E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulle principali voci della spesa alimentare interessate dall'aumento dell'Iva dal 21 al 22 per cento dal primo ottobre. La maggioranza dei prodotti alimentari di largo consumo come frutta, verdura, carne, latte e pasta sono esclusi dagli aumenti anche se potrebbero risentire degli effetti dell'aumento dell'aliquota Iva dal 21 al 22 per cento sui carburanti poiché – sottolinea la Coldiretti - ben lì'88 per cento della spesa viene trasportata su strada.
A preoccupare è però in generale - conclude la Coldiretti - l'effetto negativo dell'imposta sul potere di acquisto degli italiani con una riduzione dei consumi che rischia di alimentare la spirale recessiva in cui si trova attualmente il Paese.
Nessun commento:
Posta un commento