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giovedì 5 maggio 2011

RINNOVABILI: WWF SU STUDIO IPCC, FUTURO ENERGETICO MONDIALE?SEMPRE PIU' VERDE

RINNOVABILI: WWF, "IL FUTURO ENERGETICO MONDIALE? SEMPRE PIU' VERDE"

"Secondo il report dell'Ipcc, che sarà presentato il 9 maggio ad Abu
Dhabi, le energie rinnovabili supereranno le fonti fossili con una
diminuzione dei costi nei prossimi decenni, soprattutto per il solare"

Il futuro energetico mondiale sarà  'verde' e sostenibile sia per
l'economia che per l'ambiente. Lo sottolinea il WWF Italia commentando
il trend tracciato dal Gruppo di Lavoro 3 del Panel intergovernativo
di esperti sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (IPCC),  che
ha messo a confronto 164 scenari nelle 900 pagine della propria
"Relazione speciale sulle fonti energetiche rinnovabili e di
mitigazione dei cambiamenti climatici", che sarà presentata il 9
maggio ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, in occasione di due
grandi incontri del Gruppo di lavoro 3 e dell'IPCC nella sua
interezza, che si si riuniranno rispettivamente  dal 5 all' 8 e dal 10
al 13 maggio, alla presenza di delegati di governo, scienziati e
osservatori della società civile, tra cui il WWF Internazionale.
"Secondo lo studio dell'Ipcc le energie rinnovabili sono, tra tutte,
la fonte energetica in crescita, al punto da superare in fatto di
disponibilità quelle fossili sia a livello regionale che globale con
una notevole riduzione dei costi nel corso dei prossimi decenni,
soprattutto per l'energia solare", spiega Mariagrazia Midulla,
responsabile Clima ed Energia del WWF Italia. "Lo scenario tracciato
nella ricerca trova un riscontro complementare in quello delineato
nella recente ricerca del Worldwatch Institute intitolata 'L'energia
nucleare in un mondo post-Fukushima', secondo cui l'energia atomica è
in calo per numero di reattori e di elettricità prodotta, pur essendo
costata alla finanza pubblica ben 5 volte in più rispetto alle
rinnovabili, per il settore ricerca. Incrociando i due report –
conclude Midulla - otteniamo un quadro energetico in cui, da un lato,
c'è la parabola discendente dell'atomo, costoso, poco efficiente e
tutt'altro che sicuro; dall'altro invece l'impennata delle fonti
alternative, pulite, superiori per disponibilità anche rispetto ai
combustibili fossili e proiettate verso una riduzione dei prezzi. Tra
le due opzioni, non è quindi difficile individuare l'investimento
finanziario più conveniente e lungimirante".
Il WWF concorda sul fatto che la recente crescita di grandi
investimenti in energie pulite e la contemporanea riduzione dei costi
di energia eolica e solare costituiscano un buon inizio per
l'espansione delle energie rinnovabili, sebbene l'associazione del
Panda con il suo Energy Report si sia spinta più in là dello studio
dell'Ipcc prevedendo l'obiettivo 100% rinnovabili entro il 2050.
"Se vogliamo portare le energie rinnovabili fuori dalla nicchia e
sostituirle ai combustibili fossili e nucleari, abbiamo bisogno di
vedere un cambiamento sostanziale della politica e il sostegno
finanziario in tutte le parti del mondo",  ha detto Stephan Singer,
direttore di politica energetica globale del WWF Internationale.
A tale proposito risulta fortemente simbolico il fatto che la
"rivoluzione green" sarà presentata in una delle patrie dell'oro nero.
Non è un caso infatti che il rapporto Ipcc sulle energie rinnovabili
sarà lanciato negli Emirati Arabi Uniti, il Paese che ha tra le più
grandi riserve di petrolio e gas, rispettivamente la sesta e la
settima al mondo. "Gli Emirati Arabi Uniti hanno iniziato a fare
sforzi lodevoli per diversificare il proprio mix energetico e stanno
rapidamente diventando un Paese leader nello sviluppo di energia
pulita", dice Tanzeed Alam, direttore delle politiche di Emirates
Wildlife Society che collabora con il WWF (EWS-WWF). "I nostri studi
per il progetto sull'impronta ecologica degli Emirati Arabi Uniti
mostrano che entro il 2030 Abu Dhabi potrebbe ridurre le proprie
emissioni di anidride carbonica del 40%, spinta da un settore in
rapida crescita delle energie rinnovabili che supera gli attuali
obiettivi".


Roma, 5 maggio 2011

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