Il giorno 29 giugno, mentre Roma festeggiava i suoi patroni, i Santi Apostoli Pietro e Paolo, alle ore 17.30 alla sala Deluxe della Casa del Cinema di Villa Borghese, tutti i presenti muniti degli speciali occhiali 3D sono rimasti estasiati dalla potenza dell'immersione tridimensionale del primo documentario naturalistico italiano interamente realizzato con tecnologia 3D, con camere 3D stereoscopiche in alta definizione e a 2K. 'APOLLINEUM 3D. Viaggio in 3D nel Parco degli Dei', diretto da Jordan River e prodotto dalla Delta Star Pictures, è stato girato nel Parco Nazionale del Pollino, una delle aree naturalistiche protette più grandi d'Europa, luoghi che il regista ha voluto 'battezzare' non a caso 'Parco degli Dei'. La Delta Star Pictures, punto di riferimento in Italia nel settore filmico e audiovisivo 3D, opera anche nel campo della ricerca e nella realizzazione di contenuti immersivi di edutainment – sta lavorando a vari progetti sulla valorizzazione dei beni culturali nazionali e riconosciuti dall'Unesco, fra cui uno sul patrimonio culturale mondiale di Roma, con l'impiego di sofisticati sistemi di ripresa tridimensionale.
Partendo dalle magnifiche Gole del Raganello, le immagini immersive 3D di 'APOLLINEUM 3D' si dipanano poeticamente lungo le imponenti vette del massiccio del Dolcedorme e del Pollino, a oltre 2.000 metri di altitudine, per portare le emozioni tridimensionali sul grande schermo. Voce narrante a cura dell'attore e speaker professionista Salvatore Audia e colonna sonora originale composta dal maestro Angelo Talocci che di recente, anche per 'Apollineum 3D', ha ricevuto il premio Global Music Awards 2013, prestigioso premio internazionale assegnato annualmente negli USA.
Selezionata dagli esperti del MedFilm Festival, uno dei più importanti Festival dedicato alle produzioni del Mediterraneo, giunto ormai alla 19^ edizione, l'opera è stata inserita nella sezione 'Perle'. Tutti i presenti hanno voluto fare i complimenti al regista perché, rispetto a molti film in 3D (molti dei quali convertiti, solo per ragioni commerciali), vedendo il suo lavoro poetico, si sono potuti invece rilassare. Durante l'intervento introduttivo lo stesso regista (esperto di stereoscopia 3D, nonché divulgatore scientifico-culturale), ha fatto qualche accenno sulla tecnica utilizzata, affermando che se il 3D è fatto bene non produce stress visivo, anzi la terza dimensione può contribuire a rilassare la mente. L'esempio è semplice ed è presto fatto: partendo dal concetto (pur convalidato da elementi medico-scientifici) che noi esseri umani tutti i giorni ci muoviamo e agiamo in 3D usando entrambi gli occhi (condizione indispensabile per generare nella mente la 'stereopsi', ovvero la profondità), se vedessimo con un solo occhio vedremmo il mondo sempre più piatto; in tal caso, per esempio, alla guida della propria auto, vedendo il mondo in 2D, si perderebbero persino l'equilibrio, il senso delle distanze e della spazialità visiva. Riguardo agli occhiali 3D, solo in Italia a torto oggetto di polemiche, avallate anche da esponenti delle associazioni di categorie, a soli 2 mesi fa risale la notizia diffusa dal Presidente S.O.I. Società Oftalmologica Italiana, Dr. Matteo Piovella: "la tecnologia 3D non danneggia la vista ed è innocua anche per gli occhi dei bimbi"; il 3D, come sottolinea il Dr. Piovella (uno dei massimi esperti di oculistica in Italia), può funzionare addirittura come un piacevole test della vista per verificare la presenza di eventuali patologie: se non si vedono bene i volumi tridimensionali significa che il proprio sistema visivo non è in grado di generare la stereopsi.
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Redazione del CorrieredelWeb.it




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