CEREALI BIOLOGICI MARCHIGIANI IN FUGA ALL'ESTERO
Sono più apprezzati all'estero che in patria. Accade anche ai prodotti della filiera biologica marchigiana: da anni presenti all'estero con un export che oscilla dal 60% al 90% sul fatturato totale delle cooperative agrobiologiche marchigiane. I Paesi in cui sono commercializzati? Non solo in Europa ma anche negli Emirati Arabi, negli USA, in Israele, Canada, Australia, Singapore e Giappone, coprendo tutti e cinque i continenti. Con certificazioni internazionali a seconda del Paese di esportazione. "Sono costituite per lo più da aziende agricole a conduzione familiare, da piccoli e medi produttori che perseguono economie di scala ridotta, le realtà produttive socie alle cooperative agrobiologiche aderenti al Consorzio Marche Biologiche, capofila della macrofiliera regionale biologica" spiega il presidente Francesco Torriani, "eppure sono assai conosciute, forse più al di fuori dei confini nazionali che in Italia. Vantano infatti quote di esportazione che oscillano dal 60% al 90%, raggiungendo i cinque continenti, dagli Stati Uniti al Giappone, fino alla Nuova Zelanda, oltre ovviamente l'Europa". Prosegue il presidente Torriani: "I prodotti biologici non sono però confezionati e commercializzati sotto il marchio "Con Marche Bio" ma sotto il marchio delle singole cooperative agrobiologiche che aderiscono alla filiera regionale biologica, in particolare "Girolomoni", "Terra Bio" e "La Terra e il Cielo". Infatti, il marchio del Consorzio Marche Biologiche "Con Marche Bio" è un marchio ombrello, espressione della filiera regionale biologica e quindi di tutte le attività fatte all'interno di questo ambito, in particolare di quelle promozionali, come fiere, store promotion, convegni e attività di incoming in generale. Commercialmente ognuna delle cinque cooperative agisce indipendentemente, con propri canali di vendita. Tutti i prodotti della filiera sono certificati secondo i Regolamenti (CE) n. 834/07 e 889/08 e poiché vengono esportati in tutto il mondo beneficiano anche di certificazioni internazionali a seconda del Paese di esportazione: per esempio: - Gino Girolomoni Cooperativa Agricola esporta all'estero dagli anni Ottanta, la sua quota di export sfiora oggi l'85-90% del fatturato totale, e si indirizza verso 21 Paesi, principalmente Germania, Austria, Francia, Giappone, USA, Svizzera, Islanda col proposito di sfondare il mercato del biologico anche nel Regno Unito, Israele e Canada. La pasta firmata dalla Cooperativa è stata inoltre selezionata come miglior pasta venduta negli Stati Uniti. "Si, gli investimenti futuri e le idee sono indirizzati a costruire una filiera della pasta sempre più importante dal punto di vista della sicurezza, della qualità e della sostenibilità ambientale", spiega il presidente della Cooperativa Giovanni Girolomoni, che prosegue "Già oggi sono un centinaio le aziende agricole coinvolte direttamente nella nostra cooperativa, inoltre un altro aspetto importante è che tutta l'energia utilizzata è certificata da energie rinnovabili. Ad oggi il 20% circa è autoprodotta, ma contiamo nel prossimo futuro di fare nuovi investimenti". La Cooperativa Gino Girolomoni vanta le seguenti certificazioni internazionali: - Certificazione IFS (International Food Standard) ottenuta con l'ente di certificazione TÜV. L'Unione Federale delle Associazioni del Commercio tedesche (BDH), ha emesso lo standard IFS in risposta alle esigenze della GDO tedesca, di verificare i fornitori di prodotti alimentari a marchio. In seguito lo standard IFS, è stato adottato anche dall'associazione francese FDC (Fédéracion du Commerce et de la Distribution) e austriaca. - Certificazione Kosher rilasciata dal Tribunale Rabbinico del Centro-Nord Italia - Certificazione JAS (Japanese Agricolture Standards) per il mercato giapponese - Certificazione NOP (National Organic Program) per l'esportazione dei prodotti biologici negli USA - i prodotti della Cooperativa Terra Bio sono presenti in Europa e nel mondo, vantando una particolare penetrazione del mercato tedesco, dove hanno esportato una gamma di 22 prodotti e dove sono presenti nelle principali catene della grande distribuzione (EDEKA, REWE; HIT e Karstadt). "Grande importanza stanno assumendo le vendite dei cereali per la prima colazione, tra cui l'avena, dei legumi (in particolare cece e lenticchia) e dei cereali destinate alle zuppe" sottolinea il presidente Maurizio Gambini, confermando "compito della nostra cooperativa è non solo di assecondare, ma anche stimolare la crescita dei nostri associati assicurando tutti i servizi necessari per la qualificazione valorizzazione della filiera biologica". Anche loro vantano certificazioni internazionali: Naturland, N.O.P. e BioSuisse. Infine, oltre al controllo dell'Ente di certificazione, tutte le cooperative si avvalgono, da sempre, di tecnici agricoli interni, che seguono i soci produttori, dalla programmazione delle semine fino al conferimento delle loro produzioni. - i prodotti della Cooperativa La Terra e il Cielo sono venduti in Italia, In Europa ( Francia, Germania, Austria, Regno Unito, Irlanda, Spagna, Grecia, Belgio, Svizzera, Svezia, Estonia) e in molti Paesi del Mondo (Israele, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Stati Uniti, Canada, Giappone, Australia, Malesia, Singapore) "La qualità e la bontà della pasta La Terra e il Cielo è stata riconosciuta in Italia e all'estero in molteplici occasioni", dichiara il presidente della cooperativa Bruno Sebastianelli, e aggiunge "nel 1991 ci hanno attribuito il premio come migliore pasta biologica italiana; nel 2000 siamo risultati al 1° posto come acquisto di qualità e come migliore assortimento al concorso The Pasta Challenge 2000, tenutosi nel Regno Unito; nel 2006 siamo stati insigniti del titolo di miglior acquisto etico dalla rivista inglese Ethical Consumer; nel 2010 la pasta integrale di farro ha conquistato la medaglia d'argento al Silberner Preis in Germania". Infine, ecco le seguenti certificazioni internazionali che vanta La Terra e Cielo Cooperativa: Controllo e certificazione secondo il Japan Agricultural Standards; Controllo e certificazione Kosher per l'esportazione in Israele; Controllo e certificazione NOP per l'esportazione negli U.S.A. Con Marche Bio – Consorzio Marche Biologiche IL CONSORZIO MARCHE BIOLOGICHE SOSTIENE IL BIOLOGICO MARCHIGIANO E VALORIZZA I PROTAGONISTI DELLA FILIERA BIOLOGICA REGIONALE Dal 2010 un supporto concreto fatto di assistenza, formazione e promozione agli oltre trecento produttori e cinque cooperative agrobiologiche associate Cresce e si diffonde cospicuamente l'agricoltura biologica nelle Marche: da produzione di nicchia si conferma settore trainante dell'agricoltura regionale. Con 52.000 ettari circa di SAU (pari all'11% della superficie agricola utilizzata) e oltre 2.000 aziende agricole coinvolte, è evidente il ruolo fondamentale del settore primario nella tutela del territorio, dell'ambiente e nella preservazione del paesaggio rurale tipico marchigiano. Anche al di fuori del contesto regionale continua a registrarsi l'espansione inarrestabile della domanda di prodotti biologici, sia a livello nazionale che mondiale. Nel primo semestre del 2013, infatti, gli acquisti domestici di biologico confezionato sono aumentati dell'8,8% in valore, nonostante una flessione del 3,7% della spesa nel settore agroalimentare. Questo avviene anche all'estero, con percentuali maggiormente significative. Alla luce di questo scenario è sorto il Consorzio Marche Biologiche (www.conmarchebio.it) riunendo in un'unica filiera gli agricoltori biologici della Regione. Con Marche Bio - promosso da Gino Girolomoni Cooperativa, Italcer, La Terra e il Cielo Cooperativa, Montebello Cooperativa e Terra Bio - progetta e realizza nuove strategie comuni per rafforzare il biologico marchigiano, favorendo il miglioramento della qualità gestionale delle aziende agricole attraverso azioni specifiche come: l'informazione agli operatori della filiera, la promozione, lo sviluppo di nuovi prodotti, l'assistenza agli agricoltori per la partecipazione al sistema di controllo e certificazione, nuovi investimenti strutturali e tecnologici. "Si, l'intento è di far conoscere sempre di più e meglio le caratteristiche qualitative delle produzioni biologiche marchigiane al fine di sostenere la crescita della domanda, interna ed estera, a prezzi di mercato remunerativi dei costi di produzione" spiega Francesco Torriani, presidente del Consorzio Marche Biologiche, e aggiunge: "Le principali colture praticate sono rappresentate da varietà cerealicole, foraggere, leguminose da foraggio o da granella, che ben si prestano alle caratteristiche del terreno e assecondano la corretta rotazione colturale. Trasformate, a loro volta, in una vasta gamma di tipi di pasta, perfetti per qualsiasi condimento; ma anche saporite zuppe con cereali (orzo, miglio, avena, farro) e legumi e, per la prima colazione, fiocchi di cereali, muesli e un delizioso caffè d'orzo. Tutti alimenti soggetti al controllo particolareggiato di ogni fase produttiva per una tutela globale del consumatore, e garantiti da certificazioni di qualità riconosciute in Italia e nel mondo". 
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