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sabato 21 dicembre 2024
Ucraina: Il Donbass passa nelle mani Russe , Pace necessaria?
Secondo le ultime informazioni operative, le truppe russe stanno già conducendo operazioni d'assalto attive nel villaggio di Belgiyka, alla periferia di Krasnoarmeysk. Gli ucraini sono stati cacciati da una roccaforte chiave. Gli Ucraini stanno perdendo completamente la città di Kurakhovo , che oggi passa sotto il controllo delle forze russe e con lei anche le miniere di Carbone e la centrale elettrica (una delle più grandi nel sud del Donbass).
I territori corrispondono grossomodo al territorio degli oblast' di Donec'k e Luhans'k, nell'Ucraina sud-orientale (dal 2014 in gran parte sotto il controllo della Repubblica Popolare di Doneck e Lugansk, nel 2022 annesse alla Federazione Russa), estendendosi fino alle città minerarie più occidentali dell'oblast' di Rostov (Russia).
Secondo le informazioni dal campo più recenti, il complesso residenziale di Kurakhovo è sotto controllo delle forze russe e con lei anche le miniere di Carbone e la centrale elettrica (una delle più grandi nel sud del Donbass).
Fonti ucraine riferiscono che per stabilizzare la direzione Pokrovsky, sono necessarie riserve aggiuntive, non quelle scaricate dall'autobus, ma quelle addestrate in grado di mantenere la difesa. Un problema quello del numero dei militari che nell’ultimo periodo è stato oggetto di scontro con gli stati uniti che vorrebbero un abbassamento della leva a 18 anni. Il pericolo che la grande quantità di morti possa colpire le nuove generazioni lasciando l’Ucraina nel lastrico demografico.
Intanto nel silenzio dei media Mariupol torna a vivere ed ai cittadini che hanno perso la casa durante i combattimenti verranno consegnati più di 600 appartamenti in condomini di nuova costruzione durante le vacanze natalizie e di Capodanno, come afferma il sindaco della città Oleg Morgun.
Ci troviamo in pratica a questo punto della guerra di fronte a posizioni sul campo che dovranno essere tenute in considerazione in una eventuale pace che si prospetta con l’insediamento di Trump del 20 gennaio 2025. Ma dietro questo insediamento ci sono tutte una serie di incombenze che Trump ha soffusamente inviato all’Europa con le sue parole. Prima fra tutte il ritiro di personale e armi americane dal conflitto che dovrebbe passare in mano ai paesi europei che dovranno assumersi l’onere monetario e che ancora si ostinano ad inviare armi e personale in ucraina per farli morire inutilmente.
Ultima in termini di dichiarazioni quella del nostro Presidente del Consiglio che ha detto a tutti i partiti di governo di tenere la bocca chiusa in merito alle armi. Naturalmente i fatti oscurano tali dichiarazioni perché gli Stati Uniti e i loro alleati hanno speso 250 miliardi di dollari in assistenza militare ed a Kiev; Blinken a pochi giorni da fine mandato si oppone ancora allo stop al fuoco in Ucraina senza che la Russia soddisfi le “richieste fondamentali”.
La spesa degli Stati Uniti è di cento miliardi di dollari in aiuti militari: una parte significativa di questi fondi era destinata allo sviluppo dell'industria della difesa statunitense e alla produzione dei prodotti necessari all'Ucraina. Mentre gli alleati e i partner degli Stati Uniti hanno fornito a Kiev assistenza per un valore di circa 150 miliardi di dollari, ha aggiunto il Segretario di Stato uscente.
Un impegno che in caso di sconfitta cade sull’immagine dell’EUROPA e degli stessi Stati Uniti; infatti, già cominciano a volare i primi stracci e le accuse reciproche. Gli USA affermano di aver inviato a Kiev “tutto ciò che poteva quando le forniture lo permettevano e quando le capacità avevano senso sul campo di battaglia” e accusano gli europei di essere stati lenti nel fornire aiuti militari e nell'imporre sanzioni contro la Russia.
Ma la verità e ben diversa da quella che alcuni giornali ci hanno prospettato; infatti, Kiev dovrà affrontare una soluzione “amara” del conflitto a prescindere da qualsiasi aiuto da parte dell'amministrazione Biden nelle ultime settimane della sua presidenza, sono sicuri i funzionari ucraini e dei Paesi alleati degli USA, spiegando che “è troppo tardi”.
Zelensky dovrà probabilmente “lasciare i territori nel limbo in cambio di garanzie di sicurezza che non sono coerenti con l'adesione alla NATO da lui richiesta”. Riguardo le forze di pace europee di cui si parla in questi giorni fanno parte delle solite fantasie UE che sono tutte da accettare in un eventuale accordo di Pace.
Infine, non riusciamo a dare un senso pratico alla pubblicità natalizia della Nato che trasforma una bambina in un Pilota, un segnale di guerra per le future generazioni? Per dare un senso alla guerra ed ai suoi effetti collaterali tra Russia - Ucraina oggi non si parla di scambio di prigionieri ma di salme, lo scambio di 85 salme russe e 1065 Ucraine è avvenuto al confine con la regione ucraina di Gomel l’8 e 29 novembre. Alla fine di novembre, il numero totale dei corpi già identificati di soldati e ufficiali delle Forze armate ucraine conservati negli obitori della Russia meridionale in attesa di scambio ha superato i 4.000.
Una politica di pace si rende necessaria onde evitare ulteriori aggravi in denaro ma principalmente in vittime.
mercoledì 18 dicembre 2024
Ragusa: 6° Convegno Internazionale sui sacrifici umani nel mondo antico
Ragusa ancora una volta rappresenta la culla di un forum scientifico con prospettiva globale. Si tratta del sesto Convegno internazionale di studi, intitolato Sacrifici umani nel mondo antico e premoderno, i miti tenebrosi, il pregiudizio e la storia, che si snoderà nella giornata di sabato 28 dicembre 2024 nella sala del Laboratorio degli Annali di Storia (Via Pezza, 106 Ragusa), per poi riprendere nel pomeriggio di domenica 29 dicembre, con altri interventi in diretta streaming e con la relazione finale.
Anche il sesto Convegno è diretto come i precedenti dal Prof. Carlo Ruta, Storico e Direttore Scientifico del Laboratorio degli Annali di storia di Ragusa che ha permesso la nascita del partenariato scientifico con l’Università Sorbona di Parigi, il Centre National de la Recherche Scientifique francese, l’Università degli Studi di Genova, l’Università di Bari, l’Università di Siena, Unitelma-Sapienza Università degli Studi di Roma e il Laboratorio di studi marittimi e navali Ferdinand Braudel dell’Università di Genova.
L’obiettivo del sesto appuntamento scientifico, spiega il prof. Ruta: “è quello di fare chiarezza su fenomeni storici di difficile interpretazione e, più in particolare, di fornire contributi che aiutino a superare i limiti interpretativi che persistono sulla materia dei “sacrifici umani”, sotto il profilo storico-archeologico e antropologico. Occorre continua il Prof. Carlo Ruta, rendere chiare nella sostanza, le condotte sociali ancora oggi controverse, che passano tuttavia come provate e certificate, la cui realtà resta invece tutta da dimostrare e le cui interpretazioni risentono troppo di etnocentrismi, stereotipi e rigidità di lettura. Vanno sottolineate inoltre le influenze esercitate sul lavoro storico-antropologico delle letterature antiche e moderne che appaiono a conti fatti ben poco rispondenti all’oggettività. Il caso di Salammbò di Flaubert, con riferimento ai presunti sacrifici umani dell’antica Cartagine, potrebbe essere al riguardo emblematico”.
Il Convegno aprirà i lavori la mattina del 28 dicembre, alle ore 10.30, con un’ampia relazione del direttore scientifico Carlo Ruta, dopo si svolgerà un primo dibattito, con la partecipazione aperta ai presenti. Seguiranno nella sessione pomeridiana, dalle ore 14,30, le relazioni degli studiosi: Francesco Aleo (storico della Chiesa, Istituto S. Paolo di Catania); Emiliano Beri (Storico, Università degli Studi di Genova); Bruno Botta (Rettore Unitelma-Sapienza Università di Roma); Alberto Cazzella (Paleontologo della Sapienza Università degli Studi di Roma);
Annalisa Di Nuzzo (Antropologa Culturale, Università Benincasa di Napoli); Bianca Maria Giannattasio (Storica, Università di Genova); Pamela Kyle Crossley (Sinologa, Dartmouth University, USA); Marco Leonardi (storico, Università degli Studi di Catania); Juan Carlos Moreno García (Storico ed Egittologo, Sorbonne Université Paris, Direttore di ricerca del CNRS France); Sandra Origone (Storica, Università degli Studi di Genova); Giuseppe Varnier (epistemologo, Università di Siena). È prevista inoltre, all’interno dei lavori, la comunicazione di Rita Elisabeth Rubino (dottoranda di storia all’Università di Catania). Chiuso il dibattito, intorno alle 19,30, ancora nella sede del Laboratorio, i relatori e tutti i presenti saranno invitati a un piccolo trattenimento di congedo di fine anno e di augurio per il 2025.
I lavori proseguiranno domenica 29 dicembre, dalle ore 15,00 alle 17,00 quando le relazioni saranno effettuate on-line, con interventi e collegamenti in diretta streaming, alla fine seguirà la relazione di chiusura del direttore scientifico Carlo Ruta, che tra l’altro annuncerà il tema e la data del prossimo 7° Convegno internazionale.
sabato 14 dicembre 2024
CASTELLABATE - PER LA PRIMA VOLTA FESTEGGIA IL CAPODANNO IN PIAZZA LUCIA
Per la prima volta il Comune di Castellabate festeggerà il nuovo anno in piazza. La magia del Capodanno, nella notte più attesa, si vivrà con una straordinaria serata di musica e divertimento in compagnia di uno show party di grande successo “Riviviamo gli anni 90”. L’appuntamento è per il 31 dicembre, a partire dalle 23.59, nella centralissima Piazza Lucia, nella frazione di Santa Maria. Un appuntamento imperdibile che permetterà a tutta la comunità di celebrare insieme l’arrivo del 2025, trasformando il cuore del paese in un palcoscenico di emozioni e puro intrattenimento gratuito. Un format, promosso dall’Amministrazione Comunale in sinergia con la locale associazione “Musicalmente”, unico e sensazionale nel suo genere, con musiche e successi indimenticabili degli anni 90, tanta animazione e splendide coreografie che regaleranno un’atmosfera suggestiva che saprà sicuramente incantare e coinvolgere il pubblico presente.
“Dopo un ricco e gradito programma di eventi che ha caratterizzato tutto il 2024, vogliamo chiudere l’anno con un altro grande appuntamento. Per la prima volta il Capodanno si festeggerà tutti insieme e in maniera gratuita in Piazza Lucia. Era una manifestazione che avevamo intenzione di organizzare da tempo e finalmente ci siamo riusciti. Sarà più di una semplice festa, un’occasione per vivere insieme la gioia dell’arrivo del nuovo anno, immergendosi in un’atmosfera di comunità, musica e spettacolo con una Castellabate sempre viva e attraente per cittadini e turisti”, sottolinea il Sindaco di Castellabate, Marco Rizzo.
“Con un format come Riviviamo gli anni 90 accontenteremo tutto il pubblico, dai più giovani a intere famiglie che vorranno iniziare il nuovo anno con quella musica che ha segnato generazioni e ha scritto la storia. Un Capodanno diverso ed originale che darà manforte anche alle attività commerciali del territorio per una notte davvero magica. Il tutto sempre grazie alla sinergia con le Associazioni locali, come Musicalmente”, rimarca il Consigliere all’Associazionismo, Gianmarco Rodio.
“Uno spettacolo unico che vedrà Castellabate protagonista anche nella notte più bella dell’anno. Una manifestazione che riunirà insieme tutta la popolazione in un clima di grande festa. Si tratta di un evento che l’Amministrazione Comunale ha voluto fortemente, per i più giovani ma non solo”, afferma il Consigliere allo Spettacolo, Clemente Migliorino.
lunedì 9 dicembre 2024
Siria, Il nuovo volto della rivoluzione Jihadista
sabato 7 dicembre 2024
CASTELLABATE- SERENDIPITY EVENTS FIRMA LA SCENOGRAFIA DEI MERCATINI DI NATALE
Vi ricordiamo che “ Serendipity Events “ da sempre realizza scenografie e addobbi per ogni evento , dai battesimi ai matrimoni ai meeting. E le foto parlano da sé !
venerdì 6 dicembre 2024
Italia, Governo miope sull’inflazione 2024, Censis fotografa negativamente il nuovo welfare
La visione reale sullo stato dei prezzi in Italia e quella di un’inflazione galoppante che viene fornita dal Centro Consumatori Italia che ci dà un paniere di prodotti con rilevazione dei prezzi ad ottobre 2024 che si discosta ampiamente dallo 0,8 % dell’ottobre 2024 e dell’1,7 % del novembre indicato dall’Istat.
Elenchiamo in merito alcuni prodotti con media nazionale: Pane nel 2021 aveva un prezzo di euro 3.03 con un balzo a 4.08 euro nel 2024 aumentando del 35%, Pasta passa da 1.34 a 2,15 euro con un aumento del 60%, Latte da 1,29 a 1,85 euro con un amento del 43%, Olio da 5.20 ad 11.50 euro con un balzo in avanti del 121 %, Mele Gold da 1.12 a 2.52 con un aumento nel triennio del 125%, Pollo da 4.22 a 7.37 con un balzo del 74%. Macinato di vitello da 7.99 a 12.23 euro con un balzo del 53%, infine molti altri prodotti in soli tre anni hanno avuto un aumento medio del 35%. L’agroalimentare ha stabilito un balzo su base annuale per la spesa degli italiani di 2.700 euro con aumento mensile di circa 225 euro.
Entrando nel bar del sig. Rocco in una città siciliana tocchiamo con mano queta realtà che molti non ci raccontano; infatti, Rocco ci dice che i prezzi della plastica e della carta sono aumentati del 25% per non parlare del caffè che ha avuto solo nel 2024 un aumento del 25 % di ben 4 euro al kilogrammo. Prezzi che poi ricadono sul consumatore che oggi paga un caffè circa 1.20 euro se gli va bene. In pratica viviamo nell’era della non verità che l’italiano medio osserva valutando la capienza del suo borsellino notando gli stipendi più bassi d’Europa associati ad una tassazione record.
Il rapporto del Censis uscito del 2024 ci pone davanti ad un reale scollamento tra quello che il Governo di dice e quella che è la realtà che vivono i cittadini italiani, lo stesso Censis parla di sindrome italiana classica di una famiglia in cui i conti non tornano. Molta la rabbia che si sottende ad una soffusa smentita sia sull’UE che sulla Nato. Secondo il 71,4% degli Italiani l’Unione Europea ha un futuro drammatico. Molte le critiche collegate alle spese militari che sono arrivate al 2% del Pil. Una società completamente contraria alla linea sociopolitica degli ultimi anni che in altri tempi avrebbe attuato una vera rivoluzione sociale. Viene completamente sconfessata l’idea di un paese che cresce e da non sottovalutare una dichiarazione: “Si incrina la fede nelle democrazie liberali e nell’europeismo e nell’atlantismo”.
Un vero anno da record quello del 2024 per la denatalità, il debito pubblico e l’astensionismo elettorale che rappresenta secondo il Censis la vera sindrome italiana in cui i cittadini sono intrappolati per la loro medietà continuando a non capire. Anche se il Pil aumenta il numero di occupati si attesta a 23.878.000 lavoratori con un incremento di un milione e mezzo di posti di lavoro rispetto alla pandemia che però va a contrastare con il tasso di occupazione generale che non è pari al livello europeo ponendo 3,3 milioni di potenziali lavoratori in stato di disoccupazione.
Il paese Italia si caratterizza oggi sempre secondo il Censis per un comune senso di mancanza di dialettica sociale, frustrazione e senso d’impotenza, risentimento, sete di giustizia, brama di riscatto e smania di vendetta e cerca il presunto colpevole nell’indifferenza. Dal rapporto si nota che la spinta verso il benessere si è smorzato ed il reddito pro-capite è stato abbattuto del 7% con un calo della ricchezza del 5,5%.
Infine, il Censis considera il paese Italia come un gruppo di Ignoranti che non avendo la conoscenza di base e più disorientato e vulnerabile non riuscendo a capire le dinamiche sociopolitiche. I numeri sono chiari, infatti, non raggiungono i traguardi dell’apprendimento in italiano il 24.5% degli alunni al termine delle primarie. Il 39,9% al termine delle medie, il 43,5% al termine delle superiori e negli istituti professionali il dato sale all’80 %.
Infine possiamo ampiamente ammettere che la realtà sociale non è quella che ci propinano ma quella che viviamo ogni giorno.
lunedì 2 dicembre 2024
Catania : Nasce nuova delegazione del CNAI,Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermiere/i
domenica 1 dicembre 2024
LA RICETTA DEL SANGUINACCIO . “ DOLCE” PORTATO AL SUCCESSO DAL FILM “BENVENUTI AL SUD “
Ma cos’è esattamente il sanguinaccio ? E come è fatto questo miscuglio dolce e dal nome quasi “horror” ?!
Una ricetta che richiama l’antica usanza contadina, oggi proibita, di realizzarla con sangue fresco di maiale: stiamo parlando del sanguinaccio! Questo nome designa oggi, con sollievo di tutti noi, una semplice e golosissima crema a base di cioccolato fondente, cacao e cannella, preparata in molte regioni d’Italia nel periodo di Carnevale ma non solo : non esiste infatti salsa più squisita in cui intingere le chiacchiere! Spesso e setoso, speziato, con sfumature di floreale acidità, il sanguinaccio tiene fede al proprio nome solo nel colore: un marrone lucido e profondo che vira leggermente al rubino , fatevi trascinare dalla suggestione, e godetevi questa irresistibile, godereccia e arricchite il buffet dei dolci con questa sfiziosa ricetta.
INGREDIENTI
Latte intero 500 g
Zucchero 200 g
Cacao amaro in polvere 70 g
Cioccolato fondente 100 g
Amido di mais (maizena). 40 g
Burro 30 g
Cannella in polvere 2 g
PROCEDIMENTO
Per preparare il sanguinaccio dolce, cominciate unendo in una ciotola capiente lo zucchero con la cannella e, passandoli attraverso al setaccio, aggiungete anche l'amido e il cacao .
Unite quindi il latte freddo a filo , mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi. Trasferite il composto in una pentola e ponetela suo fuoco basso , dove dovrete farla addensare mescolando spesso: ci vorranno circa 10 minuti.
Nel frattempo, tritate grossolanamente il cioccolato fondente e quando la crema risulta addensata unitelo in pentola , mescolando con le fruste fino al completo scioglimento. Aggiungete infine anche il burro amalgamate anch'esso alla crema fino a farla risultare bella lucida e spegnete il fuoco.
Versate il sanguinaccio in una pirofila bassa e larga , coprite con pellicola a contatto
e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Trasferite poi in frigo per almeno 2 ore. Trascorso questo tempo, il sanguinaccio è pronto per accompagnare le vostre dolci ricette !
Il sanguinaccio dolce si conserva in frigo, coperto con pellicola, fino a 7 giorni.
sabato 30 novembre 2024
Ci sarà una Pace tra Russia – Ucraina nel 2025 ?
Un logorio di soldati e mezzi che ha colpito entrambi le parti ma che l’ucraina e l’occidente paga a caro prezzo , in totale, dall'inizio dell'operazione militare speciale, sono stati distrutti: 649 aerei, 283 elicotteri, 36.559 veicoli aerei senza equipaggio, 586 sistemi missilistici antiaerei, 19.491 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 1.492 veicoli da combattimento a lancio multiplo sistemi missilistici, 18.405 cannoni e mortai di artiglieria da campo, 28.661 unità di veicoli militari speciali di tecnologia.
Un’apertura da parte di Zelensky che in tal senso si rende conto delle grandi difficoltà che si sono poste sul terreno di guerra e nell’ambito del reclutamento di forze umane è stata notata durante un incontro in ucraina con i leader africani. Lo stesso Zelensky ammette: “Siamo aperti, lo ripeto, e, tra l'altro, ai leader dei paesi africani, asiatici e arabi siamo pronti a vedere le loro proposte, voglio vedere anche le proposte del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Penso che vedremo queste proposte già a gennaio e penso che avremo un piano per porre fine a questa guerra”,
Parole che fanno capire finalmente che si deve trovare una soluzione al conflitto mettendo nelle mani di Donald Trump il boccino vincente. Sarà naturalmente difficile trovare l’intesa ma gli Stati Uniti cercheranno di ammorbidire la Russia con una riduzione delle sanzioni per aprire i negoziati di pace (Fonte CNN).
Gli ostacoli sono dietro alcune dichiarazioni provenienti dall’America che puntano al congelamento dei territori secondo l’inviato speciale di Trump per l’Ucraina: “Le linee del fronte verranno congelate con un cessate il fuoco e verrà introdotta una zona smilitarizzata. Accettando questo, la Russia riceverà una mitigazione limitata delle sanzioni, e una mitigazione completa solo dopo aver firmato un accordo di pace adatto all’Ucraina”.
Un “adatto all’Ucraina” che farà saltare però tutto il programma di pace che purtroppo necessita anche della firma Russa. Un idillio impossibile ma che forzatamente può essere vincente per una pace duratura. Il nuovo presidente degli Stati Uniti potrebbe anche interrompere gli aiuti militari all’Ucraina, permettendo all’esercito Russo di raggiungere il Dnepr, Zaporozhye e Poltava, cosa che gli ucraini non vogliono perché rischiano di perdere la guerra.
Un sistema di contrappesi in cui il gran maestro dà le carte vincenti e tutti gli altri gli corrono dietro, anche l’UE come affermato dal capo uscente della diplomazia europea Josep Borrell non sarà in grado di fornire sostegno all’ucraina dopo l’arrivo dell’amministrazione Trump ed un potenziale cambiamento di rotta degli Stati Uniti sul conflitto.
Lo stesso Borrell nelle sue ultime dichiarazioni ammette che la Repubblica popolare di Corea ha fornito molto di più di quanto noi siamo stati in grado di fornire all’ucraina. Infatti continua Borrell- il nostro milione di munizioni viene surclassato dalle 800.000 munizioni al giorno prodotte dalla Russia e i numeri contano finisce Borrell. È giunto il momento in cui gli Stati membri dell'UE devono decidere: se continuare a sostenere l’Ucraina.
Intanto la popolarità di Zelensky sta diminuendo drasticamente: la maggior parte degli ucraini vuole che se ne vada, - fonte (The Times)Lo stesso popolo ucraino perde fiducia verso il suo leader come descritto dal Times. Solo il 16% degli ucraini voterebbe ed il 60% vuole che se ne vada. Sotto la sua presidenza molti gli scandali di corruzione e la fatica di una guerra difficile secondo i sondaggi fatti dal Social Monitoring Center e condotti su incarico dell’organizzazione americana - American Political Service.
La pace infine possiamo ammettere che sia una necessità per la stessa esistenza dell’Ucraina che dovrà affrontare il freddo inverno in una guerra difficile da vincere e logorante per la popolazione.
mercoledì 27 novembre 2024
DA CASTELLABATE LA TORTA NOCI E PERE . LA RICETTA .
La torta pere e noci è un dolce soffice e genuino. La morbidezza dei pezzetti di pera al suo interno contrasta con la croccantezza delle noci tostate in superficie. Da personalizzare a piacere con altro tipo di frutta secca come per esempio nocciole, mandorle, anacardi, pistacchio oppure con aggiunta di gocce di cioccolato fondente. Una torta molto semplice da preparare e dal successo garantito.
- 4 pere Kaiser o Abate (sono le varietà più adatte alla preparazione di dolci)
- 300 g di farina 00
- 230 g di zucchero
- 3 uova medie
- 150 ml di latte
- 100 g di burro
- 80-100 g di gherigli di noci
- 60 g di gocce di cioccolato fondente (opzionale)
- 1 limone
- 1 bustina di lievito vanigliato
- 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
- zucchero a velo per guarnire
Come fare la torta pere e noci
Iniziare la preparazione della torta pere e nocicon la pulizia delle pere. Mondare le pere tagliarle in 4 parti nel senso della lunghezza e togliere da ogni spicchio il torsolo con i semi. Tagliare due pere a fettine e due pere a pezzetti molto piccoli. La pera è un frutto che tende subito ad ossidare per evitare che questo accada è consigliato spremervi il succo di mezzo di limone.
Proseguire con la preparazione sbattendo le uova con lo zucchero per alcuni minuti fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il latte e il burro precedentemente sciolto a bagnomaria o in microonde. Accendere il forno a 180° così al termine della preparazione sarà giunto a temperatura.
Aggiungere la farina e il lievito setacciati.
Mescolare bene fino ad ottenere un composto omogeneo e piuttosto denso. Aggiungere metà delle noci tagliate in modo grossolano, le gocce di cioccolato e le pere tagliate a pezzetti.
Amalgamare bene tutti gli ingredienti e versare il composto ottenuto in una teglia a cerniera (diametro 26 cm) precedentemente imburrata e infarinata.
Decorare la superficie con le fettine di pera, disponendole a raggiera, e i gherigli di noci. Spolverizzare con zucchero di canna (va bene anche lo zucchero bianco) e qualche fiocco di burro.
Infornare la torta pere e noci a 180° (forno preriscaldato, modalità “statico”) per circa 50 minuti. A cottura ultimata lasciare riposare la torta per circa 30 minuti all’interno del forno spento con lo sportello leggermente aperto.
Spolverizzare l’intera superficie della torta con poco zucchero a velo (opzionale)
La torta pere e noci si mantiene morbida come appena sfornata per diversi giorni se ben conservata.
domenica 24 novembre 2024
Muffin al cioccolato, senza uova né burro: scopri la ricetta sorprendente di “ Castellabate Live 24 “
Scopri la bontà dei muffin al cioccolato vegani, ideali per ogni occasione!
I muffin al cioccolato vegani sono un dolce irresistibile che conquista tutti, perfetti per una colazione ricca di energia o come merenda sana. La loro bontà è tale che piaceranno anche a chi non segue una dieta vegana. Questi muffin, privi di uova e burro, sono leggeri e facili da preparare: in pochi passaggi, potrai gustare delle deliziose delizie al cioccolato che faranno felici grandi e piccini. Con la giusta combinazione di ingredienti, il risultato sarà un impasto morbido e umido, arricchito da scaglie di cioccolato fondente che scioglieranno in bocca ad ogni morso.
Muffin al cioccolato vegani – Informazioni ricetta
Tempo di preparazione: | 8 minuti |
Numero di persone: | 12 muffin |
Tempo di cottura: | 15-20 minuti |
Tempo totale: | 25-30 minuti |
Muffin al cioccolato vegani – Ingredienti
- 230 g di farina 00
- 150 g di zucchero di canna
- 80 ml di latte vegetale (soia, mandorla o avena)
- 250 g di yogurt di soia
- 100 g di cioccolato fondente
- 80 g di olio di semi (girasole o mais)
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 bustina di vanillina
- Scaglie di cioccolato fondente a piacere
Muffin al cioccolato vegani – Procedimento
Inizia preriscaldando il forno a 180° C e preparando i pirottini di carta nella teglia da muffin. Per prima cosa, sciogli il cioccolato fondente a bagnomaria o nel microonde, facendo attenzione a non bruciarlo; lascialo poi intiepidire.
In una ciotola ampia, setaccia la farina, aggiungi lo zucchero, la vanillina e il lievito. In un’altra ciotola, unisci il latte vegetale, l’olio di semi e lo yogurt di soia, mescolando bene fino a ottenere una crema omogenea. Una volta pronti, versa gli ingredienti liquidi nella ciotola con gli ingredienti secchi e mescola delicatamente con le fruste elettriche, fino ad amalgamare tutto bene e ottenere un impasto liscio e senza grumi.
A questo punto, incorpora il cioccolato fondente fuso nel composto e aggiungi le scaglie di cioccolato, mescolando con cura per distribuirle uniformemente nell’impasto.
Versa l’impasto nei pirottini, riempiendoli per circa 2/3 per permettere ai muffin di lievitare. Inforna e cuoci per circa 15-20 minuti, facendo sempre la prova stecchino all’interno per verificare la cottura. Quando i muffin saranno pronti, lasciali raffreddare nella teglia per qualche minuto, quindi trasferiscili su una gratella e servili una volta che si saranno raffreddati completamente.
Muffin al cioccolato vegani – Consigli e Varianti per la ricetta
Per rendere i tuoi muffin ancora più originali, puoi aggiungere della frutta secca tritata come noci o mandorle, oppure sostituire parte della farina 00 con farina integrale per un gusto più rustico. Se desideri un sapore più fruttato, prova ad aggiungere della purea di banana o di mele nell’impasto, riducendo così la quantità di zucchero. Per un tocco di freschezza, puoi aromatizzare l’impasto con un pizzico di cannella o della scorza di arancia grattugiata. Queste varianti non solo renderanno i tuoi muffin al cioccolato vegani ancora più deliziosi, ma li porteranno a un livello superiore! Buon appetito!
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