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lunedì 28 luglio 2025

Ragusa: La strage di Bologna a 45 anni dall’evento, quale matrice e quali responsabilità.

A Ragusa il 02 agosto presso il Laboratorio degli Annali di via Pezza ,108 ritorna la storia d’Italia. Il racconto della contemporaneità storica legata alla strage di bologna che ha fatto 85 vittime ed i cui eventi giudiziari che ne sono seguiti hanno acceso le luci su responsabilità nascoste legate ai servizi. Le condanne che ne sono susseguite in via definitiva degli esecutori materiali i terroristi neri dei NAR Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, e per attività di depistaggio il capo della loggia P2 Licio Gelli, gli ufficiali dei servizi segreti Pietro Musumeci (P2) e Francesco Belmonte e il faccendiere Francesco Pazienza. In secondo grado è stato condannato anche Gilberto Cavallini per strage, in secondo grado nel processo dei mandanti troviamo, Paolo Bellini, l'ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, e Domenico Catracchia, ex amministratore di condomini in via Gradoli a Roma, accusato di false informazioni al pm al fine di sviare le indagini.

Il Laboratorio degli Annali retto dal Prof. Carlo Ruta cercherà di aprire un altro fonte della storia contemporanea attraverso la ricostruzione degli aspetti più bui della nostra storia repubblicana. L’evento partito da Bologna in quel lontano sabato 02 agosto alle ore 10.25, quando un ordigno ad altissimo potenziale esplose nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione ferroviaria di Bologna. Tra i relatori dell’evento che si svolgerà il 2 agosto a Ragusa alle ore 18.00 il senatore Giuseppe Lumia, già presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, il professor Carlo Ruta, direttore scientifico del Laboratorio degli Annali. Coordinerà la discussione il dottor Gianluca Floridia, professionista sanitario e attivista civile.

Questo per il laboratorio di Ragusa è l'inizio di un percorso, che vedrà inaugurare un forum periodico, semestrale o annuale, che si occuperà proprio delle stragi che hanno scosso la Repubblica. La data del 2 agosto, è significativa in quanto rappresenta i 45 anni dalla strage di Bologna.

domenica 27 luglio 2025

La luce che comunica: verso una nuova generazione di reti ottiche wireless


Recenti studi, frutto della collaborazione tra il Cnr, Scuola Superiore Sant'Anna, Laboratorio LENS, e le Università di Firenze e Pisa, hanno dimostrato un innovativo sistema di comunicazione wireless basato sulla luce visibile, che sfrutta LED e concentratori solari fluorescenti (LSC). I risultati, pubblicati sulle riviste Scientific Reports e Advanced Optical Materials, sono stati realizzati nell'ambito dei progetti PNRR RESTART e I-PHOQS, due iniziative che pongono l'Italia in posizione di avanguardia per la ricerca di frontiera in settori altamente strategici
 
 
Due importanti riviste scientifiche internazionali - Scientific Reports e Advanced Optical Materials – hanno dato risalto a recenti studi condotti da team di ricerca italiani che hanno dimostrato un sistema innovativo di comunicazione basato sulla luce visibile (VLC) a LED e le antenne ottiche fluorescenti in applicazioni realistiche, mostrandone l'ottimo potenziale.
 
Le ricerche sono frutto della collaborazione tra l'Istituto di Telecomunicazioni, Informatica e Fotonica (TeCIP della Scuola Superiore Sant'Anna), l'Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio nazionale delle ricerche di Sesto Fiorentino (Cnr-Ino), il Laboratorio LENS, l'Istituto di chimica dei composti organometallici del Cnr (Cnr-Iccom), il Dipartimento di Chimica "Ugo Schiff" dell'Università di Firenze e il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa.
 
Il sistema, testato presso i laboratori della Scuola Superiore Sant'Anna, mostra come sia possibile realizzare sistemi di trasmissione dati wireless, stabili e a basso costo utilizzando LED bianchi commerciali e concentratori solari fluorescenti (LSC): tale tecnologia, che sfrutta materiali in grado di assorbire e riemettere la luce visibile, consente di superare i limiti dei ricevitori tradizionali, offrendo un ampio campo visivo, maggiore efficienza nella raccolta del segnale e una velocità di risposta adeguata per applicazioni reali, come la trasmissione video in alta definizione o l'accesso a Internet in ambienti indoor.  
 
Dalla teoria alla pratica: video HD trasmesso via luce
 
Una delle principali novità introdotte in questa ricerca è l'uso combinato di un Concentratore Luminescente e di LED ad alta potenza per l'illuminazione, sfruttando quindi la sinergia tra illuminazione e comunicazione. Nel primo studio, i ricercatori hanno realizzato e testato un sistema VLC integrato con le reti cablate esistenti, come l'Ethernet, capace di trasmettere un flusso video HD a 10 Mbit/s su una distanza di 2 metri. Il sistema, che utilizza un LED bianco da soffitto come trasmettitore e sfrutta un ricevitore VLC basato su LSC, sviluppato da Cnr-Ino in collaborazione con Cnr-Iccom e UniPi, ha mostrato ottime prestazioni in termini di sensibilità e campo visivo, anche senza allineamento preciso tra trasmettitore e ricevitore. In altre configurazioni, con l'utilizzo di modulazioni più avanzate, sono state dimostrate velocità di trasmissione superiori ai 70 Mbit/s. "La comunicazione in luce visibile ha il potenziale di rivoluzionare le reti di comunicazione, offrendo un'alternativa sicura e pervasiva alle tradizionali tecnologie wireless, dato che ogni sorgente luminosa a LED può essere trasformata in una sorgente di dati." afferma Giulio Cossu, Ricercatore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. "Abbiamo dimostrato che è possibile realizzare un collegamento ottico wireless stabile e veloce usando componenti semplici e facilmente integrabili negli ambienti quotidiani, integrabile con le reti che si usano ogni giorno".
 
Lo studio e la preparazione dei concentratori solari luminescenti, originariamente utilizzati per la conversione di energia solare, sono stati curati dal gruppo guidato da Andrea Pucci, professore ordinario del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa in collaborazione con  Massimo Calamante, primo ricercatore del Cnr-Iccom di Sesto Fiorentino.
 
Nel secondo studio, i ricercatori hanno sviluppato e confrontato tre diversi materiali fluorescenti per identificare le soluzioni più adatte alle diverse applicazioni: dalle comunicazioni indoor (Li-Fi) a quelle basate sui laser.  "Questi risultati dimostrano che è possibile progettare antenne ottiche innovative, calibrandole per la specifica applicazione, scegliendo il materiale più adatto in base alle esigenze di velocità, efficienza e stabilità," aggiunge Jacopo Catani,  dirigente di ricerca del Cnr-Ino, che ha coordinato la realizzazione e la caratterizzazione dei nuovi ricevitori e il loro utilizzo in questo tipo di applicazioni. "In particolare, il fluoroforo H2 rappresenta una piattaforma estremamente promettente per le future generazioni di sistemi di comunicazione, considerato che nel nuovo standard 6G le comunicazioni wireless basate sulla luce rappresenteranno un elemento centrale, soprattutto in combinazione con le nuove sorgenti LED e laser a luce bianca."
 
Si apre, così, la strada a una nuova generazione di reti ottiche wireless, ideali per ambienti dove le comunicazioni radio sono limitate o indesiderate, ma anche in negozi, ospedali, musei, scuole e uffici.
 
Gli studi sono stati realizzati con il supporto delle iniziative PNRR "RESTART" e "I-PHOQS", due iniziative finanziate con il supporto del programma NextGenerationEU, e con il supporto del Cnr (Progetti Ricerca@CNR FLUOCOM), che pongono l'Italia in posizione di avanguardia per la ricerca di frontiera in settori altamente strategici: quelli della fotonica, delle telecomunicazioni e delle scienze quantistiche.
 
 
Roma, 25 luglio 2025
 
Didascalie immagini:
Immagine_1: Antenne ottiche innovative basate su tre diversi concentratori fluorescenti per comunicazioni ottiche wireless (OWC) Credits: Jacopo Catani
Immagine_2: Trasmissione di un video ad alta risoluzione con ricevitori ottici basati su concentratori fluorescenti.
 
La scheda
Chi: Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche di Sesto Fiorentino (Cnr-Ino); Istituto di Telecomunicazioni, Informatica e Fotonica (TECIP della Scuola Superiore Sant'Anna); Laboratorio LENS, Istituto di chimica dei composti organometallici del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-Iccom); Dipartimento di Chimica "Ugo Schiff" dell'Università di Firenze; Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa
Che cosa: articolo "Exploiting luminescent solar concentrators in indoor visible light communication systems", Cossu, G., Gilli, L., Oliviero, L.  et al.  Sci Rep 15, 16509 (2025). https://doi.org/10.1038/s41598-025-00932-4, link https://www.nature.com/articles/s41598-025-00932-4; articolo "Comparative Test of Novel Fluorescent Optical Antennas for LED- and Laser-Based Optical Wireless Communications", Marco Meucci, Mauro Aresti, Giulio Cossu, Lorenzo Gilli, Luca Oliviero, Matteo Bartolini, Andrea Pucci, Ernesto Ciaramella, Jacopo Catani, Advanced Optical Materials 13/2025, https://doi.org/10.1002/adom.202570088 , link https://advanced.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/adom.202570088



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giovedì 24 luglio 2025

Il legame di sangue tra Trump e Netanyahu

L’elezione di Donad Trump a Presidente degli Stati Uniti s’America ha rafforzato il legame indissolubile tra Usa e Israele e le recenti manifestazioni di affetto da parte di Netanyahu (Nobel) ci hanno dato piena consapevolezza che ci fosse di più del semplice e cordiale bilateralismo tra i due paesi. L’attacco all’Iran e la questione Gaza hanno sancito sotto gli occhi del Mondo il patto di sangue che ha portato a sporcarsi le mani con 6000 morti in Iran e 62.000 morti a Gaza. Un piano che va oltre gli accordi bilaterali tra i due paesi attraverso la costruzione a tavolino e fra amici di un processo di distruzione totale della striscia.

Affamare la gente e ucciderli allo stesso tempo con le scuse più disparate addossate ad Hamas naturalmente. La stessa Humanitarian Foundation (GHF) è l’unico gestore del cibo per gaza è intestata a un ex Militare Americano è pienamente responsabile oggi delle morti per fame tra i palestinesi. La violazione del diritto internazionale ad usare le coste del mediterraneo da parte dei Palestinesi non ha sortito nessuna reazione in sede ONU. L’ultima riunione del consiglio di sicurezza proposta dagli Emirati Arabi Uniti e sostenuta da oltre 90 Stati Membri ha visto il veto degli Stati Uniti. L’appello di Gutierrez sull’immediato cessate il fuoco umanitario è caduto sotto l’onta del connubio Israele - Stati Uniti.

Ma andiamo nel dettaglio delle cose, Donald Trump ha in famiglia tre nipoti tutti cresciuti in ambienti rabbinici ortodossi. La figlia Ivana Marie (oggi Ivanka) si è convertita all’ebraismo per sposare Jared Kushner noto imprenditore Sionista membro attivo della Chabad Lubavitch strettamente legato a Netanyahu, Israele e al Mossad (Servizi segreti Israeliani).

Tra le note di qualcosa che tutti sanno ma che nessuno vuole dire occorre dare sento agli atteggiamenti antisistema del Presidente Americano che è stato salvato due volte dal collasso finanziario nel 1984 quando la sua Holding affonda le banche ebraiche legate ai Rockefeller (via Chase Manhattan). E nel 1996 quando ci fu il crollo dei casinò e delle proprietà di Atlantic City, fu salvato dagli investitori ebraici legati a Goldman Sachs e ambienti israeliti.

Durante la sua prima presidenza sposta l’ambasciata Usa a Gerusalemme dando un riconoscimento totale al dominio israeliano, firma gli accordi di Abramo, con la normalizzazione di paesi Arabi alla regia del paese Sionista. Cosa che si è ampiamente vista anche nell’ultimo anno in un processo fantasma di non presa di posizione sullo stato palestinese. Sono stati assegnati fondi miliardari a Israele anche durante le crisi economiche interne USA; è stata data la protezione totale al Mossad nelle operazioni in Siria, Iran, Palestina.

Corre l’anno 2016 e la Trump Tower ospita un incontro con specialisti israeliani di PsyGroup per la manipolazione dell’elettorato software derivati da Cambridge Analytica con supporto dell’intelligence israeliana. Il potere della Chabad Lubavitch non è soltanto basato sull’oggetto religioso ma rappresenta una punto di collegamento occulto tra il potere spirituale,il denaro e la geopolitica di potere. La figlia di Trump Ivanka , il marito Jared Kushner ed i tre nipoti sono internamente legati a questo mondo, un mondo che sogna il Terzo Tempio a Gerusalemme come centro del Nuovo Ordine Mondiale teocratico.

Il valore che dobbiamo dare ai comportamenti di Trump a favore di Netanyahu è legato alla origine delle cose che in America si tocca con mano e ci riferiamo all’attacco sionista sull’Iran descritto dal giornalista americano Derek Arthur sul Times “La politica Oscura dietro l’attacco di Trump in Iran”. A pagare Mike Waltz rimosso e inviato all’Onu perché trovato a contattare Netanyahu che avrebbe palesemente chiesto un appoggio gratis per il bombardamento sui siti nucleari iraniani.

La sua rielezione ha rappresentato per i Sionisti un mondo nuovo per fare affari Trump, infatti, non compariva da tempo tra i 5000 uomini più ricchi d’America. Una entrata di liquidità dove gli Stati Uniti sembrano essere diventati un altro paese che attraverso una persona che trae profitto dal potere con la sua politica del quanto ci guadagno. Come descritto da Ben Rodhes sul New York Time.

Ci chiediamo a questo punto se i soldi pieni di sangue dei Sionisti che hanno legato e vincolato Trump in mille favori possano essere alla base di una finzione politica contro il sistema geopolitico mondiale che non potrà mai sfuggire all’Ordine Mondiale di Gerusalemme attualmente al potere.

Gioco pubblico, l’allarme di EGP FIPE: “Forte il rischio di dumping contrattuale anche nelle gaming hall”


Giochi pubblici

L'ALLARME DI EGP FIPE: "FORTE IL RISCHIO DI DUMPING CONTRATTUALE ANCHE NELLE GAMING HALL. OCCORRE INTERVENTO DELLE ISTITUZIONI PREPOSTE"

Il Presidente Cangianelli: "Il lavoro qualificato è fondamentale per garantire legalità, tutela della salute e concorrenza equa"

Roma, 22 luglio 2025"La lotta all'illegalità e la tutela della salute dei consumatori passano anche dalla cura della professionalità di chi lavora nelle gaming hall, la cui qualificazione è assolutamente imprescindibile. Questa è la sede giusta per esprimere la nostra preoccupazione per il permanere del fenomeno del dumping contrattuale che ormai interessa anche gli esercizi autorizzati al gioco pubblico".

Così Emmanuele Cangianelli, Presidente di EGP FIPE, l'organizzazione di categoria degli esercenti attivi nei giochi regolamentati parte di Confcommercio, in occasione della presentazione del "Manuale sul Dumping Contrattuale nei Pubblici Esercizi" tenutasi oggi al CNEL.

Un fenomeno certamente pericoloso che emerge dai risultati della ricerca condotta da ADAPT sulla base dei contratti depositati presso il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro.  Da questa emerge chiaramente come, anche per le sale specializzate nei giochi pubblici, si assista alla diffusione di contratti collettivi nazionali firmati da sigle sindacali poco rappresentative, con condizioni economiche e normative più svantaggiose. Tutti fattori che rischiano di alimentare un mercato del lavoro parallelo e sottopagato.

"Come accade per i pubblici esercizi in generale, tra i contratti depositati solo alcuni – tra cui il CCNL FIPE – hanno una reale applicazione diffusa e riconosciuta, a fronte di altri che interessano solo poche centinaia di lavoratori a livello nazionale – conclude Cangianelli – Così si generano disparità sostanziali nei trattamenti economici, in particolare per le figure operative. Come EGP FIPE crediamo sia doveroso richiamare l'attenzione sull'opportunità di un intervento deciso da parte di Governo, INPS e Ispettorato del lavoro affinché sostengano le imprese che adottano contratti più rappresentativi, intervenendo su chi cerca scorciatoie per ridurre il costo del lavoro, rischiando così di abbassare gli standard necessari all'esercizio delle concessioni di giochi pubblici. Condizioni che alimentano, di fatto, una concorrenza tossica a scapito dei lavoratori, creando ingiustizie anche nella competizione tra imprese e allontanandosi dai livelli di offerta essenziali per la legalità, la tutela degli utenti e l'integrità del comparto dei giochi pubblici."

Reato femminicidio. Ciò che la legge non dice… e peggiora

Reato femminicidio. Ciò che la legge non dice… e peggiora

Il Senato - unanimità - ha approvato l'istituzione del nuovo reato di femminicidio (1). Il testo va alla Camera per l'iter di approvazione.
In pratica viene sanzionato un omicidio con alcune aggravanti che dovrebbero servire ai giudicanti per fare meno sconti di pena ai rei, sia nella formulazione del giudizio che nell'esecuzione della pena. A cui si aggiungono stanziamenti per alcune forme di prevenzione (numero verde 1522), nonché aiuti per i figli coinvolti.

I nostri legislatori ora si sentiranno un po' meglio.
Noi no.
Ci viene in mente il reato di omicidio stradale, a suo tempo approvato con altrettanta aspettativa che, però, non ha contribuito a far diminuire gli incidenti e le vittime della strada (2).

Come per chi involontariamente provoca la morte di qualcuno (omicisio stradale), anche nel caso di femminicidio, la base per cui certe cose accadono non viene intaccata. Si interviene sugli effetti, per renderli meno dolorosi, ma poco sui motivi. Nel caso del femminicidio, l'unica prevenzione è un maggiore stanziamento per il telefono 1522.

Molti dicono che è una questione di cultura, educazione… e rimandano la realtà ad un ipotetico ravvedimento degli individui di fronte alle proprie barbarie: guidare un veicolo in modo irresponsabile, credere che la partner sia di propria proprietà.

Abbiamo visto, per l'omicidio stradale, migliorare radicalmente la qualità e sicurezza dei veicoli, delle strade, delle prevenzioni, delle sorveglianze? Ovviamente ci dicono di sì, ma i dati Istat in crescita sugli incidenti 2024 ci dicono che non è stato fatto bene e, allo stato, non vediamo grandi mobilitazioni tecnologiche e infrastrutturali alla bisogna,

Qualcuno crede che la barbarie di un uomo che ammazza per cosiddetto amore o odio la propria partner, si attenuerà perché, per esempio, quando l'assassino finirà in galera, potrà accedere alla semilibertà solo dopo aver scontato tre quarti di pena? Suvvia. A parte alcuni maschi che si ammazzano dopo aver ammazzato, della severità della pena al nostro assassino non gliene frega nulla, sia perché in fuga o perché rassegnato.

Il problema, che non trova spazio nella legge sul femminicidio (e che sarebbe "tecnicamente" difficile  farlo rientrare), è che viviamo in una società in cui tutto invita a considerare la donna un oggetto, a partire proprio dai rapporti interpersonali. La donna è oggetto quando lavora e non solo: tempi spesso non armoniosi col suo genere, retribuzioni e disponibilità inferiori, maggiori difficoltà in ogni tipo di inserimento sociale, a partire dalle barriere di asili nido che mancano, possesso del suo corpo da parte di religioni mantenute dallo Stato e Stato -quello cosiddetto laico-, etc. Certo, non siamo più quando i nostri codici prevedevano l'attenuante per il delitto d'onore (abrogato solo nel 1981…), ma il fatto che i femminicidi crescono fanno capire che quanto fatto fino ad oggi, non solo non è bastato, ma ha aggravato la situazione.

I nostri legislatori, per essere credibili, dovrebbero spostare la propria unanimità di consensi anche su tutti gli aspetti economici che rendono le donne cittadine di serie B. Ma non lo fanno, e credono di farci fessi con questo fumo negli occhi dell'odierna legge che, solo per i più idioti tra loro, serve a sciacquarsi la coscienza. Mentre gli altri, la maggior parte, non rinuncerebbe ad un minimo dei propri privilegi (di maschi e di femmine che sono come i maschi) per un'uguaglianza che, questa sì, sarebbe la base, quantomeno, per cominciare ad affievolire i femminicidi.



1 - https://www.aduc.it/notizia/reato+femminicidio+senato+approva+unanimita_141343.php
2 - https://www.aduc.it/notizia/incidenti+stradali+2024+aumento+istat_141345.php


Vincenzo Donvito Maxia - presidente Aduc

La mostra Women for Women Against Violence apre l'International Scledum Film Festival (Schio, 1° agosto)


Giovani, è allarme soft skills: 4 Gen Z su 10 faticano a comunicare sul lavoro

GIOVANI, È ALLARME "SOFT SKILLS": 4 GEN Z SU 10 FATICANO A COMUNICARE SUL LAVORO

Uno studio britannico sottolinea le difficoltà dei ragazzi e delle ragazze tra i 18 e i 25 anni che si affacciano al mondo del lavoro: riguardano la resilienza, la capacità di lavorare in squadra e addirittura le conversazioni telefoniche, sgradite a un talento su 4. "Guai però a cedere alla colpevolizzazione delle nuove generazioni. La chiave di lettura deve rimanere la valorizzazione delle differenze che questa generazione porta. Accanto a un accompagnamento al 'risveglio' e allo sviluppo di quella parte di competenze umane e relazionali che, nell'epoca dell'avvento dell'AI, quasi paradossalmente sono ancora più determinanti", spiega Francesca Verderio di Zeta Service, realtà italiana leader nella consulenza e servizi HR e payroll

 

Quello delle competenze è un tema sempre più importante per i ragazzi e le ragazze che si affacciano su un mercato del lavoro ultra-competitivo, in particolare quelli della Gen Z, cioè i nati tra il 1997 e il 2012. Giovani che, secondo un recente studio britannico pubblicato dal magazine di settore HrNews dimostrano maggiore preparazione dal punto di vista tecnico e delle hard skills ma meno rispetto a quelle che sono le cosiddette soft skills. L'indagine, svolta su oltre 2mila persone, tra le quali 590 datori di lavoro, ha infatti evidenziato come studenti e lavoratori nella fascia di età tra i 18 e i 25 anni registrino le maggiori difficoltà in quest'area. In particolare, secondo la ricerca, quasi 4 su 10 (il 37%) hanno difficoltà nella comunicazione interpersonale, quasi 3 su 10 (il 28%) nella resilienza e nel problem solving (il 27%). Le difficoltà comunicative possono avere un impatto diretto sulle competenze chiave richieste in ogni ufficio, dato che quasi un quarto (24%) dei Gen Z non ama le conversazioni telefoniche e a volte addirittura le evita del tutto. Anche i millennial, tuttavia, sono restii a rispondere al telefono, con il 21% che ne fa volentieri a meno, quando possibile.

Tuttavia, a fronte di questi dati, quello che, secondo gli esperti, va assolutamente evitato è il cosiddetto "Gen Z bashing" e, in generale, il bashing generazionale, ovvero la tendenza a colpevolizzare i ragazzi e le ragazze. "Non possiamo permetterci di leggere questi dati come una colpa da imputare alla Gen Z. È una narrazione non utile e fuorviante", afferma Francesca Verderio, Training & Development Practice Leader di Zeta Service, realtà italiana leader nella consulenza e servizi HR e payroll. "Queste fragilità – aggiunge - non sono un tratto anagrafico, ma il risultato di un sistema educativo e formativo che ha fatto il possibile ma non abbastanza e non aveva gli strumenti per evolvere con la stessa velocità del mercato del lavoro. Il Covid-19, con le sue lezioni a distanza e l'isolamento sociale, ha rallentato momenti di contatto fisico proprio in una delle fasi in cui si impara, a stare in relazione".

Parole che trovano riscontro in ulteriori dati dell'indagine inglese: quasi metà (il 43%) delle persone intervistate ha infatti dichiarato di non aver ricevuto insegnamenti sulle competenze trasversali durante la più giovane età. Una tendenza che, però, proseguirebbe anche nel mondo del lavoro, con oltre un quarto (27%) dei partecipanti al sondaggio che ha riferito di non ricevere alcun supporto nello sviluppo delle competenze trasversali e il 43% che non partecipa ad alcuna formazione esterna o attività di team building. Eppure le soft skills nel lavoro sono fondamentali: anche in era di intelligenza artificiale i datori di lavoro, nello studio, hanno attribuito un'importanza maggiore alla capacità di svolgere un lavoro in squadra (55%) piuttosto che alle competenze informatiche, fondamentali solo per il 26%. Ma non tutto è perduto, le competenze relazionali si formano e si fondano fin dai primi anni di vita e possono essere certamente "risvegliate e riallenate". Inoltre non possiamo dimenticare che, questa fase di fatica che queste generazioni hanno attraversato, ha certamente sviluppato capacità e punti di vista differenti dei quali le aziende e il contesto sociale devono fare tesoro.

"Oggi il contesto competitivo ci impone una riflessione strutturale: servono piani formativi che affianchino lo sviluppo tecnico a quello umano. – continua Francesca Verderio di Zeta Service -- In un'epoca di AI, sono proprio le competenze che le macchine non replicano – ascolto, empatia, visione sistemica – a generare valore. Non solo, anche l'utilizzo efficace dell'AI è necessariamente connesso alla capacità umana di discernere, avere spirito critico e saperla usare come strumento ponendosi al di sopra e non lasciandosi influenzare o guidare da essa.  Come professionisti e professioniste lo vediamo ogni giorno, sia internamente sia nelle consulenze che offriamo alle aziende per un più efficace e sostenibile sviluppo organizzativo: dai percorsi di coaching che aiutano le figure manager a integrare KPI e intelligenza emotiva, ai training blended per ruoli tecnici dove il problem solving convive con il pensiero empatico, fino ai progetti di team coaching che risolvono conflitti strutturali facilitando la collaborazione tra funzioni diverse. Anche per questo abbiamo deciso di formare le nostre persone, a partire dalle figure più junior, su soft skill come l'ascolto, la comunicazione per cooperare, lo spirito critico, il pensiero divergente, la propensione all'autosviluppo".

Ecco allora quali sono, secondo le figure esperte di Zeta Service, le 10 caratteristiche comportamentali che chi oggi entra nel mondo del lavoro dovrebbe allenare maggiormente, accompagnato anche dall'azienda nella formazione:

1.             Focus su obiettivi singoli, costanza e coerenza: la capacità di concentrazione prolungata su un task va allenata accanto ad un multitasking che non va dimenticato.

2.             Comunicazione verbale e la capacità di integrare la relazione in modo multicanale: saper parlare con efficacia, integrando i contributi e conoscendo e governando le caratteristiche dei canali di comunicazione.

3.             La chiarezza espositiva e la capacità di trasmettere concetti in modo razionale e razionale: e-mail chiare, dirette e pertinenti sono fondamentali per una performance che mira a fare squadra e a risolvere problemi complessi.

4.             Accountability e Decision making: esercitare il potere e la competenza ad attivarsi rispetto al proprio livello di padronanza e sfidarsi ad andare oltre.

5.             Spirito critico: capacità di governare e farsi un'opinione propria e se serve divergente rispetto alla realtà che si affronta è la via per l'innovazione e la crescita, oltre che per un utilizzo davvero efficace dell'AI.

6.             Resilienza e locus of control bilanciato: avere la capacità di pesare i propri contributi e contestualizzarli, analizzando tutte le variabili in gioco, riconoscendosi azioni positive e mettendosi in discussione in ottica di miglioramento continuo.

7.             Negoziazione sostenibile, in logica sempre di reciproco vantaggio: una competenza chiave in ogni relazione professionale, interna o esterna.

8.             Ascolto attivo, empatia e cura autentica della relazione: comprendere, non solo sentire, è il prerequisito di ogni relazione sana. E comprendere i bisogni dell'altro è ciò che conferisce leadership e fiducia.

9.             Propensione all'autosviluppo: accogliere il feedback come leva di apprendimento, non come attacco personale.

10.          Pensiero positivo: non "pensare positivo" a tutti i costi, ma coltivare la capacità di leggere le opportunità anche nelle criticità.

 




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CPR ALBANIA: spesi 114mila euro al giorno per soli 5 di attività. Nuovi dati inediti ActionAid e UniBari su costi, rimpatri e gestione dei centri detentivi per migranti


CPR ALBANIA E ITALIA 
ACTIONAID E UNIBARI: RIMPATRI AI MINIMI STORICI E COSTI ALTISSIMI DELLA DETENZIONE.  
COSTO CPR ALBANIA: 114MILA EURO AL GIORNO PER SOLI 5 GIORNI DI ATTIVITA' NEL 2024.
OLTRE 153MILA EURO PER ALLESTIRE UN SINGOLO POSTO 
Con la piattaforma "Trattenuti" i nuovi dati inediti dei 14 centri detentivi attivi in Italia e in Albania 
L'operazione Albania è il più costoso, inumano e inutile strumento nella storia delle politiche migratorie italiane. 570mila euro sono i pagamenti fatti dalla Prefettura di Roma all'ente gestore Medihospes per 5 giorni di reale operatività: 114mila euro al giorno per detenere 20 persone, tra metà ottobre e fine dicembre 2024, liberate poi tutte in poche ore.  
ActionAid e UniBari per la prima volta hanno ricostruito quanti milioni sono stati effettivamente impegnati per l'allestimento fino a marzo 2025, nonostante i centri non siano stati completati: i dati sono ora pubblici sulla piattaforma "Trattenuti".  
A Gjader, a fine marzo 2025, erano stati realizzati 400 posti: per la sola costruzione (compresa la struttura non alloggiativa di Shengjin) sono stati sottoscritti contratti, con un uso generalizzato dell'affidamento diretto, per 74,2 milioni. L'allestimento di un posto effettivamente disponibile in Albania è costato oltre 153mila euro. Il confronto con i costi per realizzare analoghe strutture in Italia è impietoso: nel 2024 il Ctra di Porto Empedocle (AG) è costato 1 milione di euro per realizzare 50 posti effettivi (poco più di 21.000 euro a posto). 
Capacità ridotta del sistema e posti vuoti. I Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) esistenti alla fine del 2024 erano 11, per una capienza ufficiale del sistema detentivo per stranieri pari a 1522 posti. A ciò si devono aggiungere i 1033 posti ufficialmente realizzati presso i 3 Centri di trattenimento per richiedenti asilo (Ctra) che portano il totale dei posti a 2555. Ma a causa dei ritardi negli allestimenti, delle ripetute proteste e dei continui danneggiamenti subiti dalle strutture, il sistema funziona al 46% della capienza ufficiale a fine 2024. "Alla luce di ben 263 posti vuoti sul totale di 1164 disponibili - spiega Fabrizio Coresi, esperto di migrazioni per ActionAid - il tentativo di utilizzare il Cpr di Gjader per detenere la popolazione straniera irregolare presente in Italia appare del tutto irrazionale e illogico." 
Rimpatri al minimo storico dal 2014. La giustificazione principale per l'esistenza dei Cpr è che rendano più efficace la politica di rimpatrio. Ma il ricorso alla detenzione aumenta solo i costi economici ed umani dei rimpatri e, pur prevedendo tempi più lunghi (fino a 18 mesi, dal settembre 2023), non incide sul numero di rimpatri effettuati. Nel 2024 si registra il minimo storico dal 2014: solo il 41,8% (2.576) delle persone in ingresso in un centro di detenzione, su un totale di 6.164, è stato rimpatriato. Nonostante le sempre maggiori risorse dirottate sulla detenzione amministrativa, anche nel 2024, dai Cpr italiani sono stati rimpatriate solo il 10,4% delle persone che hanno ricevuto un provvedimento di allontanamento.  
La nuova funzione della detenzione. Nel sistema detentivo i richiedenti asilo sono cresciuti negli ultimi anni, arrivando a essere oltre il 45% delle persone trattenute nel 2024. Il 21% di questi non aveva ancora ricevuto un provvedimento di allontanamento, ma erano trattenuti solo in quanto richiedenti asilo. "L'utilizzo della detenzione come strumento della politica d'asilo segna un cambio di paradigma epocale, che pone gravi interrogativi circa gli obiettivi di uno strumento così impattante sui diritti fondamentali delle persone" continua Giuseppe Campesi, dell'Università di Bari. "Interrogativi che hanno trovato un riflesso diretto nella crescita significativa delle uscite per mancata convalida o proroga del provvedimento di trattenimento da parte dell'autorità giudiziaria". Le "liberazioni" da parte dei giudici passano dal 9% del 2021 al 29% del 2024. Negli ultimi due anni sono 186 le persone detenute nonostante avessero diritto all'accoglienza e che sono state liberate: si tratta dell'89% dei 208 richiedenti asilo che hanno fatto ingresso in uno dei nuovi Ctra.  
Costi fuori controllo. Nel 2024 il costo del sistema detentivo è stato di quasi 96 milioni, più del totale speso nei 6 anni precedenti (poco meno di 93 milioni). In aggiunta tra i vari costi non conteggiati un esempio emblematico dello spreco di risorse: in Albania per ospitalità e ristorazione del solo personale della polizia si sono spesi 528mila euro nel 2024 per 5 giorni di operatività dei Centri.  
Continua senza sosta quindi l'investimento che dal 2017 si realizza sul sistema detentivo, nonostante sia nei fatti ingovernabile e strutturalmente violento, lesivo dei diritti fondamentali e patogeno. Un sistema che tra 2024 e primi mesi del 2025 ha prodotto tre morti che si aggiungono agli oltre 30 decessi della storia della detenzione amministrativa in Italia. Per questo ActionAid e il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Bari hanno deciso di riportare nella piattaforma, tra gli indicatori relativi alle singole strutture, anche il resoconto dei principali eventi critici (rivolte, incidenti, atti autolesionistici, etc.) che vi si verificano, per mostrare, oltre i dati, il costo umano del sistema e considerare gli effetti delle più oscure politiche migratorie sulle persone costrette a subirle. 


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Connettività da 10Gbit per le funivie a La Thuile.

Connettività da 10Gbit per le funivie a La Thuile.


Per la Coppa del Mondo di sci le Funivie Piccolo San Bernardo si sono dotate di una soluzione integrata di connettività broadband firmata Cambium Networks.

Milano, 24 Luglio 2025 - Nel comprensorio sciistico di La Thuile sono presenti 152 chilometri di piste, su 3000 ettari di superficie con 1600 metri di dislivello: gestirli ogni giorno è il compito della storiche Funivie Piccolo San Bernardo. Si tratta di 38 impianti di risalita – 21 seggiovie, 11 skilift, 5 tapis roulant, 1 telecabina DMC, con una portata di 3000 persone/ora.

Il progetto di connettività è stato sviluppato per le funivie in relazione alla gestione dell'evento costituito da 3 gare di Coppa del Mondo di sci, dato che l'infrastruttura preesistente poteva garantire soltanto una banda di 1 Gbit/s. L'obbiettivo chiave del progetto era garantire la diffusione di una banda da 10 Gbit/s in vari siti per poter offrire sia i servizi necessari alla gara vera e propria, sia la possibilità di garantire ai numerosi giornalisti presenti di diffondere con rapidità gli articoli, foto, e video relative all'evento. I requisiti erano di minimizzare il budget utilizzato massimizzando il servizio fornito assicurando una buona affidabilità della soluzione.

L'infrastruttura adottata, progettata dal system integrator Planet, ha previsto l'utilizzo di 3 switch cnMatrix EX2028 collegati tra di loro in fibra ottica a 10 Gbps. Questi switch hanno fornito connettività cablata in rame agli endpoint e connesso a 2 Access Point XV2-2T1 per la copertura outdoor e 2 AP XV3-8 per la copertura indoor.

Questa configurazione ha permesso di gestire agevolmente anche le situazioni di massimo carico della rete (upload simultaneo di file multimediali) senza alcuna saturazione delle risorse disponibili.
L'installazione è stata pianificata con largo anticipo ed effettuata circa 15 giorni prima dell'evento in modo da poter effettuare test di copertura di tutte le aree interessate dall'intervento.
Si è arrivati ad un utilizzo simultaneo da parte di circa 300/350 persone.

Dopo l'installazione viene fornita una connettività a 10 Gbit/s sia in sala stampa nei pressi degli uffici delle funivie che nel parterre di arrivo distante circa 800 m. Inoltre in entrambi i siti sono garantite due connettività in Wi-Fi da 2,5 Gbit/s.

I risultati raggiunti sono stati decisamente soddisfacenti, con una capacità che non ha mai superato il 50% di saturazione della banda occupata. Tutti gli utenti hanno mostrato una grande soddisfazione per il servizio fornito e l'obiettivo di raggiungere tutti i paesi interessati dalle gare in oggetto può dirsi pienamente raggiunto. L'affidabilità del sistema e le performance ottenute sono stati i punti chiave di successo dell'installazione.

"L'installazione effettuata da Planet ci ha consentito di offrire un servizio di connettività di alta qualità, sicuro ed efficiente, sia agli operatori della comunicazione sia al pubblico, ed ha contribuito al successo della manifestazione" ha dichiarato Gian Luigi Franzini, Direttore Tecnico di Funivie Piccolo San Bernardo S.p.a.




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mercoledì 23 luglio 2025

Sex toys. Temptation Island accende il desiderio anche online

Tra falò infuocati e reality ad alto tasso di gelosia, l'estate 2025 risveglia fantasie… e carrelli piccanti. Secondo una nuova analisi di idealo – portale internazionale di comparazione prezzi – le ricerche di sex toys sono aumentate del +25% rispetto allo scorso anno, con veri e propri boom in alcune categorie: +267% per gli articoli BDSM, +21% per i preservativi e +8% per i dildo.

 

Merito (o colpa?) di Temptation Island, che quest'anno non solo tiene incollati milioni di telespettatori, ma alimenta anche una nuova consapevolezza del piacere, giocosa e senza tabù.

 

Temptation Island accende il desiderio: l'estate si fa hot anche online

 

Boom di ricerche per i sex toys su idealo: +267% per i prodotti BDSM legati al sadomaso, +21% per i preservativi. Il reality delle tentazioni accende il desiderio… e gli acquisti

 

23 luglio 2025 – Altro che semplice evasione romantica: l'estate 2025 si trasforma in un viaggio alla (ri)scoperta del piacere. E sullo sfondo, tra falò infuocati e sguardi proibiti, c'è Temptation Island, il reality che ogni settimana tiene incollati milioni di telespettatori italiani, risvegliando desideri, gelosie e nuove fantasie sotto il sole.

Ma il vero effetto si misura online: secondo i dati di idealo, portale internazionale di comparazione prezzi, l'interesse per i prodotti erotici è cresciuto del +25% su base annua[1]. Un segnale chiaro: complice l'atmosfera bollente del piccolo schermo, sempre più persone (in coppia o single) stanno scegliendo di esplorare la propria intimità con curiosità e consapevolezza. Il format televisivo fa da apripista, rompendo i tabù e stimolando conversazioni, e carrelli digitali, sempre più piccanti.

Viaggio nei sentimenti e…nel piacere: cosa cercano gli italiani

Dimenticate i soliti must estivi tra creme solari e costumi coordinati: quest'anno gli italiani mettono in valigia anche una dose extra di passione. I dati idealo parlano chiaro: i prodotti legati all'erotismo stanno vivendo un vero boom. A guidare la classifica ci sono gli articoli BDSM, con un clamoroso +267% rispetto allo scorso anno. Frustini, manette, accessori per il role play: non sono più solo per pochi curiosi, ma sempre più protagonisti di un piacere giocoso, consensuale e consapevole.

A seguire, crescono anche i preservativi (+21%), e l'intramontabile dildo (+8%), a conferma che i "classici" del benessere sessuale continuano a essere una certezza per chi vuole riscoprire sé stesso… o l'altro.

Inoltre, gli articoli erotici risultano una categoria molto stagionale per gli acquisti nel mese di agosto, con una convenienza che arriva fino al -19%[2].

Zoom sull'Europa: il desiderio non ha confini, ma l'Italia domina 

L'interesse per i sex toys non è una tendenza solo italiana. Anche nel resto d'Europa, sempre più persone si avvicinano con naturalezza e curiosità al mondo dell'erotismo consapevole. Tuttavia, secondo i dati idealo, è proprio l'Italia a guidare l'onda estiva del piacere, con picchi di crescita che superano ampiamente la media europea.

Basta pensare che le ricerche dedicate agli articoli BSDM negli altri paesi hanno una crescita tra il +51% (in Germania) e il +77,5% (nel Regno Unito), mentre in Italia si raggiunge il +267%. Forse una questione culturale porta gli italiani ad acquistare questo tipo di prodotti maggiormente online, mentre in Europa si vive la sessualità con maggiore libertà e si ricorre anche agli acquisti nei negozi offline. 

Andando più nel dettaglio delle ricerche negli altri paesi Europei, in Francia, patria del romanticismo, l'interesse complessivo per l'acquisto di prodotti erotici è rimasto stabile (+0,2%), ma alcune categorie hanno registrato picchi notevoli. Se la ricerca di articoli BDSM è cresciuta del +73% e i lubrificanti del +31%, la crescita maggiore è stata raggiunta dai prodotti per la pianificazione familiare, +108%, sintomo che un buon numero di nostri vicini d'oltralpe sta forse cercando di allargare la famiglia, e quale miglior momento se non durante la pausa estiva[3]!

In Germania si registra un timido +4% nella categoria complessiva, trainato dai prodotti BDSM (+51%) e dai vibratori (+12%), mentre perdono terreno i preservativi (-10%)[4].

Situazione opposta in Spagna, dove il totale segna un netto calo (-32%). Nonostante un buon +74% nella ricerca di preservativi, tutte le altre categorie, dai sex toys agli articoli di lingerie, mostrano dati in flessione, segnalando forse una disaffezione stagionale o un cambiamento nelle priorità di spesa[5].

Il Regno Unito chiude con un -10,5%, ma mostra una buona tenuta nei prodotti BDSM (+78%) e nei lubrificanti (+5%)[6].

Tra reality e realtà: una nuova consapevolezza del piacere

Complice il successo di programmi come Temptation Island, che mettono al centro il desiderio, cresce anche la voglia di esplorare la propria intimità in modo più libero e giocoso. Le ricerche su idealo confermano che il piacere non è più un tabù, ma un aspetto fondamentale del benessere personale, vissuto con curiosità e responsabilità.



[1] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale italiano, in particolare quelle relative alla categoria Sextoys e Protezione. Periodo: luglio 2024 – giugno 2025 vs luglio 2023 – luglio 2024. Interesse nell'ultimo anno: BDSM (33,9%), Lubrificanti intimi (18,1%), Sex toys per uomini (16,4%), Vibratori (16,0%), Dildo (7,4%), Articoli erotici (5,6%), Preservativi (1,3%), Intimo sexy (1,1%), Pianificazione familiare (0,3%). Anno su anno: BDSM (+267,0%), Preservativi (+21,0%), Dildo (+8,1%), Sex toys per uomini (+7,0%), Intimo sexy (+4,8%), Lubrificanti intimi (-0,3%), Vibratori (-9,8%), Pianificazione familiare (-36,1%), Articoli erotici (-44,6%). Totale: +25,2%.

[2] idealo ha analizzato i prezzi medi mensili sul proprio portale italiano. Periodo: da luglio 2024 a giugno 2025. In particolare, il mese di agosto è stato messo a confronto con quello più caro.

[3] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale francese, in particolare quelle relative alla categoria Sextoys e Protezione. Periodo: luglio 2024 – giugno 2025 vs luglio 2023 – luglio 2024.

[4] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale tedesco, in particolare quelle relative alla categoria Sextoys e Protezione. Periodo: luglio 2024 – giugno 2025 vs luglio 2023 – luglio 2024.

[5] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale spagnolo, in particolare quelle relative alla categoria Sextoys e Protezione. Periodo: luglio 2024 – giugno 2025 vs luglio 2023 – luglio 2024.

[6] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale britannico, in particolare quelle relative alla categoria Sextoys e Protezione. Periodo: luglio 2024 – giugno 2025 vs luglio 2023 – luglio 2024.

lunedì 21 luglio 2025

LA NUOVA PRO-LOCO CASTELLABATE RIPARTE DA PORTA RA’CHIAZZA

CASTELLABATE - Nella magica cornice di una delle piazzette storiche del borgo “ Porta ra’chiazza “ ieri sera 20 luglio, con la presentazione del nuovo direttivo presieduto dal giovane Luigi Ambrosano e del nuovo logo ( realizzato dall’artista e socio Luigi Severino ) è iniziato il nuovo cammino della Pro Loco Castellabate . E con la direzione artistica di Enrico Nicoletta già responsabile dell’ufficio di promozione turistica del comune di Castellabate. 


“ Abbiamo scelto una delle Antiche Porte del Borgo Medievale per la nostra conferenza di presentazione, per nobili e storiche motivazioni. 

Ancora oggi "Porta ra Chiazza", rappresenta uno dei punti di ritrovo, dove sono state scritte pagine di storia di un paese, intorno al suo classico Monumento ai Caduti, avvolti dalla fresca  brezza che arriva dal mare dall'angolo del vetusto Palazzo Matarazzo, gli occhi  rivolti verso l'immensa distesa verdeggiante dell'Annunziata, sotto lo sguardo vigile del Monte Stella. 

In mezzo alla gente e tra la gente, per presentare un gruppo giovanissimo, animato di tanta passione mista ad entusiasmo e tanto cuore, pronto a voler continuare un percorso di promozione e valorizzazione di uno dei Borghi più Belli d'Italia : Castellabate  storie di tutti i giorni, storie di un Paese . 











Marco Nicoletti 

@castellabatelive24 / pagina Facebook 

 

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