Cerca nel blog

lunedì 14 dicembre 2015

La contraffazione nel settore dei giochi e dei giocattoli costa all'UE 1,4 miliardi di euro ogni anno

Ogni anno giochi e giocattoli contraffatti costano all'UE 1,4 miliardi di euro

I produttori di giochi e giocattoli dell'UE perdono circa 1,4 miliardi di EUR ogni anno a causa della presenza di prodotti contraffatti sul mercato.

Secondo una nuova relazione dell'Ufficio per l'Armonizzazione del Mercato Interno (UAMI), la più grande agenzia per la proprietà intellettuale nell’UE, la contraffazione causa perdite per il 12,3% delle vendite nel settore dei giochi e dei giocattoli nell'UE.

A queste si aggiunge la perdita di 6 150 posti di lavoro, poiché i produttori legali assumono meno personale di quanto ne occorrerebbe se non ci fosse la contraffazione.

Il settore della produzione di giochi e giocattoli nell'UE è composto in gran parte da imprese di piccole e medie dimensioni (PMI) che impiegano mediamente 10 lavoratori.

La relazione indica inoltre che, se si considerano gli effetti diretti e indiretti della contraffazione nel settore dei giochi e dei giocattoli, nell'UE si perdono 370 milioni di EUR di introiti statali, in termini di IVA non versata, imposte sul reddito, contributi previdenziali e imposte sui redditi d'azienda.

La relazione, pubblicata dall'UAMI attraverso l'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, riguarda la fabbricazione di prodotti quali bambole, pupazzetti, animali di peluche, giochi da tavola, strumenti musicali giocattolo, trenini e puzzle. Non sono considerati console per videogiochi, software per videogiochi e biciclette.

Il Presidente dell'UAMI, António Campinos, ha dichiarato:

"Stiamo ultimando un quadro globale dell'impatto economico della contraffazione in diversi settori economici in tutta l'UE. La relazione di oggi ci mostra la portata dell'impatto relativo alla presenza di prodotti contraffatti nel  mercato nel  settore dei giochi e dei giocattoli. Attraverso questa attività intendiamo sia sostenere i responsabili politici nel loro lavoro, fornendo dati e studi basati su prove documentali, sia aiutare i consumatori a fare scelte informate".

La relazione di oggi è la quarta in una serie di studi avviati dall'UAMI sull'impatto economico della contraffazione nei settori industriali dell'UE. Nel settembre 2015 è stato pubblicato uno studio sul settore dei prodotti sportivi. Nel luglio 2015 l'UAMI ha pubblicato una relazione sull'impatto economico della contraffazione nel settore abbigliamento, calzature e accessori, mentre la prima relazione della serie, del marzo 2015, riguardava l'impatto economico della contraffazione nel settore della cosmesi e dei prodotti per la cura della persona. Ciascuna relazione della serie è incentrata su un settore di cui è nota la vulnerabilità alla contraffazione.

La Germania è il maggiore produttore di giochi e giocattoli dell'UE, con il 40% (2,7 miliardi di EUR) della produzione totale dell'UE nel 2012.

La presenza di giochi e giocattoli contraffatti costa al settore manifatturiero tedesco 327 milioni di EUR all'anno, ovvero il 10,9% del valore della produzione. Il paese è al primo posto tra i paesi dell'UE per quanto riguarda le perdite in termini di vendite e posti di lavoro.  

Nel Regno Unito ogni anno ogni anno si perde l'11,6% delle vendite dirette del settore (per 174,2 milioni di sterline). Dopo la Germania, è il secondo impatto più forte nell'UE nel settore causato dalla contraffazione.

In Spagna si perde ogni anno il 16,6% delle vendite dirette del settore (per 167 milioni di EUR).

In Italia si perde ogni anno il 15,6% delle vendite dirette del settore (per 201 milioni di EUR).

In Francia si perde ogni anno l'11,6% delle vendite dirette del settore (per 168 milioni di EUR).


La presente relazione è la quarta di una serie di relazioni settoriali intese a quantificare l'impatto economico della contraffazione.  Le relazioni successive esamineranno altri settori, tra cui orologi e gioielli, bagagli e borse da viaggio, medicinali, computer, componenti per automobili, tabacco e bevande alcoliche e altri settori ritenuti vulnerabili alle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale.



L’UAMI è la più grande agenzia per la proprietà intellettuale nell’UE e si occupa della registrazione dei marchi comunitari e dei disegni e modelli comunitari. Nel 2012 l’UAMI ha assunto la gestione dell’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, che si adopera per sostenere la protezione e il rispetto dei diritti di PI.

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *