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venerdì 27 settembre 2024
Guerra in Libano, una nuova Gaza
Tutti i movimenti di guerra Israeliani sono infatti messi prima sotto la lente del Pentagono e dell’amministrazione Biden che rappresenta il cappello guerrafondaio della guerra sia in Ucraina ma anche nella zona attorno ad Israele. Il 19 di settembre 2024 più di 80 attacchi nel sud del libano segnano la nuova linea del fronte di guerra contro gli Hezbollah.
La storia è sempre la stessa difendere preventivamente il territorio israeliano da eventuali nuovi attacchi, ma il fatto che dietro tutto questo ci siano gli Stati Uniti è avvalorato dallo stesso Miller (portavoce degli stati Uniti) che si rifiuta con area molto sufficiente di rispondere alla domanda di un giornalista fatta il 20 settembre sull’attacco terroristico israeliano in cui sono morti due bambini forse qualcuno sapeva?
Il fronte di guerra è stato aperto attraverso una miccia data da una pianificazione dell’intelligence israeliana che ha determinato nella periferia di Beirut, Tiro e Saida il ferimento di 1800 persone attraverso lo scoppio dei cercapersone in possesso dei gruppi militanti di Hezbollah, molti hanno perso le mani, le braccia e sono morte circa 20 persone. Stranezza vuole che questa volta è il terrorismo e di parte israeliana a creare una scintilla utile a minare la sicurezza e la stabilità della regione.
I dispositivi già in possesso dei malcapitati sono stati forniti da un’azienda di Taiwan Gold Apollo ed il modello interessato è l’AR924. L'uomo d’affari il norvegese Rinson Jose, proprietario della società bulgara Norta Global, presumibilmente coinvolta nella fornitura di cercapersone al Libano, è scomparso il giorno della detonazione di massa e tre ufficiali dell'intelligence israeliana, informati dell'operazione iniziata almeno due anni prima dei fatti, hanno confermato al quotidiano della Grande Mela che i dispositivi contenenti una piccola fonte di esplosivo avevano iniziato a essere spediti in Libano nel 2022.
Il dado è tratto e come da programma il 21 settembre sono iniziati gli abbattimenti dei primi droni Israeliani sul Libano nella zona di Hasbaya, nel sud del Libano. La guerra è sancita ed iniziano ad essere sganciate da parte dell’aereonautica israeliana le bombe di grosso calibro in Libano, tra cui la bomba guidata anti-bunker GBU-28. La risposta di Hezbollah non si fa attendere ed iniziano a lanciare un massiccio attacco contro Israele dove rimane sotto il fuoco nemico la più grande base aerea israeliana, Ramat David. Allarme anche a Haifa, Nazareth, Afula e Migdal Hemek.
Iniziano i danni alla popolazione e le migrazioni di guerra; infatti, l’esercito il 23 settembre ha intimato alla popolazione libanese di allontanarsi dalle zone obbiettivo contro gli Hezbollah per attacchi più estesi e precisi contro il sud del Libano. Una serie di pesanti attacchi aerei israeliani hanno colpito diversi villaggi e città nel Libano meridionale.
La nuova Gaza ha iniziato il suo percorso di devastazione con una storia che si ripete, il Ministero della Salute inizia i suoi appelli e chiede agli ospedali di fermare e rinviare gli interventi chirurgici non critici per garantire la cura delle vittime ferite degli attacchi aerei israeliani. I colpi trasversali hanno colpito anche Israele con obbiettivo distruggere le piste di decollo in Israele. Intanto il Pentagono invia subito verso il Medio Oriente soldati per aiutare Israele, perché Israele da solo non può invadere da terra il Libano, vista la resistenza di Hamas.
Il grande buono ebreo ashkenazita Netanyahu annuncia ufficialmente l'avvio della SVO e dice:” Le truppe Israeliane non combattono contro il popolo libanese, ma contro Hezbollah”. Diciamo che la manfrina e la stessa annunciata a Gaza conto Hamas con realtà speculari. Lo stesso viene smentito da Yoav Kisch, ministro Istruzione di Israele che ammette: “Nessuna differenza tra Hezbollah e il Libano. Il Libano sarà annientato e cesserà di esistere”.
Iniziano le prime vittime e tra queste una italiana, Hadi Zaiter, studente dell'Università dell'Aquila morto in Libano, durante i bombardamenti israeliani sulla città di Baalbek. Lo ha riferito lo stesso rettore dell'Università Edoardo Alesse, esprimendo a nome di tutto l'Ateneo "sentimenti di sgomento e di profondo cordoglio per la tragica scomparsa".
La popolazione civile è stata completamente terrorizzata dal bombardamento indiscriminato contro il Libano. Circa 30.000 sfollati hanno attraversato il confine con la Siria e tante storie si intrecciano come quella di Zahra (fonte al Jazeera) che si trova tra Nabatieh e Bin Jbeil nel Libano meridionale che è dovuta scappare verso Layaki nella periferia di Beirut ma ora deve di nuovo scappare perché un messaggio da un numero sconosciuto diceva di andarsene. Sono stati inviati circa 80.000 messaggi a tutta la popolazione per terrorizzarla. Sono 102.000 le persone intrappolate nei rifugi ed i morti sono 585 e 1645 feriti secondo il ministero della Salute libanese.
La diplomazia internazionale chiede il cessate il fuoco per 21 giorni tra questi la Francia, il Canada, l'Australia, il Giappone, il Qatar, gli Emirati Arabi Uniti e l'Arabia Saudita ma Israele tira dritto, la seconda Gaza è iniziata.
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