Nella città del golfo dove il mar Mediterraneo fa capolino il 02 luglio rappresenta una data importante, ricca di gioia e di fede per Maria SS. Delle Grazie considerata la seconda patrona di Gela. Le celebrazioni si svolgono presso la chiesa del XIII secolo dei frati Cappuccini posizionata in posizione strategica sul costone prospicente il mar Mediterraneo e sovrastante tutta la città ed inserita nel quartiere di S. Giacomo. I frati cappuccini giunsero a Gela nel 1571si localizzarono nell’antico complesso che era stato fin al 1481 abitato dai frati conventuali. Nel 1730 venne realizzata una cripta per la sepoltura dei frati.
Nel 1866
con la soppressione degli ordini religiosi il complesso venne espropriato e
destinato a lazzaretto, ospedale e ricovero per i trovatelli. La chiesa
inizialmente era dedicata a Santa Maria degli Angeli venne restaurata e consacrata
a san francesco ed alla madonna delle Grazie nel 1944 ulteriori interventi
edili diedero l’attuale struttura con due torri con cuspidi ed in seguito la
trasformazione in seminario minore.
La religiosità
del culto della Madonna delle Grazie evoca molti episodi collegati a miracoli
attribuiti alla Madonna fatti che nel corso dei secoli hanno aumentato la
devozione verso il culto mariano e che non hanno fatto demordere i fedeli che
ancora oggi con mesta fissione di preghiera si accalcano in una chiesa piena di
gente che aspetta il suo turno fin dagli albori dell’alba per le messe rituali.
Una festa che inizia già una settimana prima con la “sittina” caratterizzata da
feste ed addobbi di luci che invadono la città, molte le bancarelle che
invadono la zona sotto museale di mulino a vento caratteristiche di un inizio
estate in tema augurale.
Il
simulacro di Maria delle Grazie inizia il suo percorso nel pomeriggio del 2
luglio e attraversa tutta la città fino al suo rientro nella notte in chiesa. È
proprio la processione il fulcro della manifestazione dove si notano gli ex
voto a piedi scalzi che seguono la madonna per tutto il percorso. Molte le
fermate al suono della campanella in cui la bellezza della famiglia siciliana
spoglia i suoi bambini da poco nati e li dedica alla protezione mariana perché la
tradizione vuole che i bambini spogliati saranno seguiti e protetti nel loro
percorso di vita da Maria delle grazie. La processione vede il suo epilogo dopo
la mezzanotte quando dalle spiagge del mar Mediterraneo si alzano i fuochi d’artificio
in onore di Maria.
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