I dati, offerti dall’Ufficio Studi di Erif Real Estate (www.erif.it), la società immobiliare di riferimento del Nordovest lombardo (quel territorio che parte da Varese e arriva fino alla fiera di Rho-Pero coprendo anche il territorio del Novarese), dimostrano che le nuove tecnologie stanno diventando uno strumento essenziale anche in un settore da sempre caratterizzato dalla “fisicità” delle trattative. «Le peculiarità di internet – spiega Gianluigi Bandera, direttore generale di Erif Agency – sono ormai ben conosciute: informazioni veloci e dettagliate, tempi pressoché azzerati, libertà da parte dell’utenza di scremare le offerte immobiliari presenti sul web senza impegno e, soprattutto, senza nessuna pressione. Certo, da dieci anni si parla di internet in ambito immobiliare e, se i primi risultati importanti stanno arrivando solo ora, lo si deve a un certo modo di intendere l’acquisto della casa da parte degli italiani».
Modalità che, come sempre accade, negli Stati Uniti sono state superate da tempo, tanto che il web è diventato uno degli strumenti più “gettonati” dall’utenza alla ricerca della propria abitazione.
Nel dettaglio, i numeri del 2005 rilevati dall’Ufficio Studi parlano di 2.640.000 euro di valore intermediato (pari al 10,5% del totale) e di un ottimo 5 per cento delle compravendite avvenute grazie a internet (+80% rispetto al 2004). Tutto ciò, nonostante l’italica diffidenza verso le novità più sostanziali.
«È vero – continua Bandera – che, in generale, l’italiano è sempre molto diffidente. Se, da un lato, questo non ha permesso a internet di svilupparsi rapidamente come in altri Paesi, soprattutto anglosassoni, dall’altra ha permesso alle società di studiare, snellire e perfezionare sempre meglio gli strumenti telematici a disposizione per offrire un prodotto che risponda completamente alle richieste e alle esigenze dell’utenza».
Le caratteristiche fondamentali per un sito internet immobiliare sono: possibilità di accedere immediatamente alla ricerca degli immobili senza ulteriori “passaggi” di pagina (ciò è possibile grazie a una buona struttura dei motori di ricerca interni e alla presenza di molte informazioni e dettagli relativi alle abitazioni contenute nel sito); aggiornamento continuo e automatico delle informazioni (in modo da offrire un servizio costantemente fresco, agile e sincero); realizzare, senza costrizioni per l’utenza (quindi, senza “obblighi” di iscrizione e registrazione), servizi specifici che tengano settimanalmente informate le persone interessate a determinate tipologie di immobili; evidenziare con costanza e attenzione le offerte più interessanti e le novità proposte dalla società anche attraverso la realizzazione di mini-siti correlati al portale principale.
«Puntare su internet - commenta Bandera - è sicuramente un investimento fruttuoso per le società immobiliari, ma ciò deve camminare di pari passo con un’attenzione costante e puntuale ai propri siti internet. Non curarsi del portale, trascurandolo anche solo pochi giorni, può risultare deleterio per l’immagine della società. Lavorare con il web comporta la necessaria virtù di ragionare “come” il web: rapidamente, senza fronzoli e sprechi di tempo e, soprattutto, garantendo un flusso costante di informazioni».
Erif Real Estate è tra le prime società italiane ad avere iniziato il monitoraggio delle vendite e delle transazioni attraverso internet. Il 2005, infatti, è il primo anno di lavoro dell’Ufficio Studi. La raccolta e analisi dei dati relativi alla “rete” è iniziata nel 2004 e, l’anno appena trascorso, è stato il primo in grado di offrire dei parametri di paragone. Altri indici - per possibili comparazioni sul mercato immobiliare nazionale - non sono possibili, poiché nessun ente preposto alla raccolta e analisi dei flussi relativi al mercato immobiliare ha, attualmente, iniziato tale opera di monitoraggio.
ciao, sai se l'Ufficio Studi di Erif ha rilasciato qualche pubblicazione?
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