Milano, 12 dicembre 2011
“Un’insolita notte al fresco”
Mercatini di Natale al Carcere di Bollate
Con la partecipazione delle band musicali dell’Istituto, cui si uniranno: la Banda di Palazzolo M.se, il gruppo femminile Chelsea Hotel e, ospite speciale, il chitarrista americano Stef Burns
“Un’insolita notte al fresco” – mercatini di Natale a Bollate - si terrà Sabato 17 dicembre presso il Carcere di Bollate.
E’ un appuntamento in cui sarà possibile al pubblico - con ingresso alle ore 17, alle 19 e alle 21, e attraverso modalità che si potranno conoscere sul sito: www.cooperativaestia.org - accedere alla casa di reclusione per visitare gli stand dei prodotti realizzati all’interno e conoscerne i progetti.
Si potranno visitare l’Area Mercato, con esposizione e vendita di ciò che si produce in carcere: vetro, cuoio e pelle, piante e fiori, bijoux, quadri, presepi, generi alimentari e tanto altro; l’Area Mostre, in cui sono esposti le attività e i progetti dell’Istituto. Sarà inoltre allestita un’Area Buffet, in cui saranno offerte cose semplici e calde, che riportino al clima di una “piazza in festa” nel periodo natalizio.
La colonna sonora di questa visita ai mercatini prevede l’esibizione continuata di alcune band nate all’interno del carcere, che eseguiranno un repertorio vario, con l’opportunità di coinvolgere altri musicisti che vogliano salire sul palco per divertenti jam session. Un concerto di Natale informale, a tratti itinerante, dove i diversi gruppi dell’Istituto si confronteranno con altri artisti. I detenuti avranno anche la possibilità di interagire sullo stesso palco con musicisti professionisti capitanati da Stef Burns, chitarrista di Huey Lewis & the News e Vasco Rossi (in passato ha anche con Alice Cooper, Prince, Narada M. Walden e molti altri).
Alla manifestazione parteciperà, con la collaborazione di Anbima, anche il Corpo Bandistico S. Cecilia 1900 di Palazzolo M.se, il quale si muoverà negli spazi accessibili del carcere, portando l’emozione e il buonumore del repertorio bandistico, natalizio e classico, a tutti i detenuti.
A rappresentare l’universo femminile saranno le giovani ChelseaHotel, band di ragazze che l’esperienza umana e artistica ha portato a intraprendere un viaggio introspettivo, intimo e personale, a raccontare la loro storia, salvo poi scoprire che stavano raccontando la storia di molte donne, di tanti desideri, errori, sconfitte, possibilità, emozioni.
Proporranno alcuni brani tratti dal loro album “A proposito di donne” - un disco rock carico di sfumature al femminile, che segna il loro debutto discografico dopo una lunga esperienza live – e alcune famose cover internazionali insieme ad alcuni musicisti detenuti.
A chiudere la splendida giornata, sarà la performance della band dei detenuti con la guest star americana Stef Burns, anche chitarrista di Vasco Rossi. Stef Burns si è reso disponibile con entusiasmo a partecipare a questa iniziativa che porterà calore, musica e intrattenimento all’interno della casa di reclusione. L’artista suonerà alcuni famosi brani interagendo con la band dell’Officina Musicale Freedom Sounds, progetto nato all’interno dell’Istituto.
L’iniziativa è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Antonio Carlo Monzino, con il supporto di Mogar, e Ultra per la parte artistica, che supportano un importante progetto di crescita e rieducazione incentrato sulla musica, condotto presso il Carcere di Bollate.
La Casa di Reclusione, presa a modello in tutta Italia per la formazione e il reinserimento al lavoro dei detenuti, è teatro di un progetto innovativo anche perché totalmente autogestito: l'intraprendenza dei detenuti e il sostegno degli educatori hanno portato, infatti, alla creazione di uno spazio attrezzato per fare musica all’interno del carcere e persino alla formazione di diverse band che spaziano tra generi musicali diversi – dal rock all’hip hop, dal pop all’elettronica. Accanto a questi progetti, cresce ogni giorno la “scuola di musica”: detenuti che insegnano ad altri detenuti a suonare strumenti, a scrivere canzoni, a esprimere attraverso le note e le parole, i propri sentimenti e le sensazioni di vivere in reclusione.
«La musica è sacrificio, è impegno, è rimettersi in gioco – dichiara Marco Caboni, uno dei detenuti che ha creato, oltre un anno e mezzo fa, al progetto di rieducazione musicale all'interno del Carcere di Bollate – ed è grazie a questa esperienza che vediamo giorno dopo giorno la gente cambiare, vivere in maniera nuova la propria condizione di detenuto. Il concetto di “musicoterapia” assume qui una valenza nuova, perché attraverso l'aggregazione e l'interazione siamo riusciti ad esprimere emozioni tenute nascoste per anni. Questo progetto, creato ad immagine e somiglianza dei valori fondanti l'amministrazione della struttura carceraria, ci ha permesso di puntare sulla nostra volontà per realizzare una crescita personale e sociale.»
L’evento rientra tra le attività del progetto “Salva la musica” attraverso il quale, con la creazione di aule di musica, donazione di strumenti ed altre iniziative, la Fondazione Antonio Carlo Monzino contribuisce a fornire ai giovani l’opportunità di ritrovarsi, di sentirsi parte di un gruppo, di trovare un’alternativa. L’apprendimento della musica, infatti, attiva, stimolando il lavoro di gruppo, migliora l’apertura al processo cognitivo, genera autostima, dimensiona l’ego, ponendo il ragazzo all’ascolto dell’altro e mettendolo nella necessità del rispetto delle regole, educandolo ai valori positivi della pacifica convivenza civile.
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