La storia del bingo messicano, la loteria

La loteria, ossia il bingo messicano, è un gioco di fortuna, casualità e, ovviamente, divertimento.

La parola loteria si traduce in italiano come "lotteria" ma il gioco è leggermente diverso dalla nostra lotteria. È infatti più simile al bingo. Invece di utilizzare dei bussolotti con i numeri impressi, si utilizzano carte con immagini, nomi o numeri. La loteria utilizza cartelle 4x4 con immagini e il loro nome e numero corrispondente. I numeri spesso non vengono utilizzati in quanto si preferisce utilizzare le immagini e i nomi per raccontare divertenti storie e barzellette in modo da intrattenere i giocatori presenti. A parte queste particolarità, il gioco è simile alla nostra tombola (o bingo). I nomi o i numeri vengono annunciati e chi fa bingo grida “loteria”. Ci sono però alcune differenze tra il bingo e la loteria, almeno in Messico. Chiaramente l’obiettivo del bingo è quello di conquistare un’intera linea orizzontale, verticale o diagonale. Nella loteria, invece, ci sono molte più opportunità di vincita. Ci sono premi, infatti anche per chi conquista i quattro lati della cartella, o i quattro numeri centrali.

Ci sono 54 diverse carte, come el gallo (il gallo), el diablito (il diavoletto), la dama, il dandy o el paraguas (l’ombrello), solo per nominarne alcuni. 

Ma la vera domanda è, chi sta dietro alla loteria messicana? Questa notizia vi stupirà, ma il gioco non venne ideato, deriva bensì da un passatempo italiano del 1400,  importato nel 1769 in quella che si chiamava la Nuova Spagna, ossia l’odierno Messico. La loteria iniziò come gioco a panaggio delle classi sociali più elevate, ma divenne molto presto un gioco della tradizione familiare durante le feste, un po’ come la tombola italiana. Ma la vera mania prese piede nel 1887, quando la Don Clemente Inc. iniziò a produrre il gioco da tavolo.

Se non hai la possibilità di giocare alla loteria, hai sempre e comunque la possibilità di giocare al bingo online, che è comunque altrettanto divertente.