Il maltempo che ha colpito duramente le campagne frena la crescita dell'agricoltura che fa segnare un calo congiunturale nel valore aggiunto. E' quanto rileva la Coldiretti sulla base delle stime preliminari dell'Istat che evidenziano per l'Italia un calo tendenziale del Pil dell'1,9 per cento e congiunturale dello 0,1 per cento. Dopo una primavera estremamente piovosa che ha compromesso le semine soprattutto nelle regioni del nord, si sono verificate infatti - segnala la Coldiretti - ricorrenti tempeste estive, che con nubifragi e grandine hanno colpito a macchia di leopardo la penisola, facendo salire ad oltre un miliardo il conto dei danni provocati all'agricoltura, tra perdite e maggiori costi. A causa dei cambiamenti climatici – osserva la Coldiretti - il 2013 è stato caratterizzato nelle campagne dal ripetersi di eventi estremi con sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi e intense. Si tratta di fenomeni - conclude la Coldiretti - con i quali è costretta a convivere l'agricoltura che a differenza delle attività industriali si svolge all'aria aperta ed è quindi soggetta alle bizzarrie del tempo, oltre alle difficoltà di mercato dovute alla crisi.



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