Siamo un popolo d'indisciplinati alla guida. Lo evidenziano sia le statistiche italiane che dimostrano come non diminuisca il numero dei verbali per infrazioni al codice della Strada anche per effetto dei sistemi di rilevazioni elettronici che hanno reso più agevole il compito delle polizie stradali ma utilizzati anche per "far cassa", ma anche i dati che provengono dai Paesi d'oltre confine sui quali transitano i nostri veicoli.
Secondo una statistica pubblicata sul quotidiano "Il Giorno" di Como e riportata sulla stampa elvetica, gli automobilisti italiani in Svizzera verrebbero multati in media ogni 4 minuti. Una cifra sorprendente rileva Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", che è calcolabile in base al numero complessivo di sanzioni al codice della strada elvetico elevate nel corso dell'anno che oscillano tra le 100 e 120mila, ossia quasi 330 al giorno.
Per tali ragioni e per cercare di recuperare i proventi delle infrazioni elevate dalle forze di polizia stradale svizzere si è dovuta creare un'apposita interfaccia tra le motorizzazione dei due Paesi per consentire la notifica dei verbali ai proprietari dei veicoli in caso di impossibilità di contestazione immediata dell'infrazione.
La gran parte dei nostri concittadini beccati a violare il codice stradale elvetico, circa il 70 % paga appena giunge la multa a casa, il resto paga quasi sempre in seconda battuta o in ritardo per una ragione pratica: in Svizzera non si scherza e chi non salda la multa rischia l'arresto.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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