Con un Documento emesso il 28 marzo dai Dipartimenti competenti la Cina decide di inasprire le sanzioni penali per violazioni che vanno dal copyright ai marchi.
Da ora in poi oltre alla condanna amministrativa si procederà contro i violatori in parallelo con un processo per violazioni di natura penale. Il Documento elaborato dalla Procura Generale e dal Ministero di Giustizia prevede il deferimento automatico del violatore condannato in sede amministrativa all’Autorità Giudiziaria Penale.
“Per i violatori del crimine si fa riferimento a violazioni volte al sabotaggio dell’economia di mercato, un crimine piuttosto singolare, considerando che siamo abituati a considerare la Cina un’economia nominalmente socialista; una ulteriore dimostrazione che anche i baluardi terminologici che richiamano antiche concezioni siano in fase di superamento” commenta Ermanno Delia Board ASSOLaw ( www.assolaw.com ).
Il Documento fa riferimento anche al ruolo della Polizia: un ruolo non piu’ passivo ma attivo. Negli ultimi 5 anni sono stati sequestrati circa 500 milioni di CD, DVD o libri riprodotti illegalmente.
“La Polizia sta predisponendo un Sistema Informatico per la centralizzazione degli indizi raccolti sul territorio cinese, ed ha istituito organi di investigazione dedicata che hanno il compito di supervisionare costantemente il fenomeno” conclude ASSOLaw.
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