Aumenta il clima di fiducia: le speranze si tradurranno in realtà?
Bruxelles, 1 novembre 2013 - L'Associazione Orgalime prevede che la produzione del comparto Engineering dell'Unione Europea dovrebbe raggiungere i 1.840 miliardi di euro nel 2013, una cifra leggermente inferiore rispetto a quella rilevata nel 2012.
Quest'anno è iniziato un po' al ribasso, con livelli produttivi pressoché inalterati rispetto al quarto trimestre 2012, il che è già di per sé abbastanza deludente.
Tuttavia, a partire dall'ultimo scorcio del terzo trimestre di quest'anno, si avvertono segnali di un cambiamento ancora allo stato iniziale che farebbe presumere una contrazione del comparto di circa l'1% sulla media in termini reali.
Il Presidente di Orgalime, Sandro Bonomi, in Italia Presidente di ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed Affine, ha commentato: "I profondi squilibri finanziari in Europa sia nel pubblico sia nel privato, associati ad un ciclo di investimenti che non ha ancora sortito sviluppi positivi, sono le principali ragioni che stanno dietro alla difficile situazione instauratasi nel corso del 2013. Molti governi dell'UE hanno fatto progressi in termini di consolidamento fiscale e riforme strutturali, ma questo non è sufficiente a consentire la ripresa economica: noi abbiamo bisogno di vedere un recupero degli investimenti del manifatturiero nell'Unione Europea, il che non è ancora avvenuto. L'UE non è ancora riuscita a creare le condizioni necessarie perché l'Europa torni ad essere il polo attrattivo del manifatturiero in conseguenza della realizzazione di un mercato interno. I politici stanno facendo troppo poco in questa direzione, sia a Bruxelles sia in molti paesi membri. In effetti il manifatturiero nel suo complesso, in termini percentuali di PIL della UE, è passato dal 15,9% del 2012 al 15,1% e la domanda, per la nostra industria, rimane ancora il principale motivo di preoccupazione per molti imprenditori."
Gli investimenti fissi lordi hanno mostrato una certa stabilizzazione nel secondo trimestre 2013 rispetto al primo. Tuttavia in termini annuali si riporta ancora una contrazione del 3,8%. Rimane da vedere se gli investimenti fissi subiranno sviluppi positivi negli ultimi mesi del 2013 e nel 2014.
L'utilizzo della capacità produttiva delle industrie rappresentate da Orgalime si sta stabilizzando ma è tuttora, non considerando i livelli minimi del 2009, ben al di sotto della media nel lungo termine.
Un miglioramento viene dagli ordinativi, aumentati rispetto al primo trimestre 2013, ma per molte aziende sono ancora molto al di sotto dei livelli normali. Tuttavia questo trend positivo si riflette già in alcuni indicatori dei cicli produttivi dell'industria. Per esempio, l'indice del giro d'affari si è posizionato sul 100, e ciò sta ad indicare una prospettiva più ottimistica per il 2014.
Inoltre, la fiducia dei consumatori è aumentata in molti paesi, e ciò fa presumere uno slancio positivo dei settori Orgalime che producono beni di consumo.
Il Direttore Generale di Orgalime, Adrian Harris, ha concluso: "Nonostante le previsioni di aumento del clima di fiducia nel 2014, non possiamo aspettarci miglioramenti sostanziali fintantoché non si verifichi una ripresa del mercato interno dell'UE. In diversi settori le nostre aziende stanno facendo bene sui mercati di esportazione, ma la concorrenza sui mercati internazionali è molto agguerrita. Molte aziende stanno ancora lottando per avere profitti. Noi dovremmo tenere a mente che è fondamentale ricominciare ad investire e con gli investimenti torneranno crescita e occupazione."
Andamento dei comparti industriali dell'Engineering
Aspetti più rilevanti dell'Engineering
L'industria dell'Engineering rappresenta circa il 28% della produzione e un terzo delle esportazioni delle industrie manifatturiere dell'UE.
Il commercio totale (interno più estero) del comparto industriale rappresentato da Orgalime si prevede raggiungerà nel 2013 1.273 miliardi di euro, con 553 miliardi di euro provenienti dal commercio con paesi terzi (extra UE) e 720 miliardi di euro che rappresentano gli scambi commerciali all'interno degli stati membri.
Orgalime ora presuppone che il momento peggiore della crisi sia passato e che quindi il giro d'affari dovrebbe aumentare, anche se si prevede che l'espansione sarà molto modesta nel 2014 con un aumento della produzione pari al +2,5%. La crescita dei livelli produttivi è tuttavia troppo scarsa per ipotizzare nuove assunzioni nel 2014, tanto che il migliore scenario possibile è che l'occupazione rimanga stabile nel 2014 dopo la contrazione verificatasi nel 2013.
Industria meccanica
I problemi finanziari globali stanno limitando gli investimenti delle imprese. L'utilizzo della capacità produttiva nell'UE rimane a livelli bassi, mentre la richiesta di attrezzature meccaniche e industriali nel corso del 2012 è stata inferiore rispetto alla norma. Solo pochi Paesi fortemente orientati verso le esportazioni hanno potuto vantare una domanda abbastanza sostenuta. Ciò nonostante questo si è rivelato non sufficiente a compensare la contrazione degli investimenti fissi nell'UE.
Tuttavia, alcuni fattori indicano un miglioramento nel ciclo degli investimenti nell'UE nel prossimo anno. Di conseguenza, per l'industria delle macchine e delle attrezzature si prevede per il 2014 una modesta crescita (+3%) dopo la contrazione di circa il -2% nel 2013.
Considerato che solo poche aziende sono ora intenzionate a investire in nuove capacità produttive, la domanda nell'UE sarà quindi basata essenzialmente su prodotti non ciclici e sulle parti di ricambio.
Industria elettrica strumentale e dell'informatica
La produzione dei macchinari elettrici si prevede in leggera contrazione nel 2013.
L'andamento del comparto dell'industria elettrica strumentale e dell'informatica non è uniforme, in quanto gli strumenti denotano al momento una certa espansione mentre i beni di consumo elettronici e le attrezzature di telecomunicazione sono negativamente influenzati dalla situazione complessiva del mercato del lavoro nella UE e dalle variazioni tecnologiche in corso.
La produzione dell'intero comparto elettrico, informatico e della strumentistica elettronica in Europa si prevede in contrazione nel 2013 (-2,1%) Le prospettive per il 2014 sono leggermente più favorevoli, con una crescita positiva ma ridotta (+2%).
Beni in metallo lavorati
L'attività dell'industria dei beni in metallo rispecchia a grandi linee quella dei settori chiave degli acquirenti, soprattutto l'industria dell'engineering e dell'automotive. La produzione è attualmente al ribasso in molti paesi e settori. Ciò nonostante, dal momento che l'attività dell'industria europea dell'automotive è già migliorata, alcuni fornitori di beni in metallo stanno già assistendo a effetti positivi.
Quindi la produzione dell'industria dei beni in metallo dovrebbe subire una riduzione marginale nel 2013.
Se il ciclo degli investimenti cambia, i fornitori di beni in metallo si avvantaggeranno degli investimenti nel settore dei beni. Orgalime prevede che il giro di affari si amplierà e che la produzione riprenderà a crescere nel 2014, dopo due anni fiacchi, del +2%.
Prospetto dati settoriali
Variazioni annuali della Produzione delle industrie europee dell'Engineering
SETTORE / ANNO | 2012 | 2013 (preconsuntivo) | 2014 (previsioni) |
Settore Meccanico | +0,4 | -2,0 | +3,0 |
Settore elettrico ed elettronico | -2,1 | -2.1 | +2,0 |
Beni in metallo lavorati | -3,2 | -1,5 | +2,0 |
Totale Engineering | -1,2 | -1,7 | +2,5 |
Occupazione anche nel settore servizi assistenza e installazione | +0,6 | -0,6 | +0,2 |
Orgalime, the European Engineering Industries Association, speaks for 38 trade federations representing some 130,000 companies in the mechanical, electrical, electronic, metalworking & metal articles industries of 23 European countries. The industry employs some 10.3 million people in the EU and in 2012 accounted for some €1,840 billion of annual output. The industry not only represents some 28% of the output of manufactured products but also a third of the manufactured exports of the European Union.
ANIMA - Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed Affine - è l'organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 195.000 addetti per un fatturato di 40 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 57% (dati riferiti al consuntivo 2012). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l'industria chimica e petrolifera- montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l'industria; impianti, macchine prodotti per l'edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell'uomo e dell'ambiente; costruzioni metalliche in genere.
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