23 marzo 2006 – È stata presentata ieri in una conferenza stampa la seconda Comunicazione della Commissione Europea sulla Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI, in inglese CSR), il cui elemento principale di novità è rappresentato dalla “Alleanza Europea per una Impresa Competitiva e Sostenibile”.
Hanno partecipato al lancio alcuni rappresentanti del mondo delle imprese coinvolti nella genesi dell’Alleanza: Etienne Davignon Presidente di CSR Europe, Philippe De Buck Segretario Generale Unice, Hans Werner Muller Presidente Euapm e, Bernd Pichetsrieder CEO Volkswagen e altri numeri uno di imprese.
Per il nostro paese erano presenti Sodalitas, Telecom Italia, Enel.
Bruxelles, 22 marzo 2006 – Gunter Verheugen, Vicepresidente della Commissione e Commissario per l’Impresa e l’Industria e Vladimir Spidla, Commissario per gli Affari Sociali, hanno indicato come l’Alleanza Europea può indurre più imprese ad andare al di là dei loro obblighi minimi legali, in favore della società e dello sviluppo sostenibile. Oggi c’è una volontà nuova per incoraggiare un maggiore impegno, nella Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI, in inglese CSR).
Günter Verheugen, vicepresidente della Commissione e responsabile per l’industria e le imprese, ha dichiarato: "Questa Alleanza contribuirà a trovare una sintesi tra le ambizioni economiche, sociali e ambientali europee. La Commissione ha optato per un metodo volontario più efficace e meno burocratico. Dato che la RSI riguarda un comportamento volontario delle imprese, possiamo promuoverla solo collaborando con le imprese. L'Europa ha bisogno di un clima generale in cui gli imprenditori vengono apprezzati non soltanto per il fatto che realizzano buoni utili ma anche per il loro valido contributo di fronte alle sfide che interessano la società."
Il commissario agli Affari sociali Vladimir Spidla ha aggiunto: "Il partenariato varato oggi rappresenta un'alleanza aperta, il cui obiettivo è dare un nuovo slancio alle iniziative in materia di RSI. Ritengo che la RSI possa aiutare i lavoratori ad adattarsi meglio al cambiamento e ad apprendere le competenze necessarie per l'economia del XXI secolo. Può anche contribuire a fare diventare le pari opportunità una realtà nelle aziende europee e favorire l'integrazione dei gruppi svantaggiati."
Al fine di rendere l’Europa un Polo d’eccellenza sulla CSR, la Commissione Europea e rappresentanti del mondo imprenditoriale hanno lanciato oggi la “Alleanza per un’impresa competitiva e sostenibile”. La nuova Alleanza è aperta alle imprese europee di tutte le dimensioni che sono invitate ad esprimere volontariamente il loro supporto. Per restare accessibile al maggior numero possibile di imprese e per evitare la creazione di un nuovo onere burocratico, l’Alleanza non prende la forma di un documento legale da sottoscrivere. Rappresenta quindi un ombre llo politico per iniziative di RSI/CSR da parte di grandi imprese, PMI e dei loro stakeholders. L’iniziativa di oggi rappresenta il seguito dell’ampia consultazione con tutti gli stakeholders all’interno del Forum Europeo Multi-stakeholder sulla CSR, che ha presentato il suo rapporto finale nel 2004.
Migliorare il clima generale e le condizioni operative per le imprese europee, crea una corrispondente esigenza di una maggior auto-disciplina nel mondo imprenditoriale. In quanto la RSI/CSR acquisisce un ruolo sempre più importante per un funzionamento efficace dell’economia di mercato e per una comunità imprenditoriale più responsabile.
Con questa iniziativa la Commissione intende incoraggiare una ulteriore adesione alla RSI/CSR tra le imprese europee, dare maggiore supporto e riconoscimento al suo contributo allo sviluppo sostenibile e alla strategia per la Crescita e l’Occupazione. La Commissione ritiene che sia necessario un nuovo approccio politico per conseguire questi risultati, e, mentre continua ad attribuire importanza al dialogo con gli stakeholder, intende anche riconoscere le imprese come gli attori primari della RSI/CSR.
Nuovi Stati Membri
La comprensione e la diffusione della RSI/CSR sono meno avanzate nei nuovi Stati Membri che sono entrate nella UE nel 2004 e pertanto richiedono una speciale attenzione.
La differenza dei contesti nazionali è un’altra ragione per non imporre obblighi o standard uniformi a livello UE.
Un ampio processo di consultazione
Nel presentare questa Alleanza, la Commissione si basa su diversi anni di dibattiti pubblici consulenze e dialoghi con le imprese e gli stakeholders, ai quali hanno contribuito anche altre Istituzioni UE e Stati Membri. Importanti passi in questo processo sono stati il Libro Verde del 2001, la Comunicazione del 2002, la costituzione del EU Multistakeholder Forum sulla CSR. Il Forum è riuscito a conseguire un certo livello di consenso tra gli stakeholders con diverse prospettive e una comprensione comune dei concetti della RSI/CSR, come l’integrazione volontaria di preoccupazioni sociali ed ambientali nei loro processi decisionali e nelle relazioni con gli stakeholders.
Piccole e Medie Imprese
Contrariamente ad un’opinione diffusa, la RSI/CSR non è riserva di caccia delle imprese di grandi dimensioni; infatti molti degli sviluppi più innovativi in questo campo hanno origine tra le PMI. La Commissione riconosce l’esigenza di dare maggiore riconoscimento a quello che le PMI fanno nel campo della RSI/CSR e di facilitare lo scambio di esperienze sui modi migliori di incoraggiare la diffusione in questi contesti.
Possibili campi d’azione
- Assunzione di più persone tra i gruppi svantaggiati
- Investimenti sullo sviluppo di competenze, formazione permanente, occupabilità
- Miglioramento della salute pubblica, in aree come il marketing e l’etichettatura alimentare
- Maggiori risultati nell’innovazione
- Uso più razionale delle risorse naturali e minore livelli di inquinamento, grazie a investimenti in tecnologie ecologiche innovative e l’adozione volontaria di sistemi di gestione ambientali
- Immagine più positiva per le imprese e gli imprenditori nella società
- Maggiore rispetto dei diritti umani e degli standard lavorativi, specialmente nei paesi in via di sviluppo
- Riduzione della povertà verso i Millennium Development Goals
In Italia l’Alleanza ha già ricevuto le prime espressioni volontarie di supporto, da parte di ABI, Confindustria, e i soci italiani di CSR Europe, tra i quali Sodalitas, Banca Monte dei Paschi di Siena, Enel, Telecom Italia.
Federico Falck, Presidente di Sodalitas ha commentato favorevolmente la presentazione del documento: “Sono lieto che si sia concluso positivamente un processo iniziato nel marzo 2005, con la presentazione da parte di Sodalitas e di CSR Europe ai Commissari Verheugen e Spidla della “Roadmap Europea per una impresa competitiva e sostenibile.”
Sodalitas si impegnerà ora a promuovere l’Alleanza a livello italiano, rivolgendosi al mondo delle imprese, collaborando con le istituzioni e coinvolgendo in modo costruttivo tutti gli stakeholders. Il primo passo sarà la collaborazione con CSR Europe per l’organizzazione dell’incontro al vertice con la Commissione, che si svolgerà il 22 giugno a Bruxelles, per verificare i progressi realizzati dalle imprese con la Roadmap e l’avvio concreto dell’Alleanza”.
“Le banche italiane esprimono vivo apprezzamento per la nuova comunicazione su Csr varata oggi dalla Commissione Europea”. Lo ha detto Giuseppe Zadra, Direttore Generale dell’ABI. “Condividiamo – ha aggiunto Zadra - la connessione tracciata dalla Commissione tra responsabilità sociale e innovazione, quali volani di competitività e sviluppo. L’ABI sarà da subito parte attiva dell’Alleanza promossa dalla Commissione”.
Per scaricare il testo italiano dell’Alleanza, clicca qui
http://www.sodalitas.it/file/Alleanza.pdf
Per avere maggiori informazioni sulla Comunicazione della Commissione UE e sull’Alleanza, clicca sul titolo ( http://europa.eu.int/comm/enterprise/csr/policy.htm )
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