L'inflazione a settembre è in calo secondo l'Istat anche perché – sottolinea la Coldiretti il carrello della spesa si svuota con gli italiani hanno tagliato del 4 per cento gli acquisti alimentari. L'innalzamento dell'aliquota Iva dal 21 al 22 per cento sui carburanti avrebbe un effetto valanga sull'88 per cento della spesa degli italiani che viene trasportato su strada con il 68 per cento dei consumatori che taglia sull'abbigliamento, mentre il 57 per cento degli italiani per risparmiare sceglie prodotti piu' economici nel largo consumo. Una tendenza confermata dall'andamento dell'inflazione con i prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche che a settembre su base congiunturale sono addirittura scesi (- 0,1 per cento) con cali fino al - 4,6 per cento per la frutta fresca e al - 2,5 per cento per i vegetali freschi.
L'aumento dell'aliquota a tavola - sottolinea la Coldiretti - colpisce direttamente i bicchieri degli italiani con rincari dalle bevande gassate ai superalcolici, dai spumanti alla birra, dai succhi di frutta al vino, fino all'acqua minerale, mentre sono esclusi la maggioranza dei prodotti di largo consumo come frutta, verdura, carne, latte e pasta. In realtà per effetto della riduzione del potere di acquisto generale ad essere coinvolto - continua la Coldiretti - è l'intero sistema economico che si trova già in una fase recessiva. Se si vuole ripartire il primo punto da affrontare - conclude la Coldiretti - è quello di non penalizzare ulteriormente i consumi riducendo ulteriormente il potere di acquisto, compromesso dalla crisi.
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