Franceschini ha definito 'esitante e incerto il discorso del ministro Frattini alla Camera, cosi' come e' stata finora la posizione del governo'.
'Le democrazie - ha affermato il capogruppo del Pd - sono da sole garanzie di stabilita', e chi dice il contrario sbaglia. E in ogni caso e' giunto il momento di scegliere tra interessi da una parte e valori e principi dall'altro'.
'E' vero - ha proseguito - ci sono interessi in gioco, c'e' il petrolio, c'e' il gas, ma quando c'e' un popolo che chiede democrazia non c'e' interesse che tenga; ci si schiera con chi chiede democrazia'.
Critiche anche alla telefonata fatta ieri dal premier Berlusconi a Gheddafi: 'e' stata finalizzata a dire che l'Italia non ha dato razzi ai rivoltosi, come se quello fosse il problema'.
'Bisogna schierarsi - ha insistito Franceschini - e mi meraviglio che Frattini affermi che 'non si esporta la democrazia'. Appena qualche hanno fa il governo Berlusconi ha seguito Bush in una guerra in Iraq proprio per esportare la democrazia, e per di piu' con le armi'.
'Avremmo voluto condividere - ha concluso Franceschini - con la maggioranza, l'approccio alla crisi in Libia, ma non possiamo accettare, per le esitazioni e le incertezze del governo'. E sulla proposta Frattini, l'esponente del Pd ha aggiunto: 'non ci possono essere tavoli: c'e' il Parlamento e li' si fa il confronto'. (23.02.11)
Nessun commento:
Posta un commento