Cerca nel blog

martedì 7 maggio 2019

Cambiamo la finanza per cambiare l’Europa Le proposte della finanza etica ai candidati al Parlamento Europeo




Cambiamo la finanza per cambiare l'Europa

Le proposte della finanza etica ai candidati al Parlamento Europeo



Roma, 07 maggio 2019 _ Il voto di fine maggio 2019 per il rinnovo del Parlamento Europeo rappresenta un passaggio di grande importanza, forse decisivo per le sorti dell'UE.

I giovani di tutto il mondo - e soprattutto quelli europei - stanno chiedendo a gran voce una svolta radicale verso un'economia sostenibile: è tempo che le istituzioni europee diano risposte!

La finanza può e deve diventare uno strumento per affrontare le grandi sfide del presente e del futuro: i cambiamenti climatici e le disuguaglianze che generano sofferenza sociale e ondate migratorie globali. La UE può fare molto per regolamentare i mercati globali e spingerli a lavorare per uno sviluppo sostenibile, solidale e inclusivo.

Il Gruppo Banca Etica - in collaborazione con le reti europee della finanza sostenibile Gabv, Febea e Finance Watch - ha redatto un pacchetto di proposte su cui chiede alle candidate e ai candidati al Parlamento di Strasburgo di prendere posizione prima del voto del 25 maggio. Le proposte riguardano da una parte le riforme del sistema finanziario globale e dall'altra la promozione della finanza etica e sostenibile.

Le proposte di riforma del sistema finanziario

  • Giustizia fiscale e lotta ai paradisi fiscali - Impedire che nell'Unione esistano territori che agiscono come veri paradisi fiscali, con conseguenze devastanti sulla diseguaglianza e la concorrenza. Alcuni passi sono stati fatti, ma sono urgenti normative per contrastare l'evasione e l'elusione fiscale, il riciclaggio e la criminalità, per l'armonizzazione fiscale e una giusta tassazione delle imprese, a partire dai giganti tecnologici.

  • Riforma globale del sistema finanziario - È necessaria una riforma complessiva per un sistema finanziario stabile e al servizio dell'economia reale e della società. Con le regole attuali la finanza provoca instabilità e crisi e pretendere nel contempo di dettare legge.

  • Separazione tra banche di investimento e banche commerciali; tassa sulle transazioni finanziarie - Dopo il 2008 l'UE aveva incaricato degli esperti di redigere un rapporto con le principali riforme da intraprendere: al primo posto c'era la separazione tra banche commerciali e di investimento, ma dopo anni di discussioni e di veti incrociati la proposta è stata di fatto abbandonata. Stessa sorte è toccata alla tassa sulle transazioni finanziarie, che è stata accantonata malgrado il voto favorevole del Parlamento UE e la bozza di Direttiva pubblicata dalla Commissione europea. Ribadiamo con forza la necessità di riprendere il percorso verso l'approvazione di tali normative.

Le proposte per promuovere una finanza sana

Accanto alle urgenti normative per contrastare speculazione e comportamenti dannosi, è altrettanto importante lavorare per promuovere un diverso sistema bancario e finanziario. Per rispondere alla molteplicità di esigenze presenti nella società servono diversi modelli bancari, una sorta di "biodiversità bancaria" diametralmente opposta alle regole a taglia unica – one size fits all – troppo spesso promosse su scala europea. La finanza etica e sostenibile ha evidenziato in questi anni risultati migliori non solo per gli impatti ambientali e sociali, ma anche dal punto di vista economico. Le istituzioni europee hanno avviato un percorso per definire e promuovere la finanza sostenibile (il cosiddetto Action Plan per la Finanza Sostenibile): si tratta di un primo passo incoraggiante, ma al momento troppo timido. Mancano strumenti specifici che potrebbero avere un'enorme rilevanza per rafforzare il percorso della finanza etica e sostenibile. Per questo chiediamo ai candidati alle elezioni europee, se eletti, di impegnarsi per:

  • rafforzare l'action plan per la finanza sostenibile, fissando criteri stringenti per definire la finanza sostenibile in maniera rigorosa inserendo, accanto a quelli ambientali anche parametri sociali e di governance; riferimenti al contrasto alla speculazione e all'evasione fiscale;

  • definire la sostenibilità dei prodotti finanziari guardando non solo allo specifico prodotto o finanziamento erogato, ma anche al comportamento complessivo della banca o del gestore. L'Articolo 111 bis del Testo Unico Bancario che definisce la finanza etica e sostenibile in Italia va esattamente in questa direzione. Un simile approccio dovrebbe essere ripreso e promosso su scala europea;

  • riconoscere un "social supporting factor": vale a dire condizioni per facilitare l'erogazione di credito a favore di progetti e iniziative di imprese e organizzazioni con impatti positivi per la società come per esempio l'introduzione di un green and social supporting factor.

"Cambiare il sistema finanziario, al di là dell'importanza in sé, significa dotarsi di strumenti per affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali che abbiamo davanti. Dal clima alle diseguaglianze, dalla giustizia fiscale al lavoro, abbiamo bisogno di un sistema finanziario che si metta al servizio della società e del pianeta, e che passi dall'essere una parte rilevante del problema a parte della soluzione - dice il Presidente della Fondazione Finanza Etica, Andrea Baranes -. Chiediamo ai candidati al Parlamento Europeo un impegno per lavorare in questa direzione!".


Banca Etica è la prima e unica banca italiana interamente dedita alla finanza etica, opera su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di filiali, banchieri ambulanti e grazie ai servizi di home e mobile banking. Banca Etica raccoglie il risparmio di organizzazioni e cittadini responsabili e lo utilizza interamente per finanziare progetti finalizzati al benessere collettivo. Oggi Banca Etica conta 41.500 soci e 64 milioni di capitale sociale; una raccolta di risparmio di 1,3 miliardi di euro e finanziamenti per oltre un miliardo a favore di  iniziative di organizzazioni, famiglie e imprese nei settori della cooperazione e innovazione sociale, cooperazione internazionale, cultura e qualità della vita, tutela dell'ambiente, turismo responsabile, agricoltura biologica, diritto alla casa, legalità. Il Gruppo Banca Etica include Etica sgr, società di gestione del risparmio che propone esclusivamente fondi comuni di investimento etici, e la Fondazione Finanza Etica che promuove iniziative di studio e sensibilizzazione sull'educazione critica alla finanza.




--
www.CorrieredelWeb.it

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *