E' quanto afferma la Coldiretti nell'evidenziare gli effetti positivi dell'anomalo andamento climatico sulla produzioni di vino Made in Italy che sono stimate in aumento attorno ai 44 milioni di ettolitri con l'Italia sorpassa la Francia, che si ferma ad appena 43,5 milioni di ettolitri, e conquista nel 2013 il primato mondiale.
La vera sorpresa è pero' l'elevato livello qualitativo che potrebbero raggiungere le produzioni anche grazie all'anticiclone che ha portato sull'Italia tempo sereno e caldo proprio nel momento in cui – spiega la Coldiretti - è in pieno svolgimento la vendemmia.
Circa la metà delle uve sono state raccolte in un percorso che è iniziato con le uve pinot e chardonnay destinate alla produzioni di spumanti e che - sottolinea la Coldiretti - proseguirà ad ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo e che si concluderà quest'anno addirittura a novembre con le uve di Aglianico e Cabernet e Nerello. Il monitoraggio effettuato sulle uve in maturazione evidenzia - precisa la Coldiretti - una gradazione zuccherina buona con un maggiore accumulo di sostanze aromatiche e polifenoliche.
La produzione sarà destinata per oltre il 40 per cento - conclude la Coldiretti - ai 330 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola.
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