A rilanciare il progetto di una sola smart card che sostituirà la carta d’identità tradizionale, la carta dei servizi e la tessera sanitaria ed eventualmente anche patente e carta elettorale è stato nei giorni scorsi Luigi Nicolais, neoministro per le riforme e l'innovazione tecnologica.
Allo stesso modo, il ministro dell'interno Giuliano Amato ha sottolineato «la necessità di cambiare passo, abbassandone il costo, semplificando le procedure e riportare la Carta d’Identità Elettronica nell'ambito degli enti locali».
La CIE, quindi, costerà meno di 20 euro ed avrà una durata di 10 anni.
La dichiarazione del ministro Amato, così come quelle del ministro Nicolais, rappresentano un segnale incoraggiante per la Comunità di pratica CieFacile, al quale aderiscono circa 800 Comuni, anche perché si rileva un segnale di discontinuità rispetto alla raffica di sempre più onerose direttive emanate dal precedente Governo, a partire dal luglio del 2005, nell’ormai tardivo e vano tentativo di raggiungere gli obiettivi programmati.
Il nuovo Ministro ha promesso che seguirà una metodologia di concertazione ed è soprattutto su questo che la Comunità CieFacile è pronta a collaborare fornendo utili indicazioni e feedback al fine di raggiungere i nuovi pur sfidanti obiettivi.
Grazie infatti alle numerose iniziative messe in atto nell’ambito del progetto CieFacile, tra cui il supporto per la stesura ed attuazione del piano di sicurezza previsto dal Ministero, elemento indispensabile ed imprescindibile per poter distribuire la CIE, i Comuni hanno potuto conoscere le metodologie per la gestione della sicurezza della informazioni basate sugli standard ISO 17799 e quindi hanno acquisito consapevolezza dei processi relativi alla CIE, a partire dalla gestione della Porta di Accesso ai domini applicativi del CNSD, l’aggiornamento dell’INA, l’allestimento e la stampa della CIE e la gestione dei servizi erogabili, comprendendo quindi l’opportunità di gestirne alcuni di essi in forma associata presso un ente capofila, un Consorzio, un CST.
La Circolare del Ministero del Ministero dell’Interno n° 23 del 6 giugno 2006, così come quelle delle Prefetture «in considerazione dell’imminente entrata in esercizio del sistema di emissione della Cie», richiamano l’attenzione dei Sindaci sulla necessità che i Piani di sicurezza comunali, debbano essere “personalizzati” in relazione alle specifiche caratteristiche del singolo ente al fine di avere una visione completa delle attrezzature occorrenti.
L’incontro del 7 luglio, organizzato presso la sede Asmez di Napoli, focalizzerà proprio le metodologie e gli strumenti software necessari al fine di predisporre ed attuare il Piano di sicurezza personalizzato partendo dal piano-tipo pubblicato sul sito del ministero oppure dal piano “versione alfa” se già redatto.
Si sottolinea che, come dichiarato dal Ministero, i piani di sicurezza CIE consegnati alla Prefettura e da qui al Ministero risultano per alcuni Comuni identici al Piano-tipo negli allegati D-E, relativi alla valutazione e al trattamento dei rischi.
La Comunità di pratica CieFacile continua quindi ad operare nell’ambito del Consorzio Asmez per fornire assistenza e consulenza ai comuni per gli adempimenti presso le Prefetture, per i modelli di emissione della CIE e continua a monitorare lo stato della normativa in vigore partendo da un contatto proficuo con le Prefetture stesse (http://www.ciefacile.it/).
Per informazioni
dott. Alfredo Del Prete
adelprete@asmez.it
tel. 081 750 45 58
http://www.asmez.it/
http://www.officinadelriuso.it/
Nessun commento:
Posta un commento