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mercoledì 22 agosto 2018
Sisma Centro Italia- ActionAid, Italia ancora senza un Piano di prevenzione nazionale. Solo la partecipazione attiva porta alla rinascita delle comunità colpite
ActionAid, Italia ancora senza un Piano di prevenzione nazionale.
Solo la partecipazione attiva porta alla rinascita delle comunità colpite
"È necessario un piano nazionale di prevenzione e risposta alle emergenze che aiuti e faciliti le comunità colpite dal terremoto nel lavoro di ricostruzione civile e concreta dei territori feriti e punti sulla partecipazione attiva delle cittadine e dei cittadini". Questa la richiesta di ActionAid alle Istituzioni per ricordare il secondo anniversario del sisma in Centro Italia.
Sono passati 2 anni, 730 giorni trascorsi da quel minuto che ha scosso la terra e con essa la vita di migliaia di persone. Nulla è uguale a prima: la quotidianità, il paesaggio, le relazioni. E i territori colpiti dal sisma in Centro Italia non sono ancora stati ricostruiti, le macerie sono ancora lì. A segno inequivocabile dell'importanza di avere un piano nazionale di prevenzione e risposta alle emergenze che aiuti le istituzioni e le comunità ad essere adeguatamente preparate in caso di catastrofi naturali e che faciliti processi di ricostruzione rapidi, trasparenti e partecipati.
"L'Italia è il secondo paese europeo per incidenza di eventi sismici: se ne contano 10 di grande intensità e impatto solo negli ultimi 30 anni ma ancora non si è dotata di strumenti nazionali standardizzati di gestione del rischio. Oggi nel nostro paese, nonostante la terra da nord a sud stia ancora tremando per nuove scosse di terremoto, non si è fatto nulla. Chiediamo ancora una volta alle istituzioni di aprire un tavolo di consultazione partecipata che porti alla definizione di un piano nazionale di prevenzione e risposta alle emergenze" dichiara Elisa Visconti, Responsabile Dipartimento Programmi ActionAid.
ActionAid si è attivata immediatamente dopo il 24 agosto del 2016, venendo in contatto e ascoltando la popolazione, dai più piccoli ai più grandi, dai singoli alle aggregazioni di cittadini, sia quelle sorte spontaneamente dopo il sisma, sia quelle accompagnate nel percorso di costituzione.
Un territorio ferito reso presto fertile da realtà piccole e grandi che si sono attivate per mantenerlo in vita, per abitarlo in modo diverso, per resistere. Ce ne sono molte, più di 100 distribuite nelle quattro regioni del cratere tra cui alcune associazioni che ActionAid Italia ha seguito passo passo negli ultimi due anni: Chiedi alla Polvere, Pescara del Tronto ONLUS 24/08/16, Radici Accumolesi, Comitato 3e36, IoNonCrollo, la Banda di Accumoli.
Si tratta di gruppi di cittadine e cittadini che hanno deciso di organizzarsi, di raccontare la propria terra, di esportarne la musica, di preservarne le bellezze culturali e naturali, di monitorarne la ricostruzione. Esperienze nate con obiettivi diversi ma spinte dal profondo legame con le proprie radici e dalla spinta dell'attivismo civico, del voler contare e non solo dell'essere contate.
L'intervento di ActionAid è cominciato subito dopo le prime scosse del 24 agosto, che hanno colpito il Centro Italia. Forte dell'esperienza maturata a seguito dei terremoti dell'Aquila nel 2009 e in Emilia Romagna nel 2012. ActionAid intende garantire informazione trasparente, ascoltare i bisogni delle comunità e agevolare il dialogo con le istituzioni, nonché monitorare la gestione dell'emergenza e della successiva ricostruzione. L'intervento è strutturato su quattro pilastri fondamentali: una piattaforma informativa, l'attività con le scuole, il supporto alle comunità e all'associazionismo, i servizi alla cittadinanza. ActionAid ha realizzato a un anno dal sisma un video in 360 gradi in 4 località simbolo: Arquata del Tronto (AP), Camerino (MC), Visso (MC) e Campotosto (AQ). Su Immersi nel cratere, sono direttamente 4 persone reali a raccontare la loro storia di resilienza, le difficoltà dei primi mesi, il dolore di vedere i propri luoghi del cuore distrutti e il coraggio e la voglia di ricominciare.
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