative le "altre produzioni" che comprendono alimentari, legno e lapideo.

Sono questi alcuni risultati dell'indagine congiunturale realizzata dalla Camera di commercio del VCO in collaborazione con Unioncamere Piemonte. Nel terzo trimestre 2008, la ricerca ha coinvolto nel Verbano Cusio Ossola un campione di 74 imprese, con più di 10 addetti ciascuna, per un totale che sfiora i 2100 addetti. Le imprese intervistate appartengono ai settori tessile (6,8%), metalmeccanico (55,4%), chimico (9,5%), altre produzioni (28,4%), che comprendono tra l'altro alimentari, legno, lapideo. L'83,8% delle imprese ha un numero di addetti compreso tra 10 e 49, mentre il restante 16,2% da 50 a 249.

Il quadro generale internazionale, italiano ed europeo¹

Nel terzo trimestre del 2008 la stima preliminare del prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del terzo trimestre del 2007.

Il risultato congiunturale del PIL è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto dell'agricoltura, dell'industria e dei servizi.

Nel terzo trimestre il PIL è diminuito in termini congiunturali dello 0,1% negli Stati Uniti, dello 0,5% nel Regno Unito e in Germania. In termini tendenziali, il PIL è cresciuto dello 0,8% negli Stati Uniti e in Germania, e dello 0,3% nel Regno Unito.

Secondo l'indagine congiunturale realizzata da Unioncamere², il consuntivo del III trimestre 2008 per il totale delle imprese manifatturiere con meno di 500 dipendenti evidenzia un segno negativo davanti ai principali indicatori (-2,6% la produzione, -2,2% il fatturato). Anche le esportazioni registrano un segno negativo: -0,3%. La fine del tunnel appare ancora lontana, almeno sulla base degli ordinativi ricevuti dalle imprese manifatturiere che segnano una flessione del 3%.

Il calo tendenziale della produzione e del fatturato tra luglio e settembre colpisce soprattutto le piccole imprese della fascia 1-49 dipendenti ma si fa sentire anche in quelle con dimensioni maggiori. Il Mezzogiorno manifesta il maggior disagio (-4,6% entrambi gli indicatori) ma sensibile è anche il decremento della manifattura nelle regioni del Nord-Ovest (-2,8 la produzione e -2,2 il fatturato) e del Centro (-2,7% e -3,2%). Poco più contenuta la contrazione produttiva per le industrie del Nord-Est (-1,5% la produzione e -0,7% il fatturato). Tutti i settori risentono delle difficoltà evidenziate.

Il quadro generale piemontese³

Dopo la serie positiva avviata sul finire del 2005 e proseguita per undici trimestri consecutivi, il risultato del periodo luglio- settembre 2008 segnala un'inversione di tendenza del comparto manifatturiero piemontese, in un panorama caratterizzato dal continuo aggravarsi della crisi dei mercati finanziari internazionali e dei relativi effetti sulle economie reali.

Nel III trimestre 2008, la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell'anno precedente) è stata di -3,2 punti percentuali, risultato in linea con la dinamica complessiva nazionale.

Gli ordinativi interni scontano una battuta d'arresto dell'8,4% rispetto al II trimestre dell'anno, mentre sul fronte degli ordinativi dall'esterno la flessione è più marcata (-13,1%). Il fatturato delle imprese realizza mediamente una contrazione del -1,2% rispetto al periodo luglio- settembre del 2007.

Il Verbano Cusio Ossola

Produzione e fatturato

Come anticipato, la produzione nel terzo trimestre 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, risulta essere stabile (+0,04%). Positivo l'andamento del settore metalmeccanico (+1%) . Negative le "altre industrie manifatturiere" (-3,6%) e il settore chimico (-0,6%). Le imprese da 10 a 49 addetti realizzano un lieve calo dei volumi produttivi (-0,3%) mentre le medie imprese (da 50 a 249 addetti) fanno registrare una produzione stabile e positiva, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente (+0,5%).

Calo del fatturato, nel terzo trimestre 2008: -3,5% rispetto allo stesso trimestre del 2007.

Sono soprattutto le imprese con meno di 50 addetti a segnalare la maggiore flessione (-4%), ma anche le imprese fino a 249 addetti hanno registrato diminuzioni medie del 2,7%.

Per quanto riguarda i settori di attività, le altre industrie manifatturiere fanno registrare aumenti del 3% rispetto allo stesso trimestre 2007. Negativo il fatturato del settore chimico (-4,1%) e del comparto metalmeccanico (-6,3%).

In termini congiunturali, ossia rispetto al trimestre precedente, la produzione risulta in calo (-4,8%).

Anche il fatturato, nel confronto trimestrale, fa registrare una notevole flessione, -9,1%, risultato determinato soprattutto dal comparto metalmeccanico (-9%) e dal settore chimico (-13,2%).

Ordini

Sotto il profilo congiunturale, ossia rispetto al trimestre marzo-giugno 2008, gli ordinativi, sia esteri che interni, registrano entrambi una flessione.

L'andamento degli ordinativi sul mercato estero segna un valore negativo di 7,4%, influenzato soprattutto dal settore chimico (-9,6%) e metalmeccanico (-6,5%).

Negativo sia l'andamento delle imprese sotto i 50 addetti ( -9%) che dai 50 ai 249 (-6,6%).

Stesso andamento per gli ordinativi interni (-7,6%). La flessione è trainata soprattutto dal comparto metalmeccanico (-12%).

Il grado di utilizzo della capacità produttiva è passata dal 73,7% del secondo trimestre del 2008, al 67,5% del periodo luglio-settembre.

Aspettative degli operatori per il semestre ottobre 2008- marzo 2009

Anche le previsioni delineate per la fine del 2008 ed i mesi iniziali del nuovo anno non appaiono orientate all'ottimismo, con un solo valore positivo relativo alle previsioni dei prezzi di vendita (+6,8%).

Quasi la metà degli imprenditori intervistati dichiara di aspettarsi una flessione della produzione industriale che crescerà ancora solo per il 17% degli imprenditori, registrando un saldo negativo ottimisti pessimisti (-30,8%).

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Cesare Cantù <cesare.cantu@vb.camcom.it>