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giovedì 10 marzo 2022

Un sondaggio di Novakid rivela le sfide, i vantaggi e le esperienze personali dei docenti riguardo l’insegnamento online della lingua inglese

Un sondaggio di Novakid rivela le sfide, i vantaggi e le esperienze personali dei docenti riguardo l'insegnamento online della lingua inglese.

Novakid, leader europeo nell'insegnamento dell'inglese per i bambini dai 4 ai 12 anni, ha condotto un sondaggio, in occasione del Digital Learning Day (#DLDay), coinvolgendo numerosi insegnanti, per scoprire e capire cosa pensano realmente della didattica virtuale, evidenziandone vantaggi, difficoltà e criticità.

 

10 marzo 2022, Milano – Una cosa è ormai certa: la pandemia ha senza dubbio cambiato il mondo dell'istruzione a livello mondiale, introducendo e incrementando l'utilizzo della didattica online. E, in occasione del Digital Learning Day (#DLDay), Novakid ha intervistato i suoi insegnanti, provenienti da tutto il mondo, per evidenziare l'importanza dell'approccio personale nel processo di apprendimento dei più piccoli. 

"Digital beginners" o insegnanti tradizionali?

Secondo quanto emerso dal sondaggio, per la metà degli insegnanti intervistati la didattica online è l'unica occupazione lavorativa, mentre la restante parte combina la propria carriera di docente con altre occupazioni, tra impieghi non correlati direttamente al mondo dell'educazione (38%) e l'insegnamento di altre materie online o offline (62%).

Tra coloro che combinano la professione di insegnante ad altre attività, il 60% svolge un lavoro da remoto, mentre il 40% lavora in ufficio come professionista autonomo o addirittura possiede una propria attività. Il background degli insegnanti di Novakid varia dalla finanza e marketing, alla sanità, l'arte, la giurisprudenza, fino all'ingegneria.

Per il 66% dei docenti l'insegnamento delle lingue online rappresenta la principale fonte di reddito o, almeno, ne costituisce più della metà. Inoltre, la stessa percentuale ha affermato di essere riuscita a raddoppiare il proprio reddito dopo aver iniziato il proprio lavoro di e-teaching.

Tra gli intervistati, il 28% è rappresentato dai cosiddetti "digital beginners": insegnanti che non hanno mai condotto lezioni in presenza e hanno iniziato a lavorare direttamente sulle piattaforme online. Il 72% è invece composto da coloro che si sono trovati a dover trasformare le proprie aule tradizionali in virtuali.

Il principale vantaggio dell'e-learning: l'accessibilità delle piattaforme digitali

Quasi il 50% dei soggetti ritiene che l'accessibilità sia il principale vantaggio dell'apprendimento digitale, proprio per la possibilità di poter insegnare in completa autonomia "da qualsiasi parte del mondo", avvantaggiando in questo modo sia gli studenti che gli educatori. Infatti, un dato importante del sondaggio rivela che il 44% considera l'apprendimento online una soluzione vantaggiosa e significativa nel mondo moderno, che punta sempre di più alla digitalizzazione.

Tuttavia, l'accessibilità a internet è ancora un problema in molti paesi: più di un terzo della popolazione mondiale non ha infatti la possibilità di connettersi. "Vivo in un paese in cui i bambini sono pieni di entusiasmo, voglia di imparare e curiosità ma rimangono sempre un passo indietro nello studio a causa dalla mancanza di Internet. Novakid sta fornendo lezioni di inglese di alta qualità ai bambini di tutto il mondo grazie alla sua piattaforma online interattiva e se internet fosse più accessibile, sarebbe più semplice e fattibile anche per chi è più in difficoltà", ha affermato un insegnante di Novakid.

Oltre il 34% degli insegnanti pensa che la didattica online sia un metodo efficace per insegnare le lingue straniere, in particolare l'inglese. La grande differenza tra l'apprendimento online e offline è l'efficacia della lezione: quelle online sono individuali e tendono ad essere più focalizzate sugli obiettivi e le esigenze linguistiche specifiche dello studente. In una classe tradizionale, invece, gli insegnanti devono concentrarsi nello stesso momento su più studenti, i loro obiettivi e bisogni linguistici specifici, limitando così il tempo a disposizione da dedicare individualmente a ciascuno di loro.

Un ulteriore vantaggio, secondo il 17% degli intervistati, è la completa libertà e autonomia nel creare il proprio programma di lavoro: potendo scegliere quando e dove lavorare si ha la possibilità di trascorrere più tempo con la propria famiglia.

 

Le principali criticità: i problemi tecnici e la gestione della classe

I problemi tecnici di connessione e la perdita del segnale, sono gli aspetti negativi evidenziati dal 38% degli intervistati.

Inoltre, il 35% degli insegnanti ritiene che gestire i giovani studenti in un ambiente di classe virtuale sia piuttosto difficile: i bambini, infatti, si distraggono molto più facilmente nel loro ambiente domestico, e assicurarsi che rimangano concentrati durante la lezione è una vera e propria sfida. La distanza e il fatto di non essere tutti nella stessa aula, crea inoltre delle difficoltà nel mantenere il rapporto personale tra studente ed educatore e nel motivarli all'apprendimento.




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